Talisa pov's
Era bello aver trovato un equilibrio con javier solo che lui insisteva spesso sul sapere qualcosa di me, della mia vita, i miei stati d'animo o la minima cazzata che mi capitava. Si preoccupava spesso ed io sono sempre stata un tipo riservato, o meglio, lo sono diventata con il tempo. Mi piaceva ascoltare gli altri parlare di loro e se potevo, mi piaceva dare loro consigli, ma non riuscivo mai ad aprirmi con nessuno. Era più forte di me.
In America avevo tanti amici in accademia, maschi, femmine, di tutti i tipi. Ero popolare, molti ragazzi chiedevano di me, molte ragazze volevano essere mie amiche, ma non perché gli piacevo o perché mi considerassero simpatica, ma perché ero benestante, avevo una bella casa, vestiti di marca... lo scoprii molto dopo.
"Tu in realtà non piaci a nessuno, sei solo una ricca viziata".
Ed era così, lo ero stata, una ricca viziata che amava snobbare tutti gli altri. Non volevo più essere quella persona, volevo cambiare, ma quando iniziai ad essere me stessa le persone smisero di essere mie amiche. Così d'improvviso. Le mie vecchie compagne mi ignoravano, la mia popolarità era svanita. Credetemi ero felice, per davvero. Mi ero fatta qualche nuovo vero amico, andavo a lezione di ballo, vivevo la mia vita finalmente, ma non riuscivo a fidarmi delle persone, non raccontavo nulla di me, per paura di non piacere e per paura di essere tradita o ferita. Mi ripromisi, una volta arrivata in Italia, di non legare con nessuno, di non raccontare i fatti miei. Avevo paura di creare legami forti, che poi sarebbero andati distrutti perché nulla dura per sempre. Erano 6/7 mesi e poi sarei tornata in America, alla mia vecchia vita di sempre e sarebbe stato più difficile separarmi da tutto e da tutti. Non avrei mai immaginato che sarebbe stato così difficile. Se mi fossi nuovamente legata a qualcuno avrei sofferto e non volevo soffrire più. Buttarsi nelle cose significa starci male e io non ero più disposta ad essere infelice.
Temevo javier più di tutti perché gli volevo bene, ma non solo... lui era lì per me, sempre. Avevo paura di proseguire la nostra amicizia, perché il vuoto che lui avrebbe lasciato alla mia partenza diventava ogni giorno più grande.Stavo sistemando dei vestiti nella valigia quando Martina mi disse:
"Sai che javier oggi mi ha chiesto una cosa strana ?".
Trattenni il fiato.
"Mi ha chiesto se tu parli mai con me di cose tue. Perché con lui non lo fai".
Javier se solo tu sapessi. Smisi di piegare i vestiti.
"Vedi... non ho nulla da raccontare, tutto qui.. non è molto interessante la mia vita"
"Ma se oggi stavi piangendo???!"
"Per la sfida.. mi è venuto un momento di ansia..Marti davvero sto bene, mai stata meglio".
Martina mi guardò sospettosa, non se la era bevuta.
"Credo che tu piaccia ad javier, credo che tu gli piaccia parecchio e potrebbe nascere davvero qualcosa di bello se solo tu non fossi così restia".
Così complicava solo le cose.
"Ti sbagli, è mio amico, ci vogliamo bene.."
"Talisa o sei scema, o hai i prosciutti negli occhi o neghi l'evidenza... e io penso proprio la terza. Non capisco perché ti ostini ad essere così ... così ... ".
La fermai con lo sguardo.
"Martina.. quando qualcosa non andrà bene, sarai la prima a saperlo. Te lo prometto".
Martina era sempre disponibile ad aiutarmi, perché voleva ricambiare tutte le volte in cui le davo consigli per la sua ragazza.
Lei annuì poco convinta. Mentre io ero sempre più propensa a voler chiudere la mia "amicizia" con Javier. Stava diventando quello che temevo.
Gaia ruppe il silenzio e busso alla porta:
"Ciao ragazze" e si sedette sul mio letto.
"Che si fa questa sera? "
"Domani c'è la sfida. Credo proprio che me ne andrò a letto" dissi.
La sfida, la stramaledetta sfida. Domani a quest'ora avrei potuto essere sul primo volo per Los Angeles, con biglietto di sola andata. Cercai di dimenticare il pensiero.
Mi feci una doccia. Quando uscii in camera non c'era più nessuno. Sul telefono un messaggio di Marti.
"Siamo da Gaia se hai bisogno. Notte".
Mi distesi sul letto. La mia mente avrebbe dovuto essere concentrata sulla sfida, ma era assente e pensava a lui. Perché lo avevo conosciuto? Era tutto ciò che non cercavo e di cui speravo di non avere mai bisogno. Cercai di dormire.La mattina seguente ero un fascio di nervi. Non volevo parlare con nessuno. Risposi male ad una serie di persone indefinita. Javier non mi rivolse la parola, meglio così.
In sala relax iniziarono a chiamarci uno ad uno, ero la terza.
Riuscii a vincere la sfida. Ero al settimo cielo, sarei rimasta e avrei continuato a realizzare il mio sogno. Istintivamente una volta rientrata saltai addosso ad javier e lo strinsi fortissimo. Lui ricambió.
"Bravissima tali".
Mi diede un bacio sul collo. Brividi.
Ci volle qualche secondo perché io realizzassi il gesto .
Improvvisamente in quell'abbraccio sentii tutta la potenza del nostro legame, spostai la mia testa dalla sua spalla e ci guardammo negli occhi. Mi staccai di scatto.
"Si .. è .. fantastico..".
Corsi ad abbracciare anche gli altri.
Giorgia venne eliminata. Nonostante le nostre divergenze varie fui molto dispiaciuta per lei.
Gli altri si salvarono tutti.
Corsi ad abbracciare anche Jacopo e Stefano.Dopo cena ci ritrovammo in camera di Gaia per festeggiare l'esito delle sfide quando Jacopo e Javier fecero capolino, seguiti da Francesco e Stefano, con delle bottiglie di vino comprate al supermercato accanto all'hotel.
"Raga è incredibile siamo ancora tutti qua.. me la sono vista brutta oggi" disse Stefano sedendosi sul letto di Gaia.
"Il mio sfidante era una bomba" aggiunse poi Jacopo.
Stapparono le bottiglie e ognuno si versó il liquido nel bicchiere di plastica. Esitai.. dopo l'ultima sbronza l'alcol mi dava il voltastomaco.
Tutti parlavano, ridevano, scherzavano, ma io rimasi in silenzio e anche lui. Mi fissava. Sapevo che voleva parlarmi, ma anche io avevo qualcosa da dire. Abbassai lo sguardo e ingoiai un sorso abbondante di vino.
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Spazio autrice:
Scusate per l'assenza. Potrei iniziare a postare un po' meno frequentemente a causa del poco tempo. Però cercherò di far uscire qualcosa almeno una volta a settimana. 😘
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Talisa&Javier: odio e amore
RomanceLa storia parafrasata di talisa e javier, ballerini di amici 19. Buona lettura