KYOUTEN

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*Kyouten-Ultima partita*

Un leggero caldo venticello riscaldava il mio corpo in quella fredda mattina di primavera.
Mi riscaldava come le sue mani.
Delicate, pallide, grandi, mi accarezzavano le guance rosse dal gelo.
Lo vedevo sorridere da sotto la sciarpa.
Quel ragazzo, aveva un cuore davvero puro.
Si incolpava per il male che mi aveva causato, la prima volta che ci siamo incontrati, e continua a farlo tutt’ora.
Lontano da me, in un letto, bianco, come l’edificio in cui è ospitato.
Steso sul prato, l’erba fresca mi solletica i piedi.
Posso sentirlo, anche se non è di fianco a me.
Alzo un braccio verso il cielo.
Resisti.
Tu puoi resistere.
Chiudo gli occhi.
Respiro profondamente, riscaldo l’aria per poi gettarla contro il vento freddo, soffoca.
Chiudo la mano in un pugno.
Leggero che diventa sempre più forte, più stretto.

... Tum ...Tum ... Tum ...
Batte, è ancora vivo.

... Tum ...Tum ...

... Tum ...Tum ...

... Tum ...Tum ...

Ha perso un battito ma è diventato regolare.
Gli rimarranno due ore di tempo.
Raccolgo lo zaino e mi alzo dal terreno coperto da uno strato di rugiada.
Cammino.
Cammino.
Vorrei poterlo ancora fare.
Obbligato a letto nei miei ultimi momenti di vita...
Che schifo.
Che cosa? Tutto.
Tranne lui, lui è splendido.
È la mia luce e la luce del calcio.
Sa splendere come neanche il sole è in grado di fare.
Eccolo.
Brilla anche in un l’omento come questo ma è una luce fredda.
Mi guarda e sorride.
È impossibile resistergli, se lo vedi devi per forza ricambiare quel sorriso da piccolo innocente.
Mi tende la mano senza dire una parola.
La afferro senza esitazione.
Mi fido di lui, ovunque andrà ci sarò anche io a proteggerlo.
Stacco i tubi dei macchinari che mi tengono in vita.
Scendiamo fino davanti all’entrata dell’ospedale, lui ha una palla in mano.
Nascondendoci dietro gli alberi arriviamo in un piccolo giardinetto circondato da alberi fioriti.
Ormai l’inverno se ne sta andando.
Allunga il braccio e colpisce con la palla il mio cuore.
Sorride.
<<Ultima partita?>>
Sorrido...
<<Ultima partita.>>

Iniziamo a giocare.
Lui si fonde col vento come ha sempre fatto, veloce e delicato com’esso.
Sento la felicità crescere nel mio cuore, grazie, Arion.

I fiori germogliano, le nuvole spariscono e il sole tramonta.
Sudati e senza forse ci stendiamo sul terreno fresco, non molto morbido.
Appoggio la testa sulla sua spalla e sento improvvisamente un sonno pesantissimo.
Pesante, come le mie palpebre...
Si chiudono...piano...
L’aria mi soffoca...
Arion...

... Tum ...Tum ...

... Tum ...

Sento il suo cuore...si sta lentamente fermando...
si sta spegnendo...

... Tum ...

Lo bacio mentre il dolore mi divora...
Lui ricambia.
Il suo cuore batte di nuovo per qualche istante per poi tornare al ritmo di prima...
Lacrime solcano il mio viso.
Le sue mani delicate, pallide, grandi, mi accarezzano le guance rosse dal pianto.
<<Grazie per aver illuminato la mia vita>>
Disse sfiorandomi la labbra per poi accasciarsi di fianco a me.
È finita...
Urlo, stringendomi al suo petto...
Le sue braccia non fanno più pressione sul mio torace...

<< Due a tre, te la sei giocata bene...quest’ultima partita...>>

Angolo tizio-
Hiii :’>
Non so che dire-
cose felici✨✨✨
sono storto lo so-
anyway
alla prossima
vladimiro~

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⏰ Ultimo aggiornamento: Apr 09, 2021 ⏰

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