capitolo 1

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Erano le 7:30 del mattino, anche se era giugno una brezza fresca mi fece rabbrividire. L'unico rumore che sentivo proveniva dalle fucile della casa di Efesto. Oggi era un giorno speciale, un anno con percy, con l'amore della mia vita, con l'unica persona con la quale vorrei vivere...

"Ehi" sobbalzai non aspettandomi l'entrata della mia amica. Per quanto voi non possiate crederci, la mattina alle sette non sono esattamente molto
attiva come dovrebbe essere un degno figlio di Atena.

"Ciao pip, come stai?" Chiesi ritornando alla realtà, mettendo da parte i pensieri che affollavano la mia mente.

"Bene, ma tu? Stai pensando a percy? A come chiamerete vostro figlio?"

"A come la prenderà mia madre quando lo saprà se non lo sa di già"

Piper si strinse nelle spalle

"Forse capirà o se ne farà una ragione"

"Impossibile " disse una voce familiare

"Oh ma cos'e questo vizio di sbucare dal nulla, stupido testa d'alghe"Dissi io scherzando

"Ti amo anche io" mi diede un bacio affettuoso sulla testa

"Io vi lascio " disse pip

"Dai prova a non pensarci più" mi disse percy

"No, è un pensiero costante, lo sogno la notte...devo "parlare" col dio ipno"

"E cosa c'entra lui?" Mi chiese percy

" Magari può aiutarmi con i sogni , può parlare con mia madre..."

"Tu mi sembri paranoica, rilassati" Percy mi prese una mano e la strinse tra le sua. Cercai di allontanare il pensiero della disapprovazione di mia madre e di riuscire a godermi la giornata, senza troppe preoccupazioni.

Attraversammo il campo fino al padiglione della mensa, dove sedetti vicino ai miei fratelli per fare colazione. Presi parte a una discussione sulle strategie di guerra del Campo Giove, non approvate da alcuni miei compagni e trangugiai un piatto di uova e bacon nel giro di pochissimi minuti.

Mi guardai intorno e assaporai l'aria fresca e serena di quella giornata ammirando il cielo limido illuminato dal bel sole di giugno. Piper continuava a guardarmi, ridacchiando tra sè, forse Jason le aveva dato alla testa, se pensava davvero che fossi incinta.

Notai Chirone che discuteva accesamente con il signor D, il quale continuava a scuotere la testa a agitare violentemente le mani, versando gocce del cosiddetto pseudo vino.

Il Centauro superò Dioniosio come se non ci fosse neanche stato e si portò al centro del padiglione, catturando l'attenzione di tutti noi semidei. Io mi feci largo con lo sguardo tra le teste dei miei compagni, temendo che Chirone portasse brutte notizie.

Lui si schiarì la gola e senza tanti giri di parole emanò ciò che lo preoccupava tanto "Ragazzi, porto un messaggio terribile... siamo di nuovo in pericolo" Io spalancai la bocca sconcertata, rimanendo immobile. Non riuscivo a buttare giù il braccio con il quale mi stavo portando il succo di arancia alla bocca.

"Sì tratta di qualcosa ancora in parte sconosciuta, Argo ha avvistato un drago di bronzo e ci sono arrivati messaggi da tutto il mondo di automi impazziti, quindi teniamo gli occhi aperti e presto manderò delle pattuglie"

Spazio autrice :

È la mia prima ff,quindi siate tolleranti♥

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