SUZERIA

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SUZERIA-DOVREI ESSERE GELOSA?
*Raccontata dal pov. di Suzette*
Corro più lontano che posso e poi mi fermo, sedendomi sui gradini davanti al parco.
Mi sono innamorata di lui appena l’ho visto…
Ma ora non sono più sicura che quello fosse amore.
Lui si è messo con una ragazza che non sono io…dovrei essere gelosa no?
Dovrei piangere disperata mangiando nutella fino ad ingrassare, straziata dal dolore e invece non sento nulla.
Sto bene come al solito.
Ma il vuoto che ho dentro ancora non si è riempito.
Victoria che mi ha seguito si siede accanto a me.
I suoi capelli rosa sono davvero belli, soffici come poche cose...
<Suz come stai?>
Non ho voglia di parlare. Sono confusa. Mi sto agitando ma, per cosa?
Non mi sentivo così quando parlavo con lui.
Lei mi guarda, vedo i suoi occhi scrutarmi fin dentro l’anima.
<Sei confusa>
Cosa?! Come ha fatto a capirlo?!
Questa ragazza è un vero mistero.
Nonostante all’inizio ero io che la trascinavo in giro, ora era lei che cercava la mia compagnia.
La guardo in viso.
Ha uno sguardo fermo, di quelli che ti danno sicurezza, che ti fanno capire che lei c’è.
Che ti vuole aiutare.
Vado da lei e l’abbraccio.
Ho tanto bisogno di affetto.
Quando le sue braccia mi stringono sento una parte di quel vuoto riempirsi.
<Sono qui>
Due semplici parole sono bastate a farmi tornare calma.
Mi mette sopra di lei e comincia ad accarezzarmi i capelli.
Sento che potrei addormentarmi sotto quel tocco…è così rilassante.
Senza pensarci due volte la prendo per mano.
Lei mi guarda sorpresa, sta aspettando delle spiegazioni ma non ho voglia di parlare.
Non voglio rovinare questo momento.
E’ come se esistessimo solo noi due.
Isolate da tutto e da tutti, rinchiuse come in una bolla di tempo.
Sto bene con lei.
Mi fa sentire viva.
Ho letto molti libri sull’amore, quando i protagonisti si innamorano della ragazza dei loro sogni e si decidono a parlarle gli viene il batticuore e le mani cominciano a sudare.
E allora perché quando sono con Victoria mi sento così?
Lei è una ragazza, non un ragazzo.
E’ normale che io reagisca in questo modo alla sua presenza?
E’ sbagliato innamorarsi di una persona dello stesso sesso?
Non lo so.
Anche se sono sempre stata una persona molto impulsiva, adesso ho bisogno di un po’ di tempo per ragionare.
Appoggio la testa al suo petto, sento il suo cuore battere.
<Vic>
Lei si gira a guardarmi e io mi perdo per l’ennesima volta in quegli occhi verdi/grigi.
<Ti stai chiedendo se è normale amare una femmina quando anche tu sei una ragazza vero?>
Mi ha capito perfettamente, annuisco in silenzio.
Lei mi racconta un po’ di cose, sempre continuando a coccolarmi.
Potrei veramente addormentarmi.
Lì, con le sue mani sui miei capelli e la sua voce che mi sembra quasi quella di una dea.
Sin da piccola mi hanno sempre raccontato storie come quella di Rapunzel.
La principessa che viene salvata dal principe, si baciano, si sposano e tutti felici e contenti.
Ma non esiste solo quel tipo di storie…
C’era una volta una ragazza,
aveva i capelli rossi, gli occhi neri, e le lentiggini gli ricoprivano il viso.
Amava giocare in libertà, correre per i campi, cadere per poi rialzarsi.
La madre, rimasta vedova, sgridava sempre la figlia, dicendo che si doveva comportare più da signorina.
‘Chiudi quelle gambe! Giù i piedi dal tavolo! Vestiti più elegante! Devi essere più aggraziata!’ era questo che le ripeteva sempre la mamma.
Lei era stufa di tutto questo.
Gli ideali della donna non corrispondevano a quelli della ragazza, che ormai diventata adulta avrebbe dovuto trovare un lavoro e un marito.
In quegli anni, lontani dagli sguardi severi della madre, si era allenata duramente per diventare una delle guardie del corpo del re.
A lei piaceva combattere, piacevano le armature, le armi…cosa c’era di sbagliato? Proprio non lo capiva.
Poi, un giorno, durante il viaggio di ritorno dal mercato, incontrò una ragazza.
Era bellissima.
I capelli neri mossi, gli ricadevano delicatamente sulle spalle, e gli occhi azzurri sembravano fatti di ghiaccio.
<Tutto bene?> chiese la rossa.
Tra quelle due, si creò una strana intesa.
Era come se si conoscessero da sempre.
La sera, dopo aver passato il pomeriggio insieme, si separarono, dandosi appuntamento per il giorno seguente.
Continuarono così per quasi un mese, finché la madre della mora proibì alla figlia di rivederla.
La rinchiuse nella sua camera.
Lei la notte piangeva e piangeva, sperando che nessuno la sentisse.
Il suo orgoglio non glie l’avrebbe perdonato.
Passava le giornate a sfogare la sua rabbia tirando calci e pugni a cuscino quando poi le venne un’idea.
Nel frattempo, la rossa, iniziò a preoccuparsi.
Non vedeva l’altra ragazza da quasi tre giorni e, ormai, conoscendola, non le avrebbe mai dato buca.
Avviandosi verso casa sua, bussò appena fu davanti alla porta.
<Mi dispiace ma non è in casa> così disse la madre.
<Veramente io sarei qui> la donna, non spiegandosi come abbia fatto ad uscire rimase ferma, a bocca aperta.
<Io non ho bisogno di un principe che mi venga a salvare, ne sono capace da sola. Ho bisogno di qualcuno in grado di combattere al mio fianco>
Detto questo, le due si avviarono verso la corte del re per provare a superare l’esame per diventare cavalieri.
<Hai quasi fatto svenire tua madre>
<Hai detto bene, quasi, tu ci sei riuscita>
Scoppiarono ridere.
Si presero per mano e arrivate davanti al castello si fecero guidare all’interno da due guardie.
Arrivate nella sala del trono e spiegate le ragioni per le quali erano lì, i cavalieri scoppiarono a ridere e con loro anche le due ragazze.
<Perché anche voi state ridendo?>
<Perché ci state sottovalutando > risposero con un ghigno per poi mettere al tappeto tutti i ragazzi.
Il re, che era rimasto a bocca aperta, le assunse come guardie del corpo personali, realizzando il sogno di entrambe.
Cosa successe dopo?
Bhe quello è il classico finale di tutte le storie d’amore.
Le due ragazze si sposarono e adottarono un figlio.
Ma quello non è il classico finale dite?
Ah, perché qui ci sono due ragazze.
Ora vi faccio io una domanda…cosa si intende per classico finale?
Io intendo una coppia di innamorati che vive per sempre felice e contenta.
Allora cos’ha di diverso questa storia?
Niente

Victoria mi aveva raccontato questa storia sorridendo.
Aveva ragione.
Cosa me ne importa se è una ragazza.
Ormai ho capito, cosa da tempo, cerca di dirmi il mio cuore.
Io la amo.
Dopo un po’ smette di accarezzarmi i capelli, io la guardo interrogativa.
Poi mi alza il viso e mi bacia.
Un bacio lento, dolce e passionale.
Quando ci stacchiamo sento due ragazzi che fanno qualche commento omofobo e la mia ragazza si stacca da me per andare da loro.
Io la seguo.
<Scusate cos’avete detto?>
I due ragazzi ripeterono tranquillamente ciò che avevano raccontato prima ma sta’ volta non riuscirono a finire la frase che io e Vic ci fiondammo su di loro.
Dopo che siamo riusciti ad immobilizzarli sono andata a prendere un po’ di trucco e li ho fatti belli.
Di sicuro conquisteranno qualcuna conciati in quel modo.
FINE
*angolo scleriiiii*
La prima yuri iei
La prossima sarà...bho non ne ho idea
Alla prossima
Alex~

♡ONE SHOTS INAZUMA♡ ITADove le storie prendono vita. Scoprilo ora