BELLA SWIT
Il dolore fu l'unica cosa che provai,furono due mesi strazianti. Non avevo detto niente a nessuno, neanche a Remus che mi era stato vicino più di chiunque altro. Il pancione iniziava a vedersi e non potevo continuare a nasconderlo con vestiti larghi o incantesimi. Avrei voluto sfogarmi con Remus, dirgli che ero spaventata, perché lui era l'unica persona che mi era rimasta. Neanche Harry c'era più: gli avevo scritto una lettera confessandogli tutta la verità, che lui era mio fratello, che mancava terribilmente sia a me che a Ginny... Sapevo che non era il modo migliore di parlare di certe cose, ma stavo per esplodere, avevo troppo dentro. Da quel giorno, neanche Ginny mi considerò più: probabilmente Harry gli aveva detto tutto e, in un certo senso, si sentivano traditi perché gli avevo nascosto qualcosa di molto grosso. Ginny mi mancava da morire in quel periodo, ma vogliamo parlare di mio padre, invece? Non mi guardava più dal giorno della litigata, avevo perso anche lui e molto probabilmente avrei perso anche Remus. Avrei voluto dirgli che aspettavo una bambina, che l'avevo scoperto da poco e che ne ero emozionatissima, che avrei voluto scegliere i suoi abitini con lui, anche se non era il padre.
Ero diretta verso il suo ufficio quella sera, svoltai l'angolo e andai a sbattere contro qualcuno. Stavo per cadere, ma delle braccia molto familiari mi afferrarono evitandomi il freddo pavimento. I disparati profumi della cena in Sala Grande infestavano i corridoi del castello, ma io non avevo fame. Tuttavia, non ero l'unica ad aver saltato la cena, quel giorno. Mio padre si staccò immediatamente da me, abbassò lo sguardo e guardò per qualche minuto la mia pancia. La maglia larga aderiva al mio corpo e si notava molto che fossi incinta. Lui alzò lo sguardo e lo puntò nei miei occhi, mi studiò per qualche minuto per poi dirmi in modo roco ma inquietante: "Attenta a dove vai, oppure potrebbero accadere cose molto spiacevoli." Poi se ne andò scivolando, seguito dal suo mantello. Scossi la testa e arrivai davanti alla porta dell'ufficio di Remus. Bussai, neanche lui aveva fame. "Hey, Bella" mi salutò sorridendo. Mi fece entrare nel suo ufficio e mi guardai un po' intorno. C'erano oggetti di ogni tipo, cose che non avevo mai vito in vita mia. Riconobbi solo una vasca ricolma d'acqua in cui nuotava arrabbiato un avvincino. Mi riportò alla memoria quei pomeriggi piovosi in cui io e Remus stavamo a letto a guardarlo scattare da una parte all'altra della vasca.
"Come stai?" Mi domandò per poi venirmi incontro come per abbracciarmi. Io mi allontanai di scatto, non poteva abbracciarmi ora, dovevo prima spiegargli tutto, anche a costo di sembrare brusca. "Remus, dobbiamo parlare" dissi mettendogli una mano sul petto. "Cosa succede? Perché non vuoi che ti abbracci? Insomma, so che tra pochi giorni ci sarà la luna, ma non preoccuparti, non puzzo ancora di cane bagnato" scherzò. Mi intenerì molto, ma mi sforzai di non ridere. Curvai di poco un angolo della bocca e gli mostrai un'espressione dolce. Mi accomodai su una poltrona di pelle davanti al camino in cui il fuoco scoppiettava. Osservai le fiamme e mi domandai cosa sarebbe successo se avessi allungato la mano e le avessi toccate. Rimasi momentaneamente ipnotizzata dal fuoco, ma poi "Remus, sei rimasto solo tu con me, o meglio, con noi" mormorai sentendo una lacrima solcarmi la guancia. "Hey, hey, Bella, cosa succede?" Chiese con tono di voce dolce e preoccupato. Si avvicinò a me mettendomi una mano sulla guancia e asciugandomi la lacrima. Lo guardai negli occhi e mi alzai in modo tale da essere esattamente di fronte a lui. "Sai quanto io ti voglia bene, sai quanto tu sia importante per me e sai che non potrei mai sopravvivere senza di te, quindi ti prego non abbandonarmi" dissi con le lacrime agli occhi. Lui mi guardò con aria interrogativa. Gli presi una mano e la misi sulla mia pancia: era ben evidente. Lo vidi spalancare gli occhi e allontanarsi di scatto da me come se si fosse scottato. "No, no, no! Non è vero, Bella, dimmi che è uno scherzo, ti prego" esclamò mettendosi le mani fra i capelli. "No Remus, è tutto vero" dissi alzando la mia felpa di poco per potergli far vedere solo la pancia. Lui la guardò per qualche minuto con gli occhi spalancati. Si lasciò cadere le braccia lungo il corpo, poi il suo sguardo si fece velato e freddo.
"Di quanto?"
"Cinque mesi" risposi in un sussurro per poi abbassare la testa. Mi vergognavo di averglielo nascosto.
"E TU, PER QUESTI FOTTUTI CINQUE MESI, NON MI HAI DETTO NIENTE? NO, BELLA NO, QUESTO NON LO ACCETTO" tuonò facendomi sussultare. "Mi dispiace" sussurrai guardandolo con le lacrime agli occhi. Avevo iniziato di nuovo a piangere, cosa che mi fece sentire ancora più vuota. Era infuriato. Con la mano gli sfiorai il braccio nel tentativo di calmarlo, una volta ci riuscivo, ma ormai non ne ero più così sicura. Lui osservò sconvolto la mia mano e la afferrò violentemente stringendomi il polso. "HO ACCETTATO DI TUTTO, BELLA. LA TUA DECISIONE DI LASCIARMI, DI STARE CON MALFOY, CHE SI È RIVELATO UNO STRONZO PEGGIORE DI QUANTO SEMBRI, DI AVERTI COME AMICA, DI STARTI VICINO SENZA POTERTI NEANCHE SFIORARE! HO ACCETTATO E PERDONATO DI TUTTO, MA QUESTO?" Urlò spostando lo sguardo sulla mia pancia. "QUESTO È TROPPO!" Affermò stringendo la mano attorno al mio braccio. "Remus, così mi fai male" piagnucolai e le lacrime continuarono a scendere. Mi lasciò, ma in quel momento mi faceva paura, non era in lui. Mi guardò negli occhi per pochi instanti e si staccò da me immediatamente. Si giró dall'altra parte dandomi le spalle. "Bella, ti prego di uscire da qui e, per favore, non rivolgermi più la parola."
"Come? No, ti prego, Remus" piansi. Abbi l'istinto di toccarlo di nuovo, ma quella volta evitai. Sapevo che l'avrebbe fatto imbestialire di più. Avevo il fiato pesante, stavo perdendo anche lui...
"HO DETTO CHE NON DEVI PIÙ PARLARMI, ESCI DALLA MIA VITA, ADESSO! QUEL GIORNO AVREI DOVUTO LASCIARTI MORIRE!" Urlò infine. Era fuori di se', non mi aveva mai rinfacciato una cosa del genere, mai. Ne erano volati di insulti ogni volta che avevamo litigato, ma non si era mai spinto tanto oltre. Adesso anch'io ero arrabbiata. "E ALLORA PERCHÉ NON LO HAI FATTO? ALMENO TI SARESTI RISPARMIATO TUTTO QUESTO RAMMARICO!"
"PERCHÉ IO, A DIFFERENZA TUA, TI AMAVO! E COME UN CRETINO CONTINUO A FARLO, PUR SAPENDO CHE NON VERRÒ MAI RICAMBIATO! LUI TI UCCIDERÀ, BELLA! È UN MANGIAMORTE, ESATTAMENTE COME SUO PADRE! COSA TI ASPETTI DA LUI? CHE ACCUDISCA IL VOSTRO BAMBINO COME SE FOSSE IMPORTANTE ANCHE PER LUI?"
Ero a pezzi, come poteva dirmi quelle cose? Come poteva dire quelle assurdità pensando che io lo avessi creduto? Mi asciugai alcune lacrime e gli risposi con tono basso. "Sai meglio di me che non stavo bene Remus, non ero in grado di mantenere una relazione. Io amo Draco, mi fido di lui e so che non mi farebbe mai del male. Se lui è un mangiamorte come suo padre, non significa che sia uguale a lui."
"Bella, tu non sai neanche quello che dici! È totalmente sbagliato! Io non rimarrò qui a guardarti morire per colpa sua." Mi disse rigirandosi dall'altra parte. "Remus, lui non mi ucciderà" lo osservai guardare fuori dalla finestra, per poi vederlo girare dalla mia parte. "Bella, ho da fare, esci per favore."
Potevo scorgere il suo sguardo attraverso il vetro della finestra. Arrivai lentamente davanti a lui e potei vedere che si allontanò da me dirigendosi vicino alla porta, per poi aprirmela. Lo guardai con sguardo triste. "Vai, per favore" mi disse con voce gelida facendomi segno di uscire. "Remus, io.." non felici in tempo di rispondere che lui mi interruppe. "Bella, è meglio che noi per un po' di tempo non ci vedessimo okay? Da oggi solo contatti professionali fra insegnante e alunna." Potevo vedere i suoi occhi dire il contrario, sapevo che lui stava male, sapevo tutto e non avrei mai lasciato che lui si allontanasse. Gli misi una mano sulla guancia. "Ti prego, Remus, io ho bisogno di te" dovevo almeno provarci. Non rispose, ma mi guardò e mi fece segno di uscire, non mi voleva veramente più. Uscii dal suo ufficio e sentii la porta dietro di me chiudersi velocemente in un unico tonfo,chiusi gli occhi per vari secondi facendo respiri profondi sentendo altre lacrime amare scendermi per le guance arrivando ai solchi delle mie labbra ,riaprii gli occhi subito dopo guardando il lungo corridoio oscuro davanti a me.
STAI LEGGENDO
𝑺𝑬𝑴𝑷𝑹𝑬 🌹||𝑫𝒓𝒂𝒄𝒐 𝑴𝒂𝒍𝒇𝒐𝒚
Fanfiction•(IL LIBRO E IN FASE DI CORREZIONE) • "𝐩𝐞𝐧𝐬𝐨 𝐝𝐢 𝐧𝐨𝐧 𝐚𝐯𝐞𝐫 𝐦𝐚𝐢 𝐠𝐮𝐚𝐫𝐝𝐚𝐭𝐨 𝐧𝐞𝐬𝐬𝐮𝐧𝐨 𝐜𝐨𝐦𝐞 𝐠𝐮𝐚𝐫𝐝𝐨 𝐥𝐮𝐢" [Dal libro] •𝑵𝒐𝒏 𝒑𝒐𝒔𝒔𝒐 𝒄𝒖𝒓𝒂𝒓𝒕𝒊 𝒍𝒆 𝒇𝒆𝒓𝒊𝒕𝒆, 𝒎𝒂 𝒑𝒐𝒔𝒔𝒐 𝒇𝒂𝒓𝒕𝒊 𝒅𝒊𝒎𝒆𝒏𝒕𝒊𝒄�...