<<Quindi è andata bene?>> mi domanda Brian, che nell'ultimo periodo si è trasformato.
Mi chiedo se continuerà a comportarsi così, oppure tornerà il solito arrogante.
Fino ad ora posso dire che questa versione l'adoro, riesco a confidarmi, e stare tranquilla ma soprattutto a mio agio.
Non so il motivo per la quale è cambiato, però spero che non decida di tornare quello di prima.
<<Bene>>ammetto, addentando il mio panino, sporcandomi di salsa rosa.
È colpa del panino è gigantesco.
Non riesco a morderlo.
<<Quando parlerai con tuo figlio per dirgli la verità?>> alzo gli occhi al cielo, stanca di subire il terzo grado dal mio amico, che non smette di ricordarmi ciò che devo fare.
Vorrei vedere lui al posto mio.
Non è facile.
<< Non lo so. Parliamo di te?>> cambio discorso addentando un pezzettino di patatina, il moro si limita ad annuire, puntando lo sguardo sul suo panino.
<<Il mio lavoro va piuttosto bene. Sto assumendo delle persone per la mia azienda, perché non ti presenti anche tu?>> chiede, puntando le sue iridi scure su di me.
<<Passo>> affermo, osservando la sua espressione che si indurisce di colpo.
C'è rimasto male.
<<Come non detto>> mormora, continuando a mangiare il suo panino, non spiaccicando più nessun'altra parola.
Decido di rimanere in silenzio, osservando l'uomo seduto di fronte a me, che sembra piuttosto irritato dall'atteggiamento che ho assunto.
Sembra pensieroso.
Non appena entrambi finiamo di mangiare, paghiamo la nostra ordinazione uscendo dal locale. Stranamente Brian continua a starmi accanto, anche quando dovrebbe tornare nella sua azienda per controllare i lavori.
Quando raggiungo l'entrata dell'edificio, rivolgo un sorriso a Brian che continua a guardarmi in silenzio.
<<Io devo andare>> interrompo questo silenzio imbarazzante indicandogli l'ingresso della mia azienda.
<<Siamo arrivati>> gli faccio notare, sventolando una mano davanti al suo viso, per risvegliarlo dai suoi pensieri, che lo stanno distraendo troppo.
<<Io non sono d'accordo>> ammette poco dopo, incuriosendomi un po'.
<< Cosa?>> cerco di capire cosa intendesse Brian con queste parole ma ciò che ottengo è un sospiro.
<<Io non voglio essere solo tuo amico>> afferma, facendomi aggrottare le sopracciglia.
<<Ma lo siamo, e siamo un ottima accoppiata>> ammetto, dandogli una pacca sulla spalla.
<<Ascolta>> afferra il mio polso per attirarmi a sé, facendo scontrare i nostri petti.
<<È necessaria tutta questa vicinanza?>> domando, cercando di allontanarmi dal mio amico, anche se ciò che ottengo è l'esatto opposto.
<<Sara, tu mi piaci. Questi giorni mi hanno fatto capire che provo molto di più per te.>> le sue parole, mi mettono tremendamente a disagio, tanto che non ho la più pallida idea di cosa dire.
L'ultima cosa che voglio è ferirlo.
<<Mi sono innamorato. Non riesco a smettere di pensarti>> ammette, accarezzandomi dolcemente il viso con le sue dita affusolate.
<<Non riesco a fare a meno di te, il tuo profumo è diventato la mia droga.>> sussurra, avvicinandosi ancora di più mio viso, fino a far sfiorare i nostri nasi.
<<Tu sei diventata il mio punto debole. Perché solo con te riesco ad essere me stesso.>> continua, baciando dolcemente la mia guancia.
<<Tu sei l'altra metà>> afferma, premendo dolcemente le sue labbra sulle mie.
<<Brian>> dico tra le sue labbra distaccandomi dalla sua bocca.
<<Io sono davvero lusingata per quello che mi hai detto, però io non posso ricambiare il tuo sentimento, perché non provo nulla per te. Ti voglio solo bene>> ammetto, sentendomi tremendamente in colpa nei confronti di Andrea, ho baciato un altro uomo.
Mi sento una traditrice.
Non riesco nemmeno a guardare in faccia Brian, a causa del dispiacere che nutro nei suoi confronti.
Non volevo spezzare il suo cuore, è colpa mia l'ho illuso, gli ho raccontato le mie cose, ho continuato a frequentarlo, anche quando i suoi atteggiamenti erano piuttosto espliciti.
<<Mi dispiace>> mi distacco completamente da lui, rimettendo nuovamente la distanza giusta tra di noi.
<<Non fa nulla. Mi dispiace>> sussurra, grattandosi la nuca, un po' imbarazzato.
<<Amici come prima?>> mormoro, porgendogli la mano, un po' spaventata da quello che potrebbe dire o agire.
<<Amici.>> mi stringe la mano, schioccandomi un bacio sulla guancia.
<<Dimentica ciò che ho detto>> aggiunge, sistemandosi la giacca nera che indossa.
<<Tranquillo. Adesso devo andare>> annuncio, indicando il portone d'ingresso dell'azienda per la seconda volta.
<<Ciao>> mi saluta, voltandomi le spalle, per dirigersi verso la sua auto parcheggiata nelle vicinanze.
<<Stasera usciamo insieme?>> mi avvisa, avvicinandosi nuovamente a me.
<<Perché?>> domando, piuttosto incuriosita dalla sue richiesta.
<< L'investigatore ha scoperto delle cose su Andrea. Oggi alle cinque, dovrò incontrarlo, quindi preparati perché scoprirai tutta la verità che ti ha nascosto quell'infame di Omar.>> ribatte, voltandomi nuovamente le spalle, dirigendosi verso la sua auto.
Adesso sono preoccupata.
Cosa avrà scoperto sul mio passato?
Andrea è stato totalmente sincero con me?
Ho paura.
Ciao ragazze
Come state?
Volevo avvisarvi che è online il primo capitolo della storia del nostro Brian "Il detenuto" fatemi sapere cosa ne pensate.
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Il mio coinquilino è uno stronzo
Literatura KobiecaUn appartamento in condivisione con altre quattro persone. Una donna che perderà la testa per il suo coinquilino, che sarà un vero stronzo con lei. Lui un uomo che nasconde mille segreti proveniente dal passato, che lei riuscirà a scoprire lentament...