Quarantanove.

86 6 2
                                    

Tutte quante le parole che formano il silenzio le ho imparate a memoria.

Nonostante avesse puntato la sveglia all'orario prestabilito durante la sera precedente, quella mattina si svegliò con almeno una mezz'ora di anticipo rispetto ai piani. Aprendo gli occhi però davanti a lei non vide il volto o la chioma nera pece di Tyler, ma i lunghi capelli corvini di Melody. Poichè i due sposini dovevano restare separati la notte precedente alle nozze, lei e Holly avevano deciso di andare a dormire insieme a casa di Melody occupando la camera di Tanner in modo da lasciar dormire la sposa per bene da sola e di riposare a sufficienza, anche se dovevano immaginare che ciò sarebbe stato impossibile.
" Mel?"
" Luna"
Melody era sveglia soltanto che non poteva saperlo perchè la più piccola aveva la faccia rivolta verso l'anta della finestra semi aperta e si domandò in quale momento della notte si erano ritrovate ad essere in tre in quel letto.
" che ci fai qui?"
" non riuscivo a dormire da sola.."
" perchè non ci hai chiamate?"
" stavate dormendo così bene e sono venuta di qua"
" come ti senti?"
" male.."
" sei ancora in tempo per scappare"
" Luna per favore non suggerirle questi estremi"
Quest'ultima frase la pronunciò Holly con voce assonnata girandosi anche lei verso di loro. Ora erano tutte e tre sveglie.
" sapete credo che tornerò dalle mie cugine che non smettono di parlare di Tanner dicendo quanto è bello e perfetto invece di restare qui a sentire idee malsane da voi due"
" Luna ha idee malsane mica io"
" io scherzavo Holly e lei lo sa e comunque se preferisce scappare noi dovremmo soltanto appoggiarla a prescindere se pensiamo che sia giusto o meno"
" se avessimo sempre ragionato così a quest'ora non avresti Tyler"
" giustissimo.. mi dispiace piccola ma lei ha ragione"
" okay se hai bisogno di scappare fammi un fischio"
Rivolse un pigro occhiolino a Melody e poi si voltò dall'altra parte, riappoggiando la testa sul cuscino e fingendo di ricominciare a dormire. Sentì le due ragazze ridacchiare e così andarono avanti parlando con quei toni scherzosi e ironici fino a quando la sveglia non suonò veramente ricordando a tutti loro che quello non era un giorno come un altro, quello non era assolutamente un giorno qualunque. Melody scattò in piedi per prima, seguita da lei e poi qualche minuto dopo anche da Holly, che d'altra parte era quella che avrebbe aiutato di più quella mattina. In cucina trovarono le cugine di Melody pronte a preparare la colazione che sia lei che la sposa rifiutarono, probabilmente totalmente prese da ansia e frenesia. Alle dieci la madre della sposa arrivò puntuale, seguita da sua sorella e una nipote. Meno di dieci minuti dopo suonò al citofono la crea che avrebbe dovuto aiutare tutte loro con il trucco e i capelli. Così la casa si riempì non soltanto di persone, ma soprattutto d'urla e schiamazzi generali, momenti di panico e di totale delirio dettati dall'ansia e dall'agitazione. Scelse appositamente di essere l'ultima ad essere preparata, così da poter avere tutto il tempo necessario per un bagno rilassante e almeno all'apparenza spensierato. Aveva infilato le cuffie nelle orecchie così da sfuggire alle parole ansiose che provenivano dall'altro lato della porta e si era concessa della buona musica così da non pensare più a nulla.
" Luna?"
La voce di Mel la raggiunse nel preciso istante in cui appoggiati i piedi a terra stava sistemando un asciugamano attorno al suo corpo. Rispose alla più grande invitandola ad entrare e poi mentre quest'ultima apriva la porta avvolse un altro asciugamano attorno ai capelli bagnati.
" o mio dio Mel sei bellissima"
" ah si? Quindi posso andare a sposarmi in tuta?"
" intendo i capelli e il trucco sciocca"
" tra poco tocca a te, a me faranno gli ultimi ritocchi alla fine"
" okay ma a parte il resto come ti senti?"
" agitata ma sto bene, davvero bene, tu?"
" molto agitata"
" l'ho notato sei fuggita in bagno appena hai potuto e non sei più uscita"
" Holly?"
" in camera sua si sta vestendo"
" quindi.. beh ormai ci siamo"
" già.."
Avrebbe voluto allargare le braccia per poter stringere Melody almeno per una manciata di minuti, in silenzio, senza alcuna parola ma allo stesso tempo lei stessa desiderava un abbraccio. La verità ora che da quando aveva parlato con Tyler il mattino precedente era diventata irrequieta e ancora più ansiosa di sempre. Tyler non aveva fatto nulla di sbagliato in fin dei conti ma il fatto che lui avesse scavato per assicurarsi che lei stesse bene le aveva fatto tornare a galla quella sensazione di paura di non riuscire a proteggerlo, e lei stavolta voleva solo curare il suo amore nella maniera giusta senza commettere errori. Allargò le braccia nello stesso istante in cui lo fece Melody stando attenta a non rovinare quel capolavoro.
" sicura di non voler scappare?"
" non vedo l'ora di arrivare al tuo matrimonio così da vedere se ti passerà la voglia di ridere e scherzare signorina"
" il mio matrimonio?"
" certo!"
" aspetta e spera"
" ho come l'impressione di non dover aspettare così tanto quanto tu creda"
" se.."
" ti ama.. perdonalo okay.. solo sii paziente"
" non sono arrabbiata con lui in realtà, è solo che ho sempre cercato di proteggerlo ma così non mi aiuta"
" lasciati proteggere anche tu, ora siete insieme conta questo"
Non poteva avercela con lui nemmeno se si fosse impegnata con tutte le sue forze, e forse avrebbe dovuto farglielo capire lei in un altro modo, perchè a parole non si sentiva capace. Il trucco e l'acconciatura dei capelli furono pronti in pochissimo tempo, così sulle sue palpebre erano comparsi colori tenui capaci di far risaltare il colore dei suoi occhi e sulle labbra era stato steso un rossetto chiaro. I capelli erano stati raccolti in uno chignon basso e soltanto un paio di ciocche mosse le ricadevano da entrambi i lati del viso. Infilò poi il suo abito rosa cipria facendosi aiutare dalla madre di Tyler e si guardò allo specchio pensando che era esattamente quello che si era immaginata la prima volta che aveva indossato quell'abito in quella boutique. Per un istante sperò che Tyler potesse comparire alle sue spalle, proprio come in quel giorno, ma poi pensò che a breve lo avrebbe visto e forse era ancora più giusto così. Holly indossava un vestito grigio perla che le aderiva perfettamente addosso con un cinturino di Swarovski in vita. Si avvicinò a lei per complimentarsi ma nello stesso istante sentì un gran baccano, si girò e la sposa era pronta e dovette combattere contro ogni fibra del suo corpo per impedire di scoppiare a piangere per l'emozione ma non poteva rovinare il trucco ancora prima di arrivare in chiesa. Dirle quanto fosse perfetta in quell'abito bianco che sembrava essere cucito apposta per lei sembrava banale. Il tempo era volato e loro non se ne erano accorte, soltanto quando Lori, alle due del pomeriggio, le avvisò che la macchina per i testimoni stesse arrivando, si rese conto di non aver toccato cibo ma poco le importava in quel momento mentre scendevano i gradini.
" faremo un'entrata di gran classe vedrai"
" ovvio con una come me vicino"
" come sei modesta Luna"
" ehi passeranno secoli prima che tutti voi mi rivediate conciata in questo modo quindi il minimo che potete fare è dirmi che sono bellissima"
" mmh credo che non dovrei essere io a dirtelo.. ne tanto meno Dylan"
" beh Tyler non è qui in questo momento, ci sei tu"
" ma lo sarà ben presto"
Davanti a loro, su un tavolino, era posata una bottiglia di champagne con due bicchieri. Holly non ci mise molto a stappare e a versare il contenuto per poi servire prima la più piccola e poi se stessa. Brindarono a Melody e Tanner e più in generale a quel matrimonio per poi bere silenziosamente. Immaginò che per entrambe la tensione si facesse più intensa ad ogni metro in meno verso la chiesa.
" Dylan è davvero fortunato ad avere una come te.. siete affiatati e siete splendidi"
" io sono fortunata e siete perfetti anche voi due sono così felice che lo hai trovato.. siete la cosa più bella del mondo"
" mi sento vulnerabile con lui sai"
" l'amore ti rende vulnerabile. Ti scopre da ogni parte e ti leva qualsiasi corazza e questo può spaventare ma d'altra parte lui ci riesce talmente bene che ti spaventa ma ti fa sentire viva. Lui è quello giusto, siete fatti per stare insieme"
Spuntò un sorriso sulle labbra perchè sapeva quanto lei avesse ragione e per tutto il viaggio nonostante focalizzasse l'attenzione su altri argomenti non vedeva l'ora di specchiarsi in lui. Melody aveva detto loro che la chiesa si trovasse in città, ma quando la limousine si fermò e guardò fuori dal finestrino notò all'istante che non si trovavano al centro di Los Angeles.. ma più in periferia. Si erano fermati in corrispondenza di un enorme viale costeggiato di querce secolari e in lontananza scorse un enorme villa. Per quel che sapeva in un luogo del genere era stato preparato e allestito il rinfresco così come le camere dove avrebbero passato la notte, ma il fatto che la limousine li aveva già condotti li poteva soltanto significare che Melody aveva tenuto loro nascosto qualcosa in modo da fargli una sorpresa. Scese dalla macchina aiutata dal conducente che aveva aperto loro anche lo sportello dell'auto. Guardandosi attorno vide che nel piazzale erano presenti altre macchine, alcune parcheggiate altre avevano semplicemente accompagnato altri invitati e ora erano intente a fare retromarcia per tornare indietro. La risposta ad ogni loro dubbio o stupore la trovarono sul retro della villa. La cerimonia si sarebbe svolta in giardino dove c'erano sedie e un piccolo chiosco per sposi prete e testimoni. Non era ancora iniziato ma quello si presentava già come il miglior matrimonio a cui avesse mai preso parte.
Poi lo vide, Tyler. Parlava con la madre di Holly quando lo scorse tra gli invitati, ma forse per telepatia, lui si voltò verso di lei non appena si ritrovò nel suo campo visivo. Non c'era nulla di diverso nell'abbigliamento del ragazzo da come lo ricordava. Soltanto portava la giacca appesa al braccio, evitando così di sentire caldo prima dell'inizio della cerimonia, eppure era così bello ed elegante da lasciarla a bocca aperta e da farle credere di non averlo mai realmente visto prima d'ora. Bastò il sorriso che si aprì sulle labbra del ragazzo non appena la vide, seguito dal tuffo al cuore causato da quella visione, a cambiare ogni prospettiva. Tutti loro non sbagliavano affatto.
Era lui quello giusto, e lei era irrimediabilmente innamorata di lui.

A un passo da te  Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora