Capitolo 13

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CHER'S POV

Entrai in una delle tante camere e mi chiusi dentro.

Mi guardai in torno era davvero una camera accugliente, le pareti erano lilla e l'armadio e la mobilia erano di un bianco lucido che dava una sensazione di calore. Anche se in realtá faceva freddo perché eravamo a dicembre inoltrato.

Ad un tratto un senso di angoscia mi colpì

Sapevo ciò che a breve sarebbe successo, e avrei cercato di evitarlo.

Harry mi faceva meno paura di Zayn.. di lui ero terrorizzata e delusa. Non che provassi qualcosa per lui ma dopo tutto quel fottuto casino che aveva fatto per avermi, di certo non mi sarei mai aspettata che si fottesse Ariana.. soprattutto quando stavo per rimanerci secca.

Liam poi brutto stronzo, sapeva tutto il male che mi aveva fatto suo padre.. io l'avevo sempre considerato un fratello di sangue non solo per cognome e il fatto che mi aveva tradito per ariana mi aveva distrutto il cuore.

Cosa fanno gli uomini per un po di sesso.

Sentii bussare e tremai al pensiero di chi potesse essere speravo vivamente che potesse essere Nello o Louis.

-piccola apri.-.

Quella voce roca, era lui sentivo quel verde bruciare anche attraverso la porta.

-No.. lasciami stare non voglio vedere nessuno..- dissi mentre un brivido si fece strada sulla mia pelle.

- smettila di fare la bambina e apri.- disse con nervosismo.

Non ti temo Harold.

-vattene ho detto!!- gridai.

-mi.stai.facendo.fottutamente. incazzare piccola.- scandì a denti stretti.

Ok. Forse un pò ti temo...

-Non mi importa va via!- urlai.

Non rispose. Perché non rispondeva? La paura recava al mio corpo grandi scossoni ma non osavo muovermi dal letto.

Un rumore forte di qualcosa che colpisce la porta mi fece tremare, poi un altro ancora più forte la porta cedde rivelando Harry con un volto incazzato.

Adesso l'ho capito. Ti temo Styles.

Si avvicinò lentamente a me con rabbia e una vena sadica negli occhi, non sapevo cosa fare.

HARRY'S POV

La mia mente mi obbligava a massacrarla di schiaffi ma il mio cuore me lo impediva.

Me ne stavo innamorando e non potevo io sono Harry Styles scopo con trecento ragazze a settimana non mi innamoro di una ragazzina anche se quella ragazzina ha un potere in quei fottuti occhi che ti pietrificano.

Mi guardava io non distinguevo altro ai suoi occhi in quella stanza c'erano solo quei diamanti.

-alzati!- le ordinai lei lo fece. Le sue mani tremavano e non era solo paura ma anche mancanza di nicotina non fumava da molto.

Accesi una sigaretta e la vidi fissarmi confermando la mia teoria.

-vuoi?-ghignai. Lei annui e io le avvicinai la sigaretta alle labbra lei aspirò tutto velocemente e si rilassò subito.

Finimmo la sigaretta e la presi per un braccio.

-andiamo in camera mia..- le dissi e la tirai fuori.

Ero voglioso di lei e non resistevo più dalla prima volta a quella festa mentre ballava con quella ragazza l'avevo desiderata e adesso che era davanti a me non potevo lasciarmela scappare. Non potevo.

La spinsi nella mia camera e lei cadde, chiusi a chiave e l'afferrai portandola sul letto lei mi guardava con paura e lasciava che mi eccitassi ancora di più.

CHER'S POV

Ero impaurita ma sapevo che questo momento sarebbe arrivato.

Era eccitato ed il suo membro pulsava dalla stoffa dei pantaloni si appoggiò su di me lasciando baci umidi sul mio collo sentivo i brividi dove le sue mani mi toccavano.

-sei mia.. solo mia.. amami... e togliamoci questi coglioni di torno...- diceva strusciandosi su di me e baciandomi la pelle chiusi gli occhi rilassandomi per un secondo.

Mi denudò con lentezza e rimasi stupita dalla sua delicatezza nel farlo anche se era ansioso.

Prese un preservativo dal comodino ed io sussultai realizzando solo in quel momento cosa stava per accadere.

-no ti prego n-non farmi q-questo..!-balbettai impaurita cercavo di spingerlo via ma non ero abbastanza forte per lui.

-devo averti..- disse duro inchiodandomi al letto cercavo di dimenarmi ma lui con una spinta violenta entrò in me bloccandomi il respiro in gola.

Gemette soddisfatto chiudendo gli occhi.

Iniziò a spingere in fondo quell'erezione enorme dentro di me i suoi fianchi si muovevano facendo guizzare i muscoli del suo ventre ad ogni spinta.

-si... si... sei mia solo mia...- grmeva e spingeva sempre più in profondità toccando il mio punto piu debole.

Lo guardai e lui accellerò le spinte in modo violento.

-vieni per me... piccola mia.. voglio farti sentire bene...- mugugnava sulle mie labbra continuando ad affondare in me.

Anche se cercavo di trattenermi esplosi e mi lasciai andare al piacere.

Lui vedendomi godere venne in me e si accasciò sul mio corpo esausto.

-sei mia.. adesso..-sussurrò.

Non sarei mai stata di nessuno di loro e l'unico modo per evitarlo era scappare.

Avevo deciso sarei scappata da quei mostri.

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