Festa di compleanno

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Erano le 19:48 e stavo aspettando che i miei amici arrivassero, speravo almeno che non avessero invitato chissà quanta gente.

La festa era a casa di Andre perché Carmen non c'era e ci aveva dato il permesso, poi a casa mia non era affatto plausibile come cosa.

Il campanello suonò, Andre mi scocco un bacio in fronte e andò ad aprire; erano arrivati Chiara, Giorgia, Roele e Giovanni.

Giovanni:"Puzzetta auguri"

Disse Gio mostrandomi un sacchettino, che io presi assieme ai regali degli altri per metterli su una sedia in cucina.
Aspettavamo solo Giona, si avevo invitato anche lui, speravo che non avesse invitato i suoi amici di quinto, non sono tipi affidabili...

Il campanello suonò nuovamente, sta volta andai io ad aprire lasciando i ragazzi di là a parlare.

Tony:"Ei Giuli auguri!"
Gionata:"Auguroni bella"

Erano Tony e Giona, seguiti da altre persone, che io non conoscevo affatto.
Chissà se Simone sarebbe venuto, mi aveva detto di avere un impegno.
La marea di gente entrò in casa di Andre, ognuno mi dava in mano il suo regalo o qualche bottiglia di alcolici, fortunatamente arrivò Chiara a darmi una mano.

Io:"Meno male che avevo detto poche persone"
Chiara:"Ho dato a Giona l'ok per invitare un po' di gente, dai goditi sto giorno G"

Aveva ragione, non dovevo fare la guasta feste, alla mia di festa oltretutto.

La musica mi spaccava i timpani, ero seduta a parlare con Giona mentre i miei amici erano a ballare, da qualche parte

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La musica mi spaccava i timpani, ero seduta a parlare con Giona mentre i miei amici erano a ballare, da qualche parte. Andrea non si era fatto vedere, chissà dove era andato.
D'un tratto lo vidi, stava parlando con delle persone non molto affidabili.

Io:"Giona li conosci quei tre?"

Dissi io, con il cuore in gola, indicando nella direzione di Andrea.

Gionata:"Si, meglio starci alla larga, di ad Andrea di lasciarli stare, anzi vado io"

Si alzò dalla sedia e mi lasciò da sola, decisi così di raggiungere i miei amici.
Di Simone, non ce n'era ancora traccia.

Andrea's pov
Sono davanti a questi tre, so che non dovrei dal momento che non sono dei tipi apposto.

Alessandro:"Allora coglione"
Kevin:"Su via dacci ciò che ci spetta"

Non capivo cosa volessero da me, insomma non ci avevo mai parlato in vita mia fino a quel momento.

Io:"Non so chi siate voi"
Kevin:"Voglio tua madre"
Io:"Cazzo vuoi?"

Iniziai a stringere i pugni, le mie nocche probabilmente erano diventate bianche.

Io:"Mia madre non la tocchi"
Kevin:"Purtroppo è anche mia madre"

No, non poteva essere possibile.

Kevin:"Se vuoi chiedi a Carmen. Mio padre l'ha messa incinta, mi ha partorito e subito dopo mi ha lasciato con mio padre, uno spacciatore per intenderci"
Io:"Cosa c'entro io?"
Kevin:"Tu sei nato da Carmen grazie all'uomo con cui la troia di tua madre ha tradito tuo padre"

QUI C'È ANCORA LUCE||shiva-IN REVISIONE-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora