GENSAKU

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GENSAKU-FINCHÈ MORTE NON CI SEPARI
~Sad

Tu ci sei sempre stato con me.
Quando ridevo.
Quando piangevo.
Quando cadevo.
Tu c’eri sempre.
Eri tu la causa delle mie risate.
Eri tu la causa delle mie lacrime, sia di gioia che di tristezza.
Eri tu la causa di tanta determinazione nel rialzarsi.
Ma ora non ho più quella forza.

Un sorriso.
Una risata.
Una battuta.
Sono tutte cose che fanno male.
Da quando te ne sei andato non sono più riuscito a sorridere.
La notte vengo perseguitato dagli incubi. Ti sogno. Vivo. Insieme a me.
Poi sogno lui.
Quella persona che ti ha strappato dalle mie braccia.
Ti prendeva per mano e scomparivate in una nebbia nera.
E qui mi svegliavo. Sudato e agitato. Frettoloso di dormire per sempre.
Di ritornare da te.
E ora sto arrivando.
Ti sto raggiungendo.
Finalmente ci rincontreremo.
Con i polsi sanguinanti, in casa, disteso sul letto, aspetto ti poterti abbracciare di nuovo.
Guardò il sangue colare dai tagli che mi sono fatto.
Mi ipnotizzo a guardarlo scendere.
Cade lentamente riscaldando la parte di pelle tra cui si fa strada.
Aspettami.
Sto arrivando.

<Ragazzo di 16 anni si è suicidato proprio questa mattina. Si chiamava David Samford, giocava nella squadra di calcio della Royal insieme al suo defunto ragazzo, Joe King>

Eccoti.
Finalmente ti vedo.
Sotto un’albero di ciliegio.
Proprio come quello dove ci siamo incontrati.
Aspetti con ansia la persona da accompagnare in paradiso.
Poi mi vedi.
Inizi a piangere.
Io ti raggiungo.
Ti abbraccio e tu mi baci.

<Non dovresti essere qui> dice l’angelo tra un singhiozzo e l’altro
<Non c’è la facevo più senza di te>
<Vieni>

Mi avvicinai.
Mi presi in braccio e iniziasti ad accarezzarmi i capelli.
Un tocco leggero.
Delicato.
Capace di farmi addormentare in un secondo.
Ancora non ti capaciti di con quale coraggio io sia venuto da te.
Sei riuscito pure a farmi una ramanzina in paradiso.
Sei veramente una persona unica.

<Ti amo Dav>
<Anche io Joe>
<Da quant’è che non te lo dicevo> disse King lasciando un leggero bacio sulle labbra dell’altro.

Joe.
Anche io.
Anche io ti amo.
E ora posso dirtelo.
Tutte le volte che voglio.
Posso abbracciarti tutte le volte che voglio.
Posso baciarti tutte le volte che voglio.
Posso toccarti tutte le volte che voglio.

<Alla fine l’ha fatto davvero eh?> disse Jude guardando la tomba di David. Caleb al suo fianco lo prende per un braccio
<Almeno ora saranno insieme>
<Giá...>

Ora siamo insieme.
Niente ci può separare.
Che strano eh.
“Finchè morte non ci separi”
Che coincidenza.
È stata proprio la morte a riunirci.
Quella che ogni sera attendevo sdraiato sul mio cuscino.
Quella che adesso mi ha riportato da te.
Ti amo Joe.
David.
FINE
*angolo scleri*
Ciao genteh! Questa era un po’ triste ma dai è carina...vero?
Vabbè, in ogni caso la prossima è una Munetaku.
Adios
Alex~

♡ONE SHOTS INAZUMA♡ ITADove le storie prendono vita. Scoprilo ora