In presidenza

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Al mio risveglio Andrea non c'era più, sentii il rumore della doccia, era in bagno.

Io:"Si può?"

Gli dissi bussando alla porta.

Andrea:"Certo piccola entra"
Io:"Anvedi che bel ragazzo che c'ho"
Andrea:"Ti è rimasto l'accento romano è!"

Mi diede un piccolo bacio a stampo.

Io:"Noo non mi banciareeee di mattina ho l'alito che sa di mortee"
Andrea:"Un pochino sai"
Io:"Stronzoo"

Gli saltai dietro la schiena in braccio.

Io:"Ora per punizione mi porti di lá così"
Andrea:"Fortunatamente sei leggera"

Mentre camminava verso la cucina continuavo a dargli piccoli bacetti in testa, ormai il suo profumo era anche il mio.

Io:"Buongiorno nonnaaaa. Andree mi fai cadere"

Mia nonna ci fece un sorrisetto, Andrea non gli andava tanto a genio ma per me se lo faceva andar bene.
Bevvi il mio succo e andai a prepararmi per la scuola, in questo periodo la stavo un po' trascurando.
Per il pomeriggio avevo in programma un colloquio di lavoro come commessa in un negozio di scarpe.

Andrea:"Dai è ora di andare a scuola, arrivedercii"

Io e Andre salutammo mia nonna, per poi andare verso la scuola. Durante tutto il tragitto mi teneva vicino a se, stringendomi dalla vita.

Io:"O cazzo quello è mio padre"
Andrea:"Se vuoi svoltiamo"
Io:"Andre c'è solo una strada per la scuola ed è questa, faremo tardi"
Andrea:"Allora vieni ti copro io"

Cercammo di passare il più lontano possibile da mio padre e Andre cercava di coprirmi. Avevo una paura assurda, se ci vedeva eravamo fregati. Arrivammo a scuola e Andre si fermò a chiacchierare con i suoi amici, io andai da Chiara.

Chiara:"Ei Giu tutto bene? Non ti sei fatta sentire più"
Io:"Si tranquilla ho avuto alti e bassi in questo periodo ma son tornata, non ti libererai facilmente di me"
Chiara:"E perché dovrei volermene liberare, sei la migliore amica che io abbia mai avuto"

Volevo davvero tanto bene a Chiara era un po' come una seconda sorella.
A scuola riuscii a prendere il mio solito posto appartato.

Prof. di chimica:"Oggi test a sorpresa! Signorina Esposito vedo che si è degnata di tornare, si vergogni"
Io:"Perché dovrei? Voi prof potete prendere le ferie, noi no quindi mi limito alle assenze"
Prof. di chimica:"Senti orfanella"
Andrea:"Prof può smetterla orfanella ci rimarrà sua figlia se non la smette di rompere alla mia ragazza"
Prof. di chimica:"Arrigoni in presidenza seguito dalla signorina Esposito"
Andrea:"Meglio in presidenza che in classe con una come lei prof"

La classe fece un 'oooo' collettivo per essere sgridata subito dopo dall'arpia.
Mi alzai dal mio banco, presi le sigarette sotto di esso e le misi nello zaino, non sia mai che mi facesse problemi anche per quelle.

Io:"Andre non dovevi"
Andrea:"Ma ti pare quella 'donna'" mimò le virgolette con le mani "non deve permettersi di sfiorarti, se era un ragazzo lo stavo già picchiando a morte"
Io:"Andre so che non è uno dei posti più romantici del mondo ma.."
Andrea:"Ma cosa?"
Io:"Ti amo tanto"
Andrea:"Anche io piccolina, anche io"

Mi prese in braccio e iniziò a baciarmi con foga.

Io:"Andree siamo a scuola"
Andrea:"Scusa scusa hai ragione, andiamo in bagno"
Io:"Andree sono seria, ogni cosa al suo tempo"
Andrea:"Ok nana"
Io:"Come scusaaaaa?"
Andrea:"Nana"

Mi fece la linguaccia e ricambiai. Mi prese per mano e andammo in presidenza, con tutta la fierezza del Mondo.

Entrando, la segretaria ci disse di aspettare dentro e che il preside sarebbe arrivato a breve.
Ci sedemmo sulle sedie e iniziammo a giocare con i vari soprammobili presenti sulla scrivania del preside. Sembravamo quasi due bambini.
Sentimmo tossire alle nostre spalle, posammo tutto velocemente e in imbarazzo. Mi grattai la nuca abbassando un po' il viso facendo finta di nulla.

Preside Rossi:"Allora per quale motivo siete qua?"
Io:"Emh la prof, sua moglie.."
Andrea:"Ha insultato Giulia e io l'ho difesa"
Preside Rossi:"Capisco...chiederò al resto della classe per valutare la situazione. Sentite ragazzi lasciate stare mia moglie, si sente importante solo perché sta con me non dategli peso"
Andrea:"Grandeee!"

Andrea gli mostrò il cinque e lui lo battè, quella scena era mitica volevo quasi immortalarla. Mi limitai a ridere.

Preside Rossi:"E tu che fai non me lo dai il cinque?"

Il preside mi guardò e io ridendo gli diedi il cinque. Lo ringraziammo e uscimmo dal suo ufficio. Tornati in classe con un sorrisetto stampato in volto, la prof ci fulminò con lo sguardo.

Prof. di chimica:"Avete ancora da ridere buffoni?"
Io:"Meglio ridere che piangere prof"

Me ne tornai al banco facendo una pseudo sfilata imitando la prof. Si misero tutti a ridere, ero fierissima e anche abbastanza presa bene.
Uscita di scuola, mi diressi a casa di Andre per finire in progetto. Entrammo e lui si fiondó su di me.

Andrea:"Abbiamo qualcosa da terminare noi, mamma non c'è"
Io:"Ma dobbiamo studiare"
Andrea:"Shhh"
Io:"Okok hai ragione ammó"

Entrammo in camera, avevo bisogno di sentirlo in me e di sentire la sua pelle contro la mia. Come lui nessuno mi aveva fatto star bene prima.

Angolo autrice🍁
ragazzi ciaoo! dovevo pubblicare questo capitolo sta mattina e mi sono appena accorta che non l'ho più fatto. La mia testa sta partendoo! Mannaggia a sta quarantena. Comunque nei prossimi mesi avrò meno tempo per scrivere perché mi traferisco.
Vi terrò comunque aggiornati🙃💗
Giulizz🔆

QUI C'È ANCORA LUCE||shiva-IN REVISIONE-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora