Nella penombra della camera, illuminata dal flebile bagliore dell'abat-jour, Mark tentava di calmare la sete di lei, che tanto l'aveva fatto impazzire durante le passate settimane. Erano già sdraiati sul letto – senza sapere come ci erano arrivati –, lei sotto, che febbrilmente sfiorava ogni angolo di quel petto asciutto; lui sopra, che con una mano si adoperava per slacciare i bottoncini della camicetta bianca, e con la bocca esplorava avidamente quella di lei. Nessuno dei due era ancora andato oltre – nonostante lui stesse cercando di toglierle di dosso almeno la parte superiore dell'uniforme –, ma a quel ritmo ci sarebbero arrivati presto.
Da come si cercavano e toccavano, il desiderio che l'uno aveva trattenuto verso l'altra era palese, palpabile con mano. Finalmente, l'ultimo madreperla di quel candido indumento che Iris indossava si liberò e sarebbero andati avanti fino a non poter più tornare indietro, se in quel momento non si fosse messo a squillare il telefono della camera.
Mark sgranò gli occhi chiari, incerto, guardando Iris con un enorme punto interrogativo stampato in volto. Lei si alzò di soppiatto, presa in contropiede da se stessa e da quello che sarebbe stata in grado di fare se quel suono non li avesse riportati alla realtà. Intanto, l'apparecchio continuava a squillare e nessuno si muoveva.
«Rispondi – gli chiese, mesta, sistemandosi la camicetta -, sarà sicuramente il mio collega.»
Lui non se lo fece ripetere e si avviò spedito al comodino; cercando di darsi un contegno – di certo, il testosterone in circolo non lo avrebbe aiutato granché -, rispose:
«Pronto?»
«Signor Owen, buonasera. È l'housekeeping. Come si sente? La signorina Torri è salita a portarle il termometro?»
Lui non aveva ancora staccato gli occhi da Iris - probabilmente, non aveva nemmeno capito le domande della persona che parlava all'altro capo del telefono -, e più la guardava, più pensava di trovarsi di fronte all'essere più incantevole che avesse mai visto. E in quel momento, arrossata dal desiderio e con i capelli scarmigliati, era ancora più irresistibile.
«Sì, mi sta aiutando con il termometro e, - fece una pausa, insicuro su cosa dire – e a sistemarmi. Ho combinato un mezzo casino qui» disse, con in sottofondo il rumore stridulo delle unghie che grattano gli specchi.
A Iris venne da ridere. Lo trovava estremamente buffo nella sua insicurezza – caratteristica che non aveva affatto notato poco prima, mentre si trovava sotto di lui – e decise di toglierlo d'impiccio. Afferrò la cornetta e parlò con il collega.
«Myles, il signor Owen ha sporcato gli asciugamani e le lenzuola. Mi sto occupando della sostituzione. Tra dieci minuti sono giù» tagliò corto, sicura. Non poteva certo farsi scoprire; non era vietato, ma sicuramente poco professionale, intrattenersi con un ospite dell'albergo, soprattutto durante l'orario di servizio. Riagganciò in un istante, sorridendo trionfalmente. Poi, tornò a fissare quegli occhi azzurri che non avevano smesso un attimo di accarezzarla. Sembrava stare un po' meglio, per fortuna.
«Bene – disse, allacciando perfettamente gli ultimi bottoncini e dandosi una ravvivata ai capelli scuri con le mani – sembra proprio che lei si stia riprendendo» annunciò raccogliendo il termometro, non senza un flebile sorriso imbarazzato dipinto sulle labbra. «Lo tenga p...»
E due secondi dopo si ritrovò schiacciata alla porta sotto al peso di un Mark che non aveva affatto dimenticato la passione di poco prima. Anzi, sembrava fomentare ogni secondo che passava, sempre di più. Lei gli lasciò libero accesso, infilando con naturalezza le dita sottili in mezzo a quel groviglio di capelli ancora leggermente umidi. Quando si sentì accarezzare il palato con la lingua, in un gesto estremamente delicato – ma al contempo incredibilmente erotico – capì che se non fosse corsa via subito da quella stanza, non avrebbe più trovato la forza di farlo. In un ultimo barlume di lucidità, lo spinse via piano, con riluttanza.
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HOW CAN IT BE?
FanfictionUna persona può cambiare totalmente per un'altra? Può annullarsi per un'altra? Questa è la storia di Iris e Mark e del percorso che, in qualche anno, li porterà a capire cosa realmente vogliono e di cosa hanno veramente bisogno. Dal primo capitolo: ...