AXEL×VICTOR

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AXELXVICTOR-IMPERATORE DEL TUO CUORE
La prima volta che lo vide non potè non pensare che fosse davvero bellissimo.
Quei capelli blu, tenuti su da chili di gel gli ricordava lui ai tempi dell’Inazuma Japan.
Quei gialli e impassibili occhi.
Quella pelle cosí chiara...pensò che sarebbe dovuta essere anche cosí liscia...
Sapeva benissimo che non avrebbe dovuto pensare a quelle cose ma più ci provava a toglierselo dalla testa, più il desiderio di tenerlo tra la proprie braccia durante la notte aumentava.
Aveva notato le occhiate fugaci che gli riservava il blu. Lui lo stimava, era il suo punto di riferimento e non solo.
La sera, si ritrovavano su un campo da calcio, il più grande intento ad insegnare una nuova tecnica al più piccolo.
Lui lo ascoltava, attento, mentre i suoi occhi lo scrutavano ammirandolo.
Dopo l’ennesima prova fallita, Victor si addormentò sedutastante cadendo di peso sull’erba.
Doveva essere davvero stanco, pensò Axel.
Lo prese in braccio a mo’ di sposa e lo portò in macchina, deciso a farlo rimanere da lui a dormire.
Aveva bisogno di capire se in quello sguardo che il blu gli rivolgeva c’era soltanto ammirazione o anche qualcosa di più.
Lui aveva bisogno di quel ragazzo ma non sapeva se avrebbe fatto la scelta giusta nel portarlo con se in questa avventura.
Arrivati davanti alla villa, Victor si svegliò.
<Dove sono?>chiese a voce alta, più a se stesso che al compagno che non aveva ancora notato.
<Ti ho portato a casa mia, ti eri addormentato sul campo>gli rispose prontamente il biondo facendo sussultare il minore.
Aveva i capelli un po’ scompigliati a causa del tragitto in macchina e gli occhi ancora socchiusi da quelle palpebre cosí pesanti.
Una volta ripreso, scesero dalla macchina ed Axel lo fece accomodare in casa sua.
Era molto accogliente.
Il pavimento di leggo di quercia, insieme alle mura di mattoni del soggiorno ed a un caminetto posto al centro della sala rendeva tutto molto dolce e familiare. Era uno di quei luoghi che ti scaldavano il cuore.
Il proprietario gli mostrò il resto della struttura e disse di non preoccuparsi e che non dava affatto fastidio.
Victor era felice che l’altro gli riservasse certe attenzioni e che fosse cosí dolce e premuroso. Anche se fuori cercava di mantenere il suo tono freddo e distaccato.
Il biondo gli cucinò una frittata e cenarono insieme, parlando del più e del meno, scoprendo dei dettagli sulla vita privata dell’altro.
Entrambi erano affascinati da quella figura che avevano davanti. Uno perchè voleva scoprire cosa ci fosse sotto quella corazza di ghiaccio che lui era quasi riuscito a distruggere. L’altro voleva sapere di più su quei modi di fare, per quale motivo l’avesse portato a casa sua insieme a mille altre domande.
Finita la cena, Axel disse a Victor di andare pure già in camera, dove sul letto, aveva appoggiato un cambio per andare a dormire.
Il biondo intanto si sentiva combattuto.
Lui aveva superato i 20 anni mentre il blu non era ancora maggiorenne...ma allora perchè farlo venire da lui?! Doveva lasciar perdere le insicurezze e godersi quei momenti con lui.
Se il cervello non riusciva a mettersi d’accordo su cosa fare, ci avrebbe pensato il cuore.
Raggiunse il blu in camera e decise di cambiarsi davanti all’altro per vedere che effetto gli faceva.
Il minore cercò di guardarlo il meno possibile arrossendo un pochino.
Una volta in pigiama, Axel si sdraió sul letto e intimó all’altro di mettersi comodo.
Victor si sdraiò cercando di trovare una posizione comoda, ma fu interrotto dalle braccia possenti del biondo.
Lo stava abbracciando.
Lui ricambiò posando la testa sul suo petto.
Il grande, ormai deciso, alzó il mento  al blu avvicinandosi sempre di più a quelle piccole labbra.
Si stavano baciando con foga.
Avevano bisogno di quel contatto.
Avevano bisogno di quelle parole.
Avevano bisogno di quelle attenzioni.
Il biondo si mise sopra al porcospino assaporando quelle ormai gonfie labbra.
Scese delicatamente verso il petto dell’altro lasciando degli umidi baci accompagnati da qualche mugolio in segno di approvazione.
I respiri si facevano pesanti e la lucidità se ne era andata da un bel pezzo.
Tra un ansimo e l’altro Victor cercó di costruire una frase di senso compiuto.
<Mmh p-perchèh?>
Axel che nel frattempo aveva preso a massaggiare l’intimità del blu si fermò per poi sussurrargli all’orecchio con tono sensuale un <Dovresti averlo capito~>
Poi gli morse un lobo facendo fremere di eccitazione il ragazzino che stava sotto di lui.
Ormai entrambi sentivano i boxer farsi più stretti.
Il blu si lasciava fare di tutto, amava lui e i suoi modi di fare.
E stessa cosa valeva per il Gran Imperatore.
Amava quella corporatura cosí esile e quel carattere freddo e scontroso.
<Ti amo Vic!!> gemette Axel prima di venire dentro al porcospino.
L’avevano fatto.
Ora quel ragazzo era suo e di nessun altro.
<Anche io Ax> rispose sfiancato il suo ragazzo mentre si lasciava coccolare da quelle mani esperte.
Avevano un tocco delicato e freddo che rispettavano l’immagine del padrone.
Il biondo schioccó un ultimo bacio sulla fronte dell’altro che si era prontamente addormentato abbracciato a lui.
In quel momento, con il volto rilassato e un’espressione serena, non potè far altro che pensare di essere diventato l’imperatore del suo cuore <3
FINE
*angolo scleri*
Bella genteh! Allora sto amando sta ship!!!!!😍
Ma comunque io avevo detto che ne portavo di nuove e questa è la prima di una luuuuunga serie.
Forse mi deciderò, prima o poi, a portarne una yuri, ho qualche idea ma non ne ho voglia ;))
Da brava bastarda non vi metto le parti belle ;)
Alla prossima
Alex~

*vic*:Ax la distruggi tu la Raimon visto che non riesco a camminare
*Axel*: ;)

♡ONE SHOTS INAZUMA♡ ITADove le storie prendono vita. Scoprilo ora