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DRACO MALFOY
"Io vi ho già perdonati ."
Lo disse guardandoci con un lieve sorriso sulle labbra, per poi sprofondare in un sonno eterno con ancora gli occhi aperti e velati. No, no poteva essere, non poteva avermi lasciato. Mi alzai di scatto lasciando le sue mani che poco fa stavo stringendo nelle mie. Iniziai un massaggio cardiaco, la magia non mi avrebbe aiutato. Vedevo che la sua pelle iniziava a impallidire, diventava fredda. Sentii una scarica di brividi percorrermi la spina dorsale quando notai che era tutto inutile. Mi rivolsi a Severus che con sguardo fisso osservava sua figlia, lacrime copiose scendevano dai suoi occhi color ossidiana, apparentemente vuoti. Si avvicinò a me fermando i miei movimenti per poi avvicinarsi alla figlia e stringerla a se'. Urla strazianti uscirono dalle sue labbra, lo vidi staccarsi di poco dal corpo freddo di Bella guardandosi la camicia bianca piena di sangue, girai lo sguardo dall'altra parte della stanza, osservai la parete di pietra.
Dolore, c'era solo dolore attorno a noi. Vidi Lupin guardare ancora il corpo di Bella con sguardo afflitto, poi si rivolse a me, il tono di voce strappato dalle lacrime. "Io le avevo detto che tu l'avresti portata alla morte, lei non mi ha mai ascoltato." Ci guardammo per secondi interminabili, deglutii e i sensi di colpa iniziarono a farsi vivi, pugnalandomi lo stomaco, insieme al dolore di averla persa. Guardai Lupin con aria colpevole e affranta, quest'ultimo aveva i vestiti sporchi di sangue, abbassai lo sguardo verso la mia camicia ed era come la sua. Sentii un altro groppo in gola fermarmi il respiro, alzai velocemente il capo: Bella aveva ancora gli occhi aperti, vuoti, non più pieni di vita, non più quegli occhi che ogni giorno mi davano la speranza, speranza in un mondo in cui sarei stato libero di amarla senza nessun tipo di barriera. Lupin la contemplò brevemente per l'ultima volta, poi si allontanò a grandi falcate dall'infermeria, le cui pareti erano impregnate dell'odore aspro di sangue e medicinali. Continuai a piangere in silenzio pensando a quanto fossi stato crudele con lei. Avrei voluto dirgli che avevo reagito così per proteggerla, perché il Signore Oscuro avrebbe attaccato da un momento all'altro, molto probabilmente alla fine della guerra mi sarei fatto perdonare per tutto il male che avevo causato, per tutte quelle parole dette con il cuore chiuso, avrei voluto che sapesse che io la amavo con tutto me stesso, avrei voluto dirgli che su quel lettino avrei voluto esserci io e non lei, che con la sua risata, la sua presenza e la sua voglia di vivere aveva fatto uscire da uno spiraglio di nero una parte luminosa. Il dolore che mi colpiva al centro del petto era insopportabile, mi faceva mantenere il respiro per secondi interminabili facendomi scendere lacrime fino a svuotarmi completamente. Vidi Severus continuare a stringerla a sé piangendo silenziosamente. Avevamo sbagliato entrambi, avevamo fatto questo incubo mille volte eppure alla fine era successo. Lei se n'era andata.
Alzai lo sguardo verso Potter: era distrutto anche lui, guardava Bella con occhi persi e gonfi. Le lacrime non volevano scendere e quello era il dolore peggiore, quello di non riuscire a sfogarsi. "Signorino Malfoy" sentii la voce sottile di Madama Chips spezzata dalle lacrime, alzai lo sguardo puntandolo verso di lei, aveva in braccio un piccolo fagottino avvolto in una copertina rosa cipria sporca di sangue. Era la mia bambina, la stessa che era stata nella pancia della donna che avrei amato per tutta la vita. "Severus" disse Madama Chips spostando lo sguardo verso quest'ultimo che stringeva ancora a sé la figlia come se lei fosse un salvagente e lui stesse affondando. Come biasimarlo? Lei era l'unica cosa a cui eravamo rimasti aggrappati per non cadere nell'abisso. "Dobbiamo controllarla, dovete aspettare pochi minuti fuori" disse la donna cullando dolcemente la bambina. Ero ammaliato dalle piccole manine che si vedevano di sfuggita. Severus si staccò di poco dal corpo di Bella mettendogli subito dopo una mano sugli occhi, chiudendoglieli. Posai lo sguardo su di lei, sperando di vederli aprirsi.
Presi in braccio mia figlia, cautamente. Avevo paura di farla cadere, non avevo mai tenuto tra le braccia qualcosa di talmente fragile. Emanava un calore proprio, vidi il suo piccolo faccino, quei piccoli occhietti di un colore ancora indefinito con aria innamorata, iniziò a muovere di poco le manine, cercai di non avvicinare la sua testolina sul mio petto dove c'era il sangue di Bella. Dovevo assolutamente togliermi quella camicia, pensai per poi uscire subito dopo dall'infermeria seguendo Severus. Remus era appoggiato al muro e guardava il vuoto, lacrime amare scendevano dai suoi occhi e si nascondevano nella sua barba di poco pronunciata, gli feci segno di prendere la bambina in braccio, non avevo più forze, non riuscivo a vedere i colori per quelli che erano realmente. A breve sarebbe iniziato il mio calvario.
Sentii i passi veloci di Ginny Weasley venire nella mia direzione, non mi diede neanche il tempo di pensare a una risposta adatta a quella sua domanda che conoscevo fin troppo bene. "Allora? Dov'è?" Domandò allarmata. Cosa dovevo risponderle? Non avevo più forze, la mia ninfa vitale era morta con lei, alzai di poco lo sguardo verso quest'ultima, le uniche parole che mi uscirono furono accompagnate da singhiozzi. "L-lei n-non.." Vidi i suoi occhi incupirsi e la sua espressione di puro dolore iniziare a prendere forma sul suo volto. "NOO" urló accovacciandosi a terra piangendo disperatamente. Potter le andò vicino accovacciandosi vicino a lei cercando di consolarla passandole una mano su un braccio mentre quest'ultima sprofondava le sue urla di dolore nel suo petto. Spostai lo sguardo verso Severus che guardava un punto impreciso davanti a se', mentre Remus contemplava attentamente la mia bambina, con occhi spenti, ma quasi innamorati. "Avrà i suoi occhi, ne sono certo" disse in un sussurro.
Rimasi fermo a guardare il mondo che continuava a girare senza di lei, nulla avrebbe avuto più colore, nulla avrebbe avuto più le sue sfumature, dovevo essere forte per la bambina, dovevo essere forte per Bella e un po' anche per me, per la mia vita, per mia madre. I miei pensieri vennero interrotti dalla porta dell'infermeria che scricchiolò di poco per poi aprirsi. Madama Chips si avvicinò con uno sguardo dispiaciuto, delle lacrime scendevano dalle sue guance dove si potevano intravedere leggere rughe. "Severus" disse a bassa voce quest'ultima, lui puntò i suoi occhi rossi e pieni di lacrime negli occhi di lei. "Prima di morire ha avuto una breve crisi respiratoria." disse abbassando il capo, ma tutti capimmo che c'era di più. "E ALLORA?" urló Severus disperato. Madama Chips faceva fatica a parlare. "Le hanno praticamente spezzato la schiena, non sarebbe comunque sopravvissuta dopo il parto. Ha avuto un'emorragia interna, questo spiega tutto quel sangue. È andata in arresto cardiaco immediatamente, oh, mi dispiace così tanto Severus! Era una brava ragazza..."
"È meglio se andiamo" tagliò corto Lupin "abbiamo dei ricordi da guardare."
Rimasi con Potter e Weasley, ancora distrutta dalla perdita della sua migliore amica. "Hai scelto il nome?" Disse improvvisamente. "Si chiamerà Rosalie" dissi guardando la mia bambina in braccio a Ginny. "Rosalie Malfoy" continuai. Quest'ultima mi guardò con un dolce sorriso sulle labbra. "È stupendo" commentò in un sussurro, con ancora lacrime amare che gli solcavano le guance. Guardai la bambina e sorrisi,lei avrebbe voluto così.

 Guardai la bambina e sorrisi,lei avrebbe voluto così

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𝑺𝑬𝑴𝑷𝑹𝑬 🌹||𝑫𝒓𝒂𝒄𝒐 𝑴𝒂𝒍𝒇𝒐𝒚 Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora