HURLEY×DARREN

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HURLEYXDARREN-COS'E'?
Darren era un ragazzino molto simile a Mark.
Stessa grinta e stessa passione per il calcio.
L'unica differenza era che lui stava sperimentando proprio in quel momento cos'era l'amore.
Era confuso sui suoi sentimenti.
Non capiva che cosa provasse per il rosato ...ammirazione? Semplice amicizia?
Ma allora perché...
Perché quando parlava con Victoria sentiva come una morsa al petto, come se avesse voluto essere lui la persona a cui rivolgeva tutte le sue attenzioni?
Perché quando sorrideva, diventava felice anche lui e quando piangeva ci stava male?
Perché quando gli si avvicinava si sentiva nervoso e il suo cuore iniziava a battere all'impazzata?
Queste domande gli ronzavano continuamente in testa e non riusciva a concentrarsi, tanto che l'allenatore disse che per quel giorno avrebbe saltato l'allenamento.
<Hey>
Il castano si prese un infarto ma dopo aver visto chi era si calmò.
<Ciao Celia>
Rispose indeciso sul da farsi. Doveva raccontargli di quella presunta cotta verso Hurley o no?
Erano pur sempre migliori amici. Così si disse, e decise di parlargliene.
<O MIO DIO SIII!> iniziò a urlare lei dopo che gli espose tutta la faccenda.
<Celia vuoi che ti sentano tutti?> disse il ragazzo tappando con una mano la bocca della ragazza che non dava segni di calmarsi.
Una volta che la blu si placò rimasero a parlare per ore evitando quell'argomento.
Ma Darren era sempre con la testa tra le nuvole e allora capì quel era il suo compito.
<Ascolta, tu cosa senti quando si avvicina a te?>
All'inizio sembrava indeciso su cosa rispondere ma poi rifletté. Lui era confuso sui suoi sentimenti e la sua migliore amica che si era già innamorata lo stava aiutando. Un'occasione così non si poteva di certo sprecare.
<Vedi...ecco...sento il cuore che inizia a battere così forte che sembra che volesse uscire dal mio petto, sento come delle farfalle nello stomaco che mi mettono sotto sopra la pancia e le mani iniziano a sudare>
Ora che Celia aveva avuto la risposta che si aspettava poteva dirlo ufficialmente.
<Caro amico, finalmente, ti sei innamorato>
Il portiere divenne abbastanza rosso e iniziò a parlare con monosillabi o a farfugliare qualche parola sconnessa.
<Si...no, cioè...>
La sua amica, intanto, se la rideva di gusto per come aveva reagito. Si vedeva lontano un miglio che si era innamorato di Hurley e si vedeva anche che lui ricambiava.
Gli unici ciechi qui, erano i diretti interessati.
Dopo qualche giorno che continuarono a parlare come se non sapessero dei sentimenti rivolti all'altro una battuta di Caleb ruppe quell'equilibrio.
<Dai che si vede che vi sbavate dietro a vicenda>
Così aveva detto. E così era.
Non aveva detto una cosa surreale.
Quella era la verità che Darren si ostinava a non accettare.
E lì fece la cazzat* del secolo.
Diventò freddo e distaccato.
Non parlava con nessuno all'infuori di Celia e trovava ogni scusa possibile per non parlare con il rosato.
Intanto lui ci soffriva.
Sì e tanto.
Passava notti insonni a pensare a cosa avesse fatto per farlo diventare così.
Gli mancavano i suoi sorrisi e le sue risate.
E per di più tra poco avevano una partita importante e il castano voleva creare una nuova super tecnica per diventare più utile alla squadra.
Quella mattina Celia, che aveva parlato con entrambi constatò che la situazione era diventata critica.
La squadra era diventata come una famiglia per tutti loro e quando qualcosa non andava tutti lo capivano.
Capivano che tra i due c'era molta tensione e che avrebbero dovuto risolvere la questione da soli.
<Ragazzi visto che Darren deve sviluppare una nuova super tecnica verrete con me a dargli una mano intesi?> disse Celia, decisa e sicura di quello che stava facendo.
<Hurley e Scott preparatevi>
Dopo all'incirca un'ora di allenamento Darren non era ancora riuscito a sviluppare la sua tecnica.
Così Hurley spazientito lo prese per un braccio e lo portò nella spiaggia lì vicino.
<Darren perché fai cosi?! SPIEGAMI PERCHE'? NON TI STAI IMPEGNANDO PER NIENTE! Poi sono settimane che non mi parli, cos'è successo? Non sembri neanche più tu. Non ridi, non scherzi, non mi parli...amico che ti succede?>
Ecco. Amico.
Faceva male.
Tanto male.
Lui non voleva essere un amico ma qualcosa di più. Voleva essere amato da lui. Voleva essere coccolato da lui.
Scoppiò in un pianto isterico urlandogli in faccia tutto quello che si stava tenendo dentro da tanto, troppo tempo.
Non voleva dirglielo così, anzi non voleva proprio dirglielo ma si era stufato.
Non ne poteva più di quella bolla di tensione e silenzio che si creava ogni volta che i due stavano in una stessa stanza.
Iniziò a piangere.
Due file di lacrime solcavano quel dolce viso.
Aveva già gli occhi rossi da neanche due secondi.
Hurlay rimase paralizzato. Non si aspettava una reazione del genere. Si vedeva che entrambi stavano male ma non pensava che al castano facesse COSI' TANTO male.
<Cos'è successo? Cos'è SuCcEsSo sigh EH?! VUOI SERIAMENTE FARMI CREDERE CHE NON TE N'ERI RESO CONTO?!L'HA DETTO ANCHE CALEB! NON HAI ANCORA CAPITO CHE...che...CHE TI AMO IDIOTA! MENTRE CONTINUAVI A DARMI DELL'AMICO DEL FRATELLO IO STAVO MALE. CI SOFFRIVO. QUANDO STAVI SEMPRE ATTACCATO A VICTORIA AL POSTO CHE CHIEDERMI COME STAVO!! NON TI SEI PREOCCUPATO MINIMAMENTE DI COSA STAVO PASSANDO E HAI CONTINUATO LA TUA VITA COME SE NON ESISTESSI! Mi fai schifo, ti odio...>
Urlò tutto d'un fiato il più piccolo.
Hurley lo abbracciò e l'altro cominciò a tirare dei piccoli pugni sul suo petto in segno di disapprovazione.
Ma il rosato non lo lasciò.
Sperava solo che smettesse di piangere. Era brutto vederlo ridotto in quello stato.
<Darren> provò a chiamarlo più e più volte ma il ragazzino rimase con l testa nascosta nel petto del diciassettenne.
<Ti amo>
<C-cosa?>
<Hai sentito bene>
Hurley esasperato perché il portiere non lo calcolava di striscio decise di dirgli la verità.
<Mi stai prendendo in giro...> disse con gli occhi lucidi.
Due secondi.
Il tempo necessario per il rosato di baciare il castano.
Il tempo necessario prima che Darren realizzasse la situazione e ricambiasse il bacio come meglio poteva.
L'aria di mare riempiva i polmoni dei due ragazzi quando si separarono per prendere fiato.
<Ora mi credi?>
Come risposta-la migliore di sempre, pensò il più grande- lo baciò di nuovo.

Celia che aveva osservato tutto da dietro un cespuglio non poté fare a meno di commentare con un 'AAAWWWW'

<Allora torniamo ad allenarci piccolo?>
Darren che faceva invidia ai capelli di Xavier e Claude messi insieme rispose titubante con un <P-piccolo?>
<Che c'è non ti piace?> disse l'altro prendendolo per mano e lasciandogli un leggero bacio sul naso. Il castano divenne ancora più rosso di prima e abbassò il viso imbarazzato.
<Cosa siamo ora?> era sempre quella domanda che lo tormentava dal primo bacio.
<Beh tu sei il mio fidanzato no?> Darren fece per svenire ma Hurley lo prese in tempo.
Completamente coloro pomodoro ei avviarono insieme verso il campo da calcio dove Celia e Scott li stavano aspettando.
Finalmente, il portiere riuscì a completare la sua super tecnica ed era tornato solare e raggiante come prima.
Dopo aver passato la serata insieme a coccolarsi e baciarsi si addormentarono entrambi sul letto del rosato.
Quella mattina decisero di dirlo anche al resto della squadra.
<Ragazzi, dobbiamo dirvi una cosa...io e Darren stiamo insieme!> e da qui si levò un clima di festa e commenti del tipo: 'Allora ce l'avete fatta eh' o 'Come vi siete dichiarati?' e robe del genere finché un Caleb abbastanza divertito seguito da David si misero ad urlare <BACIO! BACIO! BACIO!> a cui si aggregarono tutti gli altri.
Così, alla fine, la giornata iniziò con un bel bacio di Darren e Hurley che dava spettacolo al resto della loro 'famiglia' che intanto applaudiva e fischiava.
<BENE! ED ORA AD ALLENARSI!>
<SSSIII!>
FINE
*angolo scleri*
Ecco come promesso la HarleyxDarren.
Alla prossima
Alex~

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