Alla fine io ho scelto te fino alla cima dell'everest.
C'era una volta una ragazza che amava dormire fino a tardi in qualsiasi occasione ma più che mai in inverno dopo aver passato l'intera serata a fissare il cielo con una coperta sulle gambe e qualcosa di caldo da bere, o durante le vacanze di natale. Se poi tutte quelle circostanze si presentavano tutte insieme, la voglia e il bisogno di dormire fino a tardi della ragazza aumentavano a livello esponenziale. Insomma, fosse stato per lei quel giorno di natale Luna sarebbe rimasta a dormire almeno fino al primo pomeriggio, con la finestra lasciata un pò aperta lasciando che quel vento calmo l'avvolgesse. Stava sognando l'oceano, era tanto calmo da non riuscire a smettere di guardarlo, e lei era li seduta sulla riva ad osservarlo, con qualcuno seduto accanto a lei a parlare a bassa voce del resto di quel mondo che se ne stava lontano, oltre tutta quell'acqua salata che ad occhio sembrava non finire mai. La voce era quella di lei, senza alcun dubbio, ed era tutto troppo realistico da sembrare vero, baci sulle guance e mani passate tra i capelli che odoravano di sale. Ma poi all'improvviso il mare non era più cos' calmo, si increspava e si alzava il vento, si alzavano le onde. Lei spariva in meno di un battito di ciglia, e al suo posto rimaneva solo il vento, che con la voce acuta di Holly sembrava urlarle contro di svegliarsi, come un uragano, sia in sogno che nella vita vera. E, infatti, Holly era appena entrata nella stanza senza degnarsi di bussare come sempre del resto, facendo rumore, blaterando qualcosa che onestamente la ragazza dai capelli chiari non voleva nemmeno provare a capire. Avrebbe voluto cacciarla Holly e magari insegnarle a bussare una volta tanto, così grugnì qualcosa di indefinito, impossibile da comprendere persino alle proprie orecchie, e la sentì ridere ma voleva davvero prenderla a calci nel sedere per averla appena svegliata a non sapeva che ora del mattino. Ma poi sentì qualcosa poggiarsi sul proprio materasso, proprio dietro la sua schiena coperta da una leggera maglia grigio scuro molto più grande di lei, la cugina toglierle le lenzuola di dosso senza fare troppe cerimonie, continuando a ridere anzi. Non fu la poca delicatezza della ragazza dai capelli biondo fragola a svegliarla del tutto, però. Fu la delicatezza di un paio di labbra posate tra i suoi capelli e una mano posarsi sui suoi occhi chiari, e fu la consapevolezza istantanea che lui fosse li proprio dietro di lei, a farle schiudere le labbra e tirarsi a sedere di scatto, tanto in fretta a dirla tutta, che Luna per un attimo potè giurare di sentire la testa girare, mentre emozione e curiosità le si riversavano addosso, facendo spuntare un gran sorriso su quelle labbra ancora mezze addormentate. Bastò poco e Luna si catapultò tra le sue braccia mentre si sentiva stringere in uno di quegli abbracci tanto forti da spaccarti tutte le ossa del corpo ma riuscendo a mettere insieme tutti i pezzi rotti di te stessa, mentre si sentiva sussurrare un semplice buon natale bimba da quella voce che tanto amava dritto nelle orecchie per poi sentire le sue labbra al sapore di menta posarsi sulle sue. Bastò poco e Luna stava già lottando per aprire quella scatola che Tyler le aveva posato sulle gambe, sciogliendo quel fiocco rosso di quel pacchetto rettangolare come fosse un piccolo fiore, facendo ridere il ragazzo accanto a lei. Distruggendo quella carta argentata frugando poi al suo interno e buttando tutti quei fogli che lui aveva messo per non farle scoprire subito il regalo ovunque, sulle proprie gambe, sul materasso, sul pavimento, su di lui. L'uragano era diventata lei adesso, talmente su di giri che avrebbe distrutto mezzo mondo pur di scoprire il più velocemente possibile cosa le avesse regalato Tyler, sentire se ci fosse il suo odore ancorato a quel pacchetto, come se fosse stata messa nella scatola per ultima, quella maglietta, un pensiero all'ultimo secondo forse, ma che rischiava di farla andare in tilt da un momento all'altro, ancora con il fiato sospeso e i pensieri che in un solo istante erano volati a quella prima notte che avevano dormito insieme.. era la sua maglietta, quella semplicissima maglietta bianca che aveva addosso lui quella notte.
" così potrai dormire con me, se vuoi, tutte le notti finché non finisce il mondo, anche quando saremo lontani milioni di chilometri"
Quella maglietta che odorava di lui, ed era come sentirlo addosso sempre.
" aspetta bimba, c'è dell'altro.."
Allora Luna continuò a frugare all'interno di quel pacchetto, fino a trovare un pacchetto incartato con una leggera carta rossa, rigido, di dimensioni medie. Rosso, perchè il rosso era il loro colore, il colore dei tramonti e delle albe che tanto le piacevano, era il colore delle rose e della passione e a lei ricordava romanzi interi, autori formidabili, momenti unici che mai avrebbe dimenticato. Così rise mentre Tyler le posava un bacio sulla fronte sorridendo mentre la vedeva strizzare gli occhi e lasciando toccare le loro fronti lasciando sfiorare i loro nasi prima di lasciargli un altro bacio su quelle labbra. La ragazza cercò di scuotere quel pacchetto per cercare di capire che cosa potesse essere, ma non si muoveva nulla, non faceva rumore, era come una scatola vuota se non fosse stato che pesava, poco ma pesava.
" che cos'è Ty?"
Rise Luna sciogliendo il fiocco e posando il nastro bianco assieme al primo accanto a se.
" apri e scoprilo bimba dai"
Sbuffò facendo ridere piano Tyler prima di trovare il coraggio di scartare quel regalo.. e trattenne il respiro per una buona manciata di secondi, senza sapere che dire, perchè aveva tra le mani un libro, un romanzo, quel genere di regali che Luna amava ricevere. C'era dietro più del semplice entrare in un negozio e comprare la prima cosa carina che capitava sott'occhio, c'era dietro il conoscere e amare ogni cosa di quella persona, amare i molteplici mondi che prendevano forma nella sua mente di cui ora poteva far parte anche lui.
" Tyler..
" apri bimba"
E si sentiva perfettamente quanto il giovane stesse sorridendo. Sollevò la copertina di quel libro e lo vedeva come un diamante tra le sue mani, uno di quelli che tutti gli appassionati di romanzi avevano in libreria, il santo gral della letteratura inglese per lei. Era proprio grazie a Thomas Hardy che si era innamorata della letteratura e ora stringere tra le mani una prima copia di uno dei suoi più grandi lavori la riteneva una cosa che andasse al di la di ogni più grande immaginazione.
" mio dio Ty.. ma tu.. come hai fatto dove lo hai trovato questo è un pezzo unico"
" ho le mie fonti e volevo solo renderti felice"
Non riuscì a non dirlo, Tyler, seppure solo in un sussurro, non riuscì a tenere quel pensiero solo per se, non riuscì a tenere per se quel bisogno che aveva di dirglielo in continuazione e pizzicarle il fianco solo per sentirla ridere forte.
" vorrei che questo non finisse mai Tyler"
Non puoi immaginare nemmeno quanto, si strinse tra le coperte perchè all'improvviso ammettere quella manciata di parole le fece sentire freddo, un freddo che avrebbe potuto scaldare solo lui.
" tu riesci sempre a lasciarmi senza parole"
" stendiamoci"
" mmh mmh"
Mormorò lei presa contropiede dall'esclamazione del ragazzo che l'aveva appena interrotta in quella sua apertura che in fin dei conti non serviva, riuscì solo ad annuire, ma le bastavano un paio di secondi a specchiarsi nei suoi occhi per tornare quella di prima.
" potrebbero vederci e pensare a male"
Ridacchiò cercando di mettere da parte tutto il resto.
" l'idea è proprio quella"
Anche lui scherzava in modo malizioso ma forse non troppo coprendosi con quelle coperte blu sparendo dalla faccia della terra insieme a lei.
" girati sul fianco"
" Tyler che stai.."
Non capiva cosa volesse fare e avrebbe solo voluto dirgli di smetterla di parlarle sopra mentre cercare di finire una frase. Ma non fece in tempo che lui la interruppe ancora con una risata divertita e un voglio fare una cosa che sembrava uno scherzo ma era serio da far paura.
" d'accordo ecco fatto"
Si arrese alla fine sdraiandosi completamente sul fianco destro, respirando affondo il suo profumo e aspettando la battuta seguente sperando di capire cosa avesse in mente.
" ora chiudi gli occhi, devo dirti una cosa"
Mormorò Tyler sdraiandosi anche lui ma sul fianco opposto, ed era sicuro che il rumore delle coperte che si muovevano si fosse sentito anche li su nel cielo, e così sapeva che sarebbe cambiato tutto e lo volevano entrambi.
" voglio stare con te Luna, ora e per sempre"
Senza fiato stringendola di più a se, il viso nascosto nuovamente nel suo collo immaginando una risposta che non sentì ma che sentiva addosso. Un sospiro tra le labbra, i brividi sulla pelle di lei. E il pensiero fortissimo di essere appena tornato a casa solo con lei tra le braccia.
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A un passo da te
ChickLit"E tu in che cosa credi? Nel destino o nelle coincidenze? Io semplicemente credo, per pura pigrizia o per estrema genialità, nella casualitá di coincidenze desinate a coincidere "