GOUFUBU

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GOUFUBU-IL FILTRO D’AMORE
Era una splendida giornata d’estate, il sole splendeva alto in cielo e un’arietta fresca circolava per la città e le manager del club di calcio decisero di andare a fare shopping.
Silvia e Cammy andarono in un negozio di moda mentre le altre due si diressero verso un negozio di magia.
Celia era super fomentata e non vedeva l’ora di comprare qualche oggetto magico mentre Nelly era molto scettica ma allo stesso tempo curiosa.
Una volta arrivate all’ingresso, la prima cosa che notarono era un grande cartellone con la scritta “BISCOTTI CON FILTRO D’AMORE IN OFFERTA” le due ragazze si guardarono con un’occhiata complice.
Se quello che c’era scritto era vero, allora il loro piano avrebbe funzionato.

*SALTO TEMPORALE*
<VOI COSA?!>
urlò il bomber di fuoco.
<Non doveva andare così lo giuro> mentirono Celia e Nelly.
Vi spiego in sintesi cos’è successo.
Dopo che le due manager avevano visto quella pubblicità, decisero di acquistarne un pacchetto e provare a darne uno a Shawn e Axel.
Se funzionavano davvero la loro OTP si sarebbe avverata :3.
Prepararono lo spuntino per tutta la squadra, come le altre volte, ma sostituirono la merenda dei due giocatori con quei biscotti.
Come gusto erano paragonabili ai dei semplici biscotti al cioccolato, tuttavia creavano uno strano effetto a chi li assaggiava.
Sentivano il costante bisogno di starsi accanto e di contatto fisico.
Avevano bisogno di farsi complimenti e arrossivano quando accadeva.
Invece, quando si allontanavano sentivano come una morsa al cuore.
<Non ci credo, non sapete mentire> rispose il biondo mentre l’albino doveva ancora realizzare in che situazione si era ritrovato.
<Almeno sapete dirci quanto durerà?> chiese nuovamente Axel.
Celia e Nelly sapevano benissimo il tempo di durata ma decisero di non dirglielo, poteva uscirne qualcosa di interessante.
<Non lo sappiamo> risposero in coro mentre i ragazzi accorrevano lí pensando a cosa fare.
<Per me oggi potete saltare l’allenamento, se domani la situazione non migliora vedremo come agire> disse Jude mentre Mark e Axel annuivano.
Shawn che si era appena ripreso, concordò con la decisione degli altri.
Così, il lupetto e il puntaspilli si avviarono verso lo spogliatoio.
<Tu cosa ne pensi di questa situazione?> chiese il bomber di fuoco per spezzare il silenzio.
Il difensore sembró rifletterci e poi se ne uscí con un <Non saprei, tu?> il biondo invece utilizzò qualche secondo in più prima di rispondere.
Se ci avrebbe provato in questa situazione, una volta finita, avrebbe potuto benissimo dare la colpa al filtro, quindi, perchè non tentare?
<A me non dispiace più di tanto> rispose ghignando mentre apriva lo sportello del suo armadietto. L’albino arrossì e mugugnò qualcosa di incomprensibile mentre si toglieva la maglietta. Entrambi si sforzarono di non guardare l’altro ma fallirono.
Shawn non poté fare a meno di osservare quel viso super attraente, i capelli biondi tenuti su da un chilo di gel, la mascella molto marcata, il lungo collo, gli addominali da urlo…
E la stessa cosa valse per Axel. Fissò quel viso angelico, i capelli azzurrini, le guance leggermente arrossate, la corporatura esile…
L’attaccante si avvicinò al difensore per poi circondarlo da dietro con le proprie braccia.
Erano entrambi a torso nudo e potevano sentire sulla loro pelle il contrasto tra di esse.
Quella del primo era scura, abbronzata e calda, mentre quella del secondo era bianca, pallida e fredda.
Un brivido attraversò la schiena del più piccolo.
<Smettila di essere così provocante~>gli sussurrò all’orecchio per poi soffiarci all’interno.
Le gote dell’albino si tinsero nuovamente di rosso.
<Ah ehm ok> disse timidamente rimanendo fermo in quell’abbraccio.
Si sentiva protetto, non voleva che si allontanasse.
Axel gli posò un piccolo bacio sulla fronte e si mise la maglietta.
Dopo che entrambi si furono cambiati, uscirono dagli spogliatoi.
<Perché ci avete messo così tanto?> domandò Caleb con un sorriso malizioso.
Shawn abbracciò istintivamente il biondo nascondendo il viso nel suo petto.
Lui lo liquidò malamente mentre incominció ad accarezzare i capelli del lupetto.
Salutarono tutti e si avviarono verso casa di Shawn mano nella mano.
Ignorando i commenti omofobi che provenivano dalle persone.
Parlarono un po’ di calcio per poi passare ad altri argomenti come la cucina o la neve.
Parlarono di loro, delle loro vite di quello che era appena successo senza mai esporre i reali sentimenti che sentivano verso l’altro.
Il sole era ancora alto in cielo, saranno state le 14:11 quando arrivarono all’abitazione dell’albino.
E dire che erano partiti alle 12:26.
<Wow vola in fretta il tempo> commentò il piccolo sorridendo, contagiando anche il bomber di fuoco che rispose semplicemente con <soprattutto quando si è con persone come te> sorridendo a 32 denti.
Entrarono in casa senza fiatare e salirono al piano di sopra.
La stanza di Shawn era molto semplice: aveva le pareti bianche con qualche fiocco di neve celeste qua e là, il pavimento era di legno di quercia e c’erano giusto due finestre.
Di fianco alla porta c’era un letto matrimoniale circondato da due comodini, a sinistra invece potevamo trovare un piccolo armadio, più avanti una tv rivolta verso il letto e in un angolo remoto della camera, un piccolo puffo azzurrino.
Tutto in quella camera richiamava la neve e il ghiaccio ma in qualche modo ti riscaldava.
<Che bella camera>
<Grazie mille> si sorrisero e poi si sdraiarono sul letto.

♡ONE SHOTS INAZUMA♡ ITADove le storie prendono vita. Scoprilo ora