GOUENDO

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*GOUENDO-UNA NOTTE INSONNE*

Era mezzanotte passata e Mark era ancora sveglio.
Fermo, spalle contro al muro, con gli occhi spalancati a fissare il soffitto bianco latte.
Con la mente che vagava altrove e il pallone da calcio tra le mani.
La finestra era chiusa ma poteva benissimo sentire la potenza con la quale il vento si schiantava contro di essa.
I suoi pensieri erano invasi da una figura.
Per meglio dire una persona.
In quel momento, con la maglia buttata sul letto per sentire il freddo del muro contro la sua pelle, con l’odore di pioggia che gli faceva venire nostalgia di casa e il silenzio tombale del dormitorio, voleva solo essere lì con lui.
Essere coperto dalle sue braccia che lo facevano sentire protetto, a casa, rompendo quella pace con il suono delle sue risate.
Passarono minuti, e il rumore di qualcosa che sbatteva, giunse all’orecchie del ragazzo.
Lui, senza pensarci due volte si alzò e si diresse verso l’origine di quel fracasso.
La camera di Axel.
Non volendo disturbarlo, una volta arrivato davanti alla porta, si chinò all’altezza della serratura sbirciando al suo interno.
Il bomber di fuoco era sveglio, e si era seduto sul bordo della finestra a guardare la pioggia cadere.
Mark, per osservare meglio si appoggiò la porta, che però si aprì facendolo cadere sul pavimento.
<<Tutto ok?>> chiese l’altro, che nel frattempo si era alzato dalla finestra e gli aveva porso la mano sorridendo.
Il portiere ricambiò quel gesto afferrando la mano dell’amico. (ANCORA PER POCO HIHIHIHIHIHIHIHIHI)
I due rimasero per un po’ in camera a parlare, finché non uscirono a fare qualche tiro.
Ovviamente è stata un’idea di Mark, che in quel momento era andato a mettersi la divisa, euforico al pensiero di correre sotto la pioggia inseguendo un semplice pallone.
Ma la cosa che lo rendeva così allegro è che era insieme a lui, Axel, la persona che ama.
Axel, intanto lo stava aspettando all’entrata del dormitorio.
Sorridendo al pensiero che solo lui poteva decidere di giocare a calcio con un tempo del genere.
M: <<Andiamo?>>
A: <<Andiamo.>>
Rispose il biondo, sicuro di sé. Come se quel momento potesse stravolgere tutta la loro vita.
E così sarà.
I due andarono nel campetto lì vicino e iniziarono a fare passaggi e tiri in porta.
L’acqua non sembrare cessare ma a loro non importava.
Volevano solo divertirsi giocando a calcio.
 
Le ore passarono e si incominciavano a intravedere i primi raggi di sole, anche se coperti dalle nuvole.
Mark e Axel, ormai sfiniti, si sdraiarono sotto un albero, a riparo dalla pioggia.
Axel con la schiena contro il tronco e Mark con la testa sulle sue gambe.
Tutto sembrava a rallentatore.
Sin dal momento in cui il bomber di fuoco si chinò verso il portiere fino a quando le loro labbra si unirono in un tenero bacio.
Sapevano che probabilmente tra qualche ora sarebbero crollati dal sonno ma non avrebbero permesso a nessuno di togliergli quel momento, così tanto atteso da entrambi.
Continuarono a farsi le coccole e a scambiarsi qualche bacio finché non si addormentarono, lì, sul prato.
Alle sette, quando gli altri ragazzi uscirono dal dormitorio per andarsi ad allenare, e li trovarono, decisero di lasciargli dormire. Capendo che avessero passato l’intera notte fuori.

Caleb: Non è giusto, perché a me non mi fai neanche avvicinare al tuo mantello e a loro glie lo lasci pure eh?
Jude: Forse perché loro sono più responsabili di te?
Caleb: Tsk moscone
Jude: *Da un bacio sulla guancia a Caleb*
Celeb: E questo per che cos’era?
Jude: Nulla, ora muoviti che dobbiamo iniziare gli allenamenti anche senza capitano
Disse guardando un ultima volta i neo-fidanzati dormire abbracciati l’uno all’altro.
FINE
*PINGUINIH CHE PIAGNIONO*
Per favore non fate domande sui nomi che di che tanto ormai lo sapete che ho problemi UwU.
Sappiamo anche che non so aggiornare ad orari decenti ma chE CAZZO- 2.7 K DAVVERO?!
VI AMO TANTISSIMOOOOO❤️❤️❤️❤️❤️❤️❤️❤️🥺✨
E detto questo, alla prossima
Alex~

♡ONE SHOTS INAZUMA♡ ITADove le storie prendono vita. Scoprilo ora