21. Roulette russa

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Questa sarebbe dovuta essere la serata dei festeggiamenti, quella dove mi ubriaco al punto da non ricordare il mio nome, dove mi diverto con i miei amici, flirto con i ragazzi e ballo come una dannata, invece non è così

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Questa sarebbe dovuta essere la serata dei festeggiamenti, quella dove mi ubriaco al punto da non ricordare il mio nome, dove mi diverto con i miei amici, flirto con i ragazzi e ballo come una dannata, invece non è così.

È tutto più difficile. Il motivo? Seb.

Averlo qui rimescola tutte le carte in tavola.

Fin da quando ho scoperto che avrebbe partecipato anche lui, ho preso una decisione: avrei indossato il mio vestito migliore, avrei alimentato la sua rabbia e l'avrei usata a mio favore e avrei cancellato i suoi sentimenti. Tutto, pur di rendere la situazione più semplice, come lo era un tempo.

Senza il peso di deludere qualcuno, senza la consapevolezza che prima o poi si sarebbe accorto che non sarei stata abbastanza per lui. Solo risate, sesso e battute.

Ma la verità è ben diversa: per far scattare Seb devo usare Tobias. Tobias ci ha provato da subito con me, ma l'ho sempre respinto. Mi piace, ma non sono pronta per una relazione. Mi sono sempre detta che mi sarei fatta viva quando sarei stata pronta, perché è il partito ideale, quello che ogni donna sogna, ma stasera mi gioco questo futuro e non mi interessa poi molto.

La realtà dei fatti, però, è ben più stronza. Seb non solo non sembra disposto a sopportare i miei tiri mancini, ma risponde al fuoco e lo fa ricorrendo a colpi ben assestati. E, come se non bastasse, si è avvicinato a Kate. Ero convinta che l'avrebbe liquidata con eleganza, come fa con una qualsiasi fan che diventa troppo molesta, invece eccolo qui, sulla pista, avvinghiato a lei mentre ride e la accarezza. E balla!

È così sereno che non riesco a credere ai miei occhi. Sembra felice.

Quindi, dopotutto, ho ragione. Senza di me è felice, dovrebbe ringraziarmi, e dovrei essere contenta per questa svolta improvvisa ma, a quanto pare, questo avvicinamento non rende felice me.

Bevo un sorso del mio cocktail – il secondo – che ho preceduto con un paio di bicchieri di vino a casa, durante la preparazione. Per sciogliere i nervi, mi ero detta, ma a quanto pare sta sortendo solo l'effetto di sciogliermi i pensieri e incasinarmi la testa. E rendermi instabile come Bambi sul ghiaccio, tanto che inizio ad avere il bisogno costante di un appoggio.

Perché eccola lì la prova che l'amore non esiste, che i sentimenti sono effimeri e non fanno altro che complicare quello che di semplice ci può essere tra due persone. Seb era devastato per il mio rifiuto, eppure passano pochi giorni e PUFF! È magicamente rinsavito, talmente affranto e innamorato che si struscia su un'altra, mentre flirta e ride con lei. Perché non ci fa sesso in pista, dato che c'è? I movimenti dei loro corpi sembrano anticipare soltanto quello.

Non dico che Seb sia un monaco che ha votato la sua castità a me ma, diamine, almeno la decenza di portare un periodo di lutto la troverei sensata, vista l'enormità delle sue dichiarazioni.

La mia coscienza mi suggerisce che sono gelosa, ma non è vero, perché mi ricordo che io non lo voglio per me.

"Ma non lo vuoi vedere nemmeno con le altre".

(Im)perfetta per meDove le storie prendono vita. Scoprilo ora