HIROMIDO

260 2 0
                                    

HIROMIDO-YANDERE AU (circa)
*PREMESSA: avevo voglia di scrivere horror e ho trasformato tutto in un yandere au... sangue, robe creepy e cannibalismo...vi ho avvisati...odiatemi pure dopo questo :)*

Un colpo.
Due colpi.
Tre colpi.
Quattro, cinque, sei...
Il rumore del coltello che affondava dentro di lei, il rumore delle carni che si laceravano, il rumore delle sue risate.
Si, risate.
Non quelle nervose di chi sa di aver appena fatto una cazzata madornale, no, una di quelle profonde, capaci di svegliare il vicinato. Una di quelle contagiose che ti fanno voglia di ridere a tua volta.
Peccato che quel cadavere rovinasse l’atmosfera.
Lui continuava a ridere e a godere nel vedere il volto di quella troia sfigurarsi e il suo cranio spappolarsi al suolo.
Se la vedresti non riusciresti a dire che fosse umana.
Dieci colpi al cuore, gli occhi rotolavano vicino al divano, metà testa sfracellata da un colpo di martello, unghie sparse attorno a lei e ogni arto tagliato come se fosse una marionetta.
Tutto circondato da un’enorme pozza di sangue.
Disegnò con la punta del coltello un inquietante sorriso su quello che era rimasto del volto della ragazza.
❝Sogni d’oro puttana❞ disse il ragazzo sputando sul corpo.
E i suoi genitori? Beh loro erano a lavorare, tranquilli, pensando che la figlia fosse in biblioteca a studiare.
Xavier, finalmente con il cuore in pace, lasciò sul muro la sua solita scritta col sangue *He’s mine* e uscì di casa dalla finestra, stando attento a non lasciare indizi alla polizia.
Col vento che gli scompigliava i capelli, incominciò a correre, direzione -casa sua e di Jordan-.
La loro abitazione si trovava nel bel mezzo di un bosco.
Era una casetta di legno, abbastanza grande per due persone , a due piani e con cantina sotto le scale.
Il rosso arrivò davanti alla porta e iniziò a bussare.
Jojo tardò un po’ ad aprire, probabilmente starà preparando la cena, pensò il fidanzato.
Dopo qualche minuto, il pistacchietto si presentò aprendo la porta.
Vedendo l’altro tutto sporco di sangue, lo guardò esasperato.
❝L’hai fatto di nuovo? ❞ chiese portandosi una mano alle tempie per massaggiarle.
❝Sai che non riesco a sopportare il fatto che le ragazze ti guardino o provino anche solamente a toccarti. Tu sei solo mio Jojo-chan ❞ rispose il rosso chinandosi a baciare la punta del nasino del verde.
Lui si dimenticò fella ramanzina per un secondo, godendosi quel gesto protettivo, per poi ritornare serio e abbastanza furioso.
❝Xav ora come faccio a mandare via tutto il sangue secco dalla felpa? ❞domandò mettendo le mani sui fianchi cercando di sembrare ancora più minaccioso.
❝Ah è vero...scusa ❞ rispose il grande abbassando lo sguardo leggermente.
❝Su, su, non fare così. Almeno hai portato qualcosa per cena? ❞
❝No, mi dispiace ❞
❝Ci dovremmo accontentare di qualche bicchiere di sangue, reni cotti e due stinchi fritti❞ concluse Jordan rientrando in casa seguito da Xavier.
Il verde tornò in cantina, annunciando che tra poco sarebbe tornato di sopra con la cena.
Mentre Xavier pensava a chi sarebbe stata la prossima vittima.
Lui uccideva soprattutto per gelosia.
Nessuno poteva e DOVEVA toccare il SUO pistacchietto.
Chiunque osava anche solo guardarlo faceva la fine di quella ragazza.
Anche se il suo fidanzato gli ripeteva di non giocare con il cibo lui non riusciva mai a portare a casa un organo intero, era più forte di lui.
Così quelle poche volte che toccava a lui fare la spesa, tornava sempre con un cuore pulsante.
❝Ti regalerei anche il mio se ne avessi bisogno ❞gli diceva ogni volta il rosso.
E ogni volta si baciavano, abbandonando per un certo periodo di tempo la loro pazza vita.
Sentendosi umani.
Anche se solo per quei pochi secondi.
❝È prontoooo!! ❞ urlò Jordan salendo le scale.
❝Quei bambini hanno la carne davvero tenera, peccato che c’è ne siano davvero pochi ❞ commentò lui sedendosi a tavola.
L’altro annuí come per concordare e iniziarono a mangiare raccontandosi le proprie giornate.
Finito di cenare i due si sdraiarono sul diafano facendosi le coccole.
❝Ti ho già detto che ti amo Jojo-chan? ❞
❝Si e ti amo anche io pomodorino ❞
si baciarono.
Si toccarono.
Si scambiarono parole d’amore.
Ignari che quella sarebbe stata l’ultima volta.
<<Toc Toc>>
FINE
*Sono un’emerita idiota*
Ora vi spiego tutto.
Visto che avevo voglia di scrivere horror ho detto ma pk nn trasformarlo in una specie di yandere au? E fin qui tutto ok.
Basta mettere uno Xavier yandere che ammazza in malo modo tutte le persone che ci provano con Jo.
MA VISTO CHE SONO UN GENIO DEL MALE MASOCHISTA NON È CHE MI METTO A SCRIVERLA DOMANI DI GIORNO QUANDO MIA MADRE TORNA DA LAVORO NOOOOO
Ma alle tre di notte.
Con i miei che dormono e mi cago addosso appena sento un rumore.
E chi ha il pavimento di legno penso che potrà capire quante volta io mi sia presa un infarto.
Detto questo-che nn interessa a nessuno- ringrazio tantissimo tutte quelle sacrosante persone che leggono questa storia❤️ora vado a litigare con il demone sotto al mio letto
Alla prossima
Alex~

niki: certo che ne dici di cazzate
Alex: ne vuoi sentire una grande?
Niki: tanto anche se ti dico di no la dici comunque, quindi vai
Alex: sono etero *more dal ridere neanche lei sa bene perchè ma sta situazione la diverte*
Niki: oh shit-
here we go again

♡ONE SHOTS INAZUMA♡ ITADove le storie prendono vita. Scoprilo ora