TAIICHI

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TAIICHI-YOU STOLE MY HEART

Era una giornata come tante altre
all’ospedale e Vladimir si era appena svegliato.
Non era stato tanto il rumore della sveglia, che neanche aveva sentito, ma la consapevolezza di conoscere il suo nuovo compagno di stanza.
Eh già, Vladimir Blade, per la prima volta stava in stanza con qualcuno.
Erano anni che non parlava con persone che non siano suo fratello, Cammy(l’infermiera), Sol o Arion.
Non che la cosa gli dispiacesse ma fare nuove amicizie non sarebbe stato male.
Anche se un po controvoglia, si sedette sul lettino aspettando l’arrivo della colazione.
Come al solito prese il suo telefono aprendo i messaggi.
Aveva almeno altri venti messaggi da Sol, visto che la sera precedente si era addormentato mentre erano in videochiamata.
Sol, era il suo migliore amico, ma lui provava qualcosa di più nei confronti di quella testa arancione, e la stessa cosa valeva per quella testa blu.
Insomma, si amavano a vicenda ma nessuno dei due voleva fare il primo passo.
Bello eh?
Bussarono alla porta e la cameriera entró poggiando il vassoio con il cibo sul tavolo.
Vlad cominció a mangiare quello che sembrava un toast al formaggio, che in reltà sapeva di plastica per poi cercare di non sputarlo nel piatto.
Se a volte il cibo era cosí delizioso da leccarsi i baffi, altre volte era cosí disgustoso che lo butteresti volentieri nel cesso.
La giornata stava trascorrendo troppo tranquillamente secondo i gusti del blu, dov’era finito quel rompicoglioni di Sol? Gli mancava.
Neanche farlo apposta, bussarono alla porta.
Appena Vladimir si giró, una testa arancione corse nella stanza abbracciandolo.
Quanto gli erano mancate quelle braccia, quel profumo, quelle labbra che non era ancora riuscito ancora ad assaggiare...
<Che ci fai qui?> chiese un po’ imbarazzato il più grande
<Sono il tuo nuovo compagno di stanza>
Ecco, ora immaginate di star bevendo una tazza di latte caldo, e che vi faccia altamente schifo.
Ora immaginate di sputarlo tutto in faccia all’infermiera per lo stupore.
Sol iniziò a ridere e la donna era sbiancata completamente.
Lasciò le borse del ragazzo appena trasferito per terra e se ne andò in bagno.
<Potevi dirmelo prima no?>
<Non sarebbe stata una sorpresa>
<Vero anche questo>
I due iniziarono a parlare non curandosi di sistemare il disastro che era appena accaduto in quella stanza.
Bussarono di nuovo.
<È GIÀ ORA DI CENA?!> urlò Sol che non si aspettasse che il tempo passasse così velocemente.
<Non urlare baka!> lo rimproverò Vlad mentre sperava che questo cibo non facesse schifo come la cena o il pranzo.
Stranamente mangiarono in silenzio.
Una strana tensione si era creata intorno agli innamorati.
<È BUONISSIMOOO!>gridò entusiasta Sol, visto che si potrebbe anche dire di non aver mangiato quel giorno.
<Ti ho detto di non urlare!>
<Ah vero scusa> rispose grattandosi la testa con fare imbarazzato.
‘È davvero carino...’ pensò il grande.
Finirono tutto, si sarebbero mangiati anche il piatto tra poco.
La donna arrivò, prese i vassoi e li portò via, uscendo dalla stanza.
Ora quel silenzio si faceva sentire.
Non ne potevano più di quella situazione ma non sapevano che fare.
Vlad aveva bisogno di distrarsi.
Prese la carrozzina, salutò Sol e si diresse verso il tetto.
Lì l’aria ti scompigliava i capelli e ti riempiva i polmoni.
Era una sensazione bellissima.
Poi col tramonto era tutta un’altra cosa.
Le gradazioni dal rosso fuoco, diventavano sempre più tenui e tendenti al rosa e il sole che stava al centro di tutto, a rendeva quello spettacolo ancora più bello.
Sol.
Era questa la parola che gli continuava a vagare in testa.
Lui infestava ogni suo singolo pensiero.
Non sa bene quanto tempo sia passato, sa solo che ad un certo punto due braccia lo avvolsero sa dietro.
<Cosa ci fai qua?> chiese sorpreso Vladimir.
<Mi mancavi> disse, con una naturalezza quasi anormale.
‘Beh, alla fine è poi così strano,
siamo migliori amici...già...amici...’ pensò il blu mentre quella testa arancione si sedeva tra le sue gambe.
Nessuno dei due parlava, ma questa volta perchè non volevano rovinare quel momento magico.
Sol si voltó a guardare Vlad.
I capelli blu erano spettinati e alcuni ciuffi erano fuori posto a causa del vento.
Gli occhi erano chiusi, come a godersi meglio quella sensazione di pace e le sue mani erano ancora posate sui suoi fianchi.
L’arancione era indeciso su cosa fare.
Non voleva rovinare quell’amicizia ma voleva anche quelle così sottili e prelibate labbra.
‘Mi devo controllare’ é questo quello che continuava a ripetersi, ma un’occasione così dove la ritrovavi?
<Ahh fanculo> disse sottovoce per poi buttarsi su quelle desiderate labbra.
Vlad rimase un attimo fermo.
‘Mi sta baciando?! ODDIO MI STA BACIANDO!’ pensó, e subito dopo ebbe la forza di ricambiare togliendo le mani dai fianchi per legarle dietro al collo.
La lingua di Sol picchiettò contro il labbro inferiore di Vlad che lo lasciò entrare senza problemi.
I loro cuori stavano per esplodere dalla felicità, mentre sentivano una strana sensazione avvolgerli.
Continuarono a baciarsi e a farsi le coccole finché il sole non calò definitivamente.
Solo a quel punto Vladimir ebbe la forza di parlare <perché?> di l’unica cosa che riuscì a chiedere.
Non si sarebbe aspettato mai nella vita di essere ricambiato.
<Perché ti amo> disse baciandolo un’ultima volta prima di tornare in camera.
Il blu si sdraiò nel letto e l’arancio si mise di fianco a lui.
Notando nello sguardo un pizzico di malizia disse <Domani vorrei riuscire a sedermi eh> e il piccolo scoppió a ridere.
<Va bene va bene, ma solo se mi fai i grattini> l’altro acconsentì sospirando.
‘È proprio un bambino’
Dopo neanche dieci minuti si addormentarono...o forse non entrambi.
Vlad circondava con le braccia l’esile corporatura di Sol, come a proteggerlo per pura che si faccia del male. Si erano intrecciati in quella che doveva essere una coperta color panna anche se andava più verso delle tonalità di arancione come quella testolina che ne approfittò per parlare, visto che l’altro si era addormentato mentre lo coccolava.
<Mi hai proprio rubato il cuore...> sussurró prima di lasciargli un dolce bacio sulla fronte.
Il blu lo strinse più a sè sorridendo tra i capelli del suo fidanzato.
Forse nessuno dei due stava dormendo.
FINE
*angolo scleriiisnclsn*
Bellaaah
perdonate se è corta o ci sono errori ma in sti giorni nn ho idee e sono piena di roba da fare quindi shao che vado a finire la tesina :)
Apparte glie scherzi, se voi avete qualche idea, lasciate un commento sotto al capitolo delle richieste che poi lo faccio.
Alla prossima
Alex~

♡ONE SHOTS INAZUMA♡ ITADove le storie prendono vita. Scoprilo ora