Non ti sopporto

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Javier pov's
Quella sera con talisa era stato strano, forse in fin dei conti la stavo giudicando in modo affrettato, non sembrava poi così snob, la definivo più spaventata dal poter avere contatti stretti con la gente. Qualcosa la turbava e riconobbi in lei la stessa sfiducia negli altri che provavo io. Forse qualcosa o qualcuno in passato la aveva ferita, solo che non riuscivo a starle dietro. Solitamente ci metto dai 20 ai 30 secondi a capire una ragazza, ma con lei era diverso, non riuscivo a leggerla, a comprenderla e questa cosa mi incuriosiva troppo, ma non avrei insistito ancora. Mi importava di aver chiarito con lei, almeno speravo fosse così..
Sembrava più rilassata nei miei confronti, alla fine piaccio a tutte prima o poi.
Lei aveva chiesto di parlare con Francesco. Quel ragazzo aveva un'enorme cotta, non penso ricambiata. Non conoscevo talisa, ma di certo non la vedevo proprio fidanzata con un tipo così. Era un bravo ragazzo, ma gli mancava il carattere, la decisione, la determinazione che avevo colto in lei.

Talisa pov's
Uscimmo nel parcheggio.
"Hei fra, allora come stai?"
"Perché volevi parlarmi?" taglio corto lui.
Avevo compreso che era confuso per quello che era successo, ma non capivo perché mi trattasse così.
"Fra tutto ok?"
"Certo, perché non dovrebbe? Insomma sei libera di fare ciò che vuoi, ma non chiedermi conforto per lui e per le sue parole, quando poi ci esci a cena e te la spassi"
Ma che cazzo.
"No fra a cena??? Ma se è stato lui ad obbligarmi, non ho avuto scelta"
"Javier non la racconta così"
Maledetto bastardo.
"Francesco che ti ha raccontato? Guardami che ti ha detto?"
"Che siete usciti a cena e che avete parlato e che crede che diventerete ottimi amici, facendo intendere qualcosa che non ho intenzione di riportarti e che tu lo hai perdonato e hai detto di esserti divertita" rispose lui.
"Fra ma veramente?"
Gli raccontai come andarono le cose e poi feci per rientrare in hotel per distruggerlo quando lui mi prese per il braccio.
"Talisa volevo che tu lo sapessi. Tu mi piaci... mi piaci tanto. Solo questo"
Lo immaginavo, ma comunque mi spiazzó.
Non avevo di certo tempo per queste cose, alla fine stavamo partecipando ad un talent e avrei sprecato le mie energie solo nella danza. Non potevo distrarmi e perdere di vista l'obiettivo.
"Talisa ci sei?"
"Si fra, mi hai solo spiazzato. Senti io ti voglio bene e ti ringrazio per il sostegno che mi dai ogni giorno. Ora non so cosa risponderti, forse devo solo capire... non lo so"
Perchè doveva complicare tutto, ero così felice, avevo degli amici che mi sostenevano, mi divertivo, ci volevamo bene... e poi tac faceva crollare tutto.
"Ti capisco, non serve che tu mi risponda, comunque devi stare lontana da javier, quel ragazzo non mi piace..."
Francesco aveva ragione, insomma chi gli aveva dato l'autorizzazione di inventarsi una balla colossale, che sperava di ottenere? Ma questa volta lo avrei affrontato.
"Adesso javier farà i conti con me, perché mentirti ?"
"Non lo so forse anche lui ci vuole provare con te?"
Javier che ci vuole provare con me? ahahahahhahah. Quello ha già puntato Giorgia per i suoi ludici scopi. Gli andava solo di complicare la mia esistenza perché gli stavo antipatica, quella finta gentilezza mi sapeva di falso.

I ragazzi dormivano. Non volevo disturbare nessuno così andai a letto. Avrei sbollito la rabbia. Domani era un altro giorno, ma io ero decisa a mettere Javier alle strette.

"Martina perché ogni cazzo di mattina devi occupare il bagno per 1 ora?" urlai mentre bussavo ripetutamente alla porta.
"Ho finito, ho finito. Non occorre scaldarsi tanto"
"Devo solo lavarmi i denti e poi possiamo andare" le dissi per poi aggiungere con la bocca piena di dentifricio
"Ho parlato con fra ieri e ti assicuro che sono incazzata nera e confusa allo stesso tempo, e non dovrei essere ne una ne l'altra" continuai a strofinarmi i denti.
"La danza, il mio amore per la danza, sono qui per questo"
"Tali guarda che non c'è nulla di male se ti lasci un po' andare secondo me"
Le raccontai cosa mi aveva detto Francesco parlando anche di Javier. Martina non sembró sorpresa.
"Che fai non dici nulla?" le chiesi mettendo le cose nel borsone totalmente a caso.
"Di Francesco non mi stupisco e per javier ... beh non hai mai pensato che forse tu lo intrighi ?"
"Ahahahha questa è buona. Lui non mi sopporta, fa il finto gentile per non avere problemi e poi complica le cose con gli altri. Crede di potermi trattare come tutte le sue ragazze, crede che io possa cedere alle sue lusinghe. Non succederà mai, se è questo che vuole sentirsi dire. Non aveva senso inventare quelle stronzate e la cena e tutto,sapevo che non era pura gentilezza e voglia di scusarsi. Oggi gli parlerò"
"Talisa non lo so, sicuro con Giorgia non si comporta così"
"Certo perché con lei sta giocando" misi le scarpe "è troppo fessa per non capirlo... javier le donne le prende in giro, le illude con le parole, a volte anche con i fatti e poi SBAM palo"
"Non lo conosci" mi rispose Marti
"No ma conoscevo ragazzi come lui... dai muoviti"
Martina mi segui a ruota.
Erano tutti in atrio ad aspettare le macchine della produzione. Javier era seduto fuori, nel porticato e stava fumando. Mi feci largo e uscii.
"Io e te dobbiamo parlare"
"Buongiorno talisa"
"Che cosa vuoi da me? Perché ti comporti così ?"
"WAIT WAIT il mondo non gira intorno a te" continuó lui fumando la sua sigaretta e non guardandomi nemmeno negli occhi. Mi faceva impazzire dalla rabbia.
Mi posizionai di fronte a lui.
"Allora? Sei muto oggi ? Nessuna bella parola nei miei confronti ?"
Si alzò e butto nel posa cenere il mozzicone.
"Senti se ti riferisci a quello che ho detto al tuo amichetto Francesco risparmiarmelo, anzi ringraziami, l'ho fatto per te e per lui, piaci a quel tipo e tu palesemente non ricambi"
Ma cosa centrava lui con questa storia, non erano affari suoi il mio rapporto con Francesco.
"Per me? Questa è buona. Tu non fai niente per gli altri, ma solo per te stesso, perché io non ti conosco, ma sei così, ti diverti a tormentare le ragazze ad illuderle, guarda con Giorgia, ma lo vedi come ti muore dietro? Speravi di ottenere la stessa cosa da me? Non mi piacevi, ma dopo ieri sera pensavo di sbagliarmi almeno un po' sul tuo conto, ma non è così evidentemente. Possiamo non parlarci per me, possiamo ignorarci da ora, ma ti prego, non ti intromettere nella mia vita, nei miei rapporti con gli altri. Fai finta che io non esista, farò lo stesso" presi fiato, mi ero avvicinata pericolosamente alla sua faccia nella foga del mio discorso sconnesso e delirante. Respiravo affannata a 5 cm dal suo volto, avevo urlato. Non me ne ero accorta. Tutti ci stavano fissando dal vetro... anche Giorgia che sembró incazzata. Si giró anche javier e sottovoce vicino al mio orecchio mormorò: "Complimenti, ottimo lavoro" e con disinvoltura rientró nella hall.

Talisa&Javier: odio e amore Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora