Mi sveglio e sento che c'è qualcosa di diverso. Lo so, è quella sensazione che ti scorre sottopelle e si annida sulla nuca, la stessa che te la fa irrigidire per poi sentire dei brividi.
Guardo la data sulla sveglia – che ha la stessa età del primo cellulare mai visto sulla terra – e segna il 25 giugno.
Ora so cos'è questa sensazione funesta, lo so con certezza. È un anno in più che mi arriva alle spalle come una mazzata.
Oggi è il mio compleanno. Tanti auguri a me!
Venticinque, ventisei, cambia molto? A me nulla.
Anzi, inizio questa giornata con un gusto agrodolce in bocca.
L'amaro è dato dal fatto che, dopo sette anni di onorata carriera, mi ritrovo a essere il perfetto cliché hollywoodiano. Dopo mesi a rinnegare lo stile di vita sregolato dello star system, ora rientro anche io nello stereotipo.
Faccio quello che da me ci si è sempre aspettato: scopo come un riccio.
E questa è la parte dolce della faccenda. Lo scopare, intendo.
Ma, per tornare "all'agro", io non faccio sesso con la prima ragazza che mi respira davanti, non ne cambio una a notte. Io lo faccio sempre con la stessa ragazza, che però non è la mia ragazza, anche se non mi dispiacerebbe se lo fosse.
Bel casino, vero?
Confusione che viene alimentata dal fatto che passiamo tutto il tempo insieme. Con gli amici, ma anche da soli.
Io sono libero ventiquattro ore su ventiquattro, sette giorni su sette, ed Elle è – tra il gruppo che si è formato – quella che ha più momenti liberi, nonostante le lezioni e i vari lavori.
Ma non è il tempo libero a essere il nostro collante, lo è l'alchimia che ci segue anche fuori dal letto e mi fotte la testa. Come se il corpo non bastasse.
Ecco perché sono sempre spossato. Elle, in pratica, si fotte ogni parte di me.
Ed è su questi pensieri che vorrei darmi alla vodka, ma è un po' presto, quindi penso che passerò i super alcoolici e andrò direttamente alla cura di questa mia "sbronza mentale", che curerò con ettolitri di caffè.
«Auguri!» Urlano i miei amici, vestiti di tutto punto e intenti a fare la colazione, appena mi vedono.
«Grazie» rispondo squillante, mentre mi approprio della mia tazza fumante e mi siedo al tavolo con loro.
«Allora, stasera si festeggia?» È Dan a porre la domanda che, in realtà, anche gli altri miei amici vorrebbero fare. Hanno lo sguardo acceso di curiosità e divertimento. Cazzo, prevedo guai in vista.
«Oh sì, ho chiamato Miley Cyrus, le ho fatto affittare Buckingham Palace – di modo da sfrattare Betty, come se in questo periodo non fosse già abbastanza incazzata per colpa di Meghan – e abbiamo invitato solo i miei amici intimi: giusto due o tre mila persone. Non vi è arrivato l'invito? Senza non si entra!» Li prendo in giro con l'indice alzato che ondeggia, in chiaro segno di divieto e ammonimento.
«Una cosa sobria» commenta Charles con un sorriso sulle labbra.
«Assolutamente». Sto al gioco. «Qualche artista del circo, dei nani, dei mangiatori di fuoco, un paio di elefanti, una ruota panoramica e un dj set di Steve Aoki. Profilo basso, come piace a me».
«Niente spogliarellista?» Edward si finge scandalizzato.
«Naah, troppo pacchiana come cosa» ribatto, come se ci dovessi anche pensare. E, soprattutto, come se il resto che ho citato facesse di un evento dell'alta società.
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(Im)perfetta per me
Romance[COMPLETA] Elle è una ragazza all'apparenza perfetta: è bella, sembra sicura di sé e ha una vita movimentata, tra l'università, i diversi lavori e le uscite con le coinquiline e i vicini di casa, una compagnia di ragazzi tanto divertenti quanto cari...