- che giri fanno due vite
Esistono tanti tipi di persone. Ci sono quelle che hanno bisogno di parlare costantemente con qualcuno per non impazzire, e quelle che invece si tengono dentro ogni tipo di emozione, ogni pensiero chiusi in un angolo dentro di loro come un tesoro da proteggere.
Quelle espansive e quelle più riservate.
Quelle che sono un libro aperto e quelle che invece sono difficili da leggere, non sai mai cosa pensano quando ti guardano ma sai per certo che dentro i loro occhi stanchi si nasconde un romanzo intero.Luna era una di quelle persone.
Fin da quando era piccola tutti l'avevano sempre considerata una tipa strana. Si, perchè Luna piuttosto che giocare a tutti quei giochi che i bambini amano preferiva di gran lunga passare le ore a conoscere quante più cose poteva; amava leggere un buon libro piuttosto che fare shopping come tutte le altre ragazze della sua età e questo suo aspetto con il tempo non aveva fatto altro che amplificarsi. Aveva eretto un muro davanti a se, un muro di cemento armato come se fosse uno scudo per difendersi dal mondo esterno. Un muro invisibile per chi non la conoscesse almeno un pò, un muro talmente alto da lasciare spesso fuori anche le persone che amava. Nascosta sotto la facciata da ragazza forte e indifferente, quella ragazza dai capelli chiari come il sole, sotto quel sorriso che all'apparenza sembrava vero ma non si poteva mai sapere se lo fosse realmente, sotto quegli occhioni di un colore indefinito come si sentiva lei stessa un punto indefinito in un mondo tanto grande, troppo grande per lei, c'era la vera Luna.
Quella insicura, quella sognatrice, quella curiosa.
Era introversa, senza dubbio. Erano ormai più i momenti in cui si chiudeva in se stessa persa tra i suoi mille pensieri che sembrava quasi potessero esplodere da un momento all'altro, ma non accadeva mai. Aveva imparato a sembrare rilassata, felice anche se dentro aveva una tempesta, a contare fino a mille prima di parlare.Quello era uno di quei momenti. Quella notizia, seppur apparentemente bella, l'aveva innervosita senza una valida ragione. Si perse ad osservare il quartiere scivolarle intorno senza sentire alcun rumore apparente. Lo sguardo perso davanti a se al punto da non sentire la voce di Holly che continuava a raccontarle di come fosse felice, di come le cose con Dylan andassero alla grande, delle serate con gli altri, delle foto scattate mentre ballavano e cantavano tutti insieme spensierati magari dopo una giornata infernale di lavoro. Così presa ad ammirare quel murales fatto tanti anni prima pochi metri più avanti che le sembrò quasi di essere proiettata su un altro pianeta. Quelle sfumature di nero contro il grigio del muro. Non era mai riuscita a capire realmente cosa ci fosse raffigurato ma in quel momento poco importava, ne era attratta come una calamita. Quella penna nera si muoveva veloce su quel foglio bianco facendola sentire libera, libera come poche altre volte si era sentita, i suoi occhi riuscivano a vedere dettagli che a tutti gli altri erano invisibili.
Si accorse solo in un secondo momento, dopo aver alzato lo sguardo da quel foglio, di come Holly la stesse fissando sorridendo." che c'è? mi stai fissando"
" niente.. eri talmente tanto distratta che non ti sei nemmeno accorta che sono dieci minuti che ti sto chiamando.. è tardi Lu dobbiamo andare.. ci stanno aspettando tutti"
***
Nervosa. Talmente tanto che il tragitto le sembrò durare una vita come se tutto attorno a lei scorresse con una lentezza snervante come in quei film in bianco e nero senza emettere alcun suono. La città le passava accanto, le hit suonate alla radio e il vento che soffiava leggero. Nervosa a tal punto da mordersi il labbro inferiore talmente tanto da farlo sanguinare, le dita a picchiettare sulle sue gambe come se stesse contando i secondi che mancavano per rivederli. Ancora di più si sentì di impazzire quando parcheggiarono la macchina nel giardino sul retro segno che erano arrivate a destinazione e che pochi metri la separavano da loro.
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A un passo da te
ChickLit"E tu in che cosa credi? Nel destino o nelle coincidenze? Io semplicemente credo, per pura pigrizia o per estrema genialità, nella casualitá di coincidenze desinate a coincidere "