ᴜɴᴏ

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«Shhh piccolo, lo so» Taehyung tenne stretto a sè il piccolo corpo. Tremava violentemente, singhiozzi lasciavano le piccole labbra tremanti.

«Va tutto bene» Taehyung sentì la sua voce scomparirgli in gola, quelle erano le uniche parole che poteva dire. Il padre di Taehyung fece scivolare giù il resto della sua birra, asciugandosi la bocca in seguito.

«Faresti meglio a non farti vedere. Non me ne frega niente di quel figlio del diavolo» sputò l'anziano. Sputò letteralmente. Taehyung lasciò che il disgustoso liquido lo colpisse dritto in faccia, proteggendo piccolo bambino tra le sue braccia.

«I bambini al giorno d'oggi» sospirò suo padre. Lanciò la bottiglia di birra ormai vuota proprio accanto alla faccia di Taehyung, facendola disperdersi e facendo sussultare Taehyung di lato.

Un grido ancora più forte sfuggì dalla bocca del bambino mentre si rifugiò nella camicia di suo padre.

«Vattene via da qui!» Il padre di Taehyung urlò, facendo inciampare suo figlio e correre verso la porta.


«Jimin? Sei sveglio, piccolo?» Taehyung urlò dal soggiorno. Appoggiò un piatto con la colazione sul tavolino vicino al divano, anche l'unico tavolo dell'appartamento.

«Mmmm» Jimin arrivò correndo dalla camera da letto velocemente o almeno quello che i suoi piccoli piedi potevano fare, correndo ad abbracciare stretto suo padre.

«Buongiorno angelo, dai, fai colazione» Jimin si sedette sul pavimento, afferrando una fetta di pane a poco prezzo con la marmellata in cima. Taehyung sorrise leggermente mentre ammirava suo figlio. Se avesse avuto più soldi, certemente avrebbe comprato questo Mochi più carino al mondo.

Jimin aveva appena compiuto tre anni. Il suo compleanno era l'anniversario della morte di sua madre. Ma ovviamente Taehyung non lo avrebbe mai detto a suo figlio. Solo che adesso era in un posto migliore.

Il bruno emise un profondo sospiro mentre si alzava per preparare gli zaini. Abbandonerà Jimin all'asilo prima di andare a scuola. Taehyung aveva compiuto 18 anni non molto tempo fa, probabilmente facendo pensare a molte persone perché mai aveva un figlio in una così giovane età. Scosse violentemente la testa e infilò i libri di scuola nella sua borsa, mettendo dentro dei giocattoli dentro a quella di Jimin.

«Dai piccolo, o faremo tardi» Il bambino si alzò e prese il piatto. Lo porse educatamente in mano a Taehyung in modo da poterlo mettere nel lavandino.

«Verrai a prendermi oggi?» chiese Jimin, con occhi grandi mentre afferrava la mano libera di suo padre.

Il più grande si morse il labbro.

«Mi dispiace piccolo, Jinnie verrà a prenderti oggi» affermò Taehyung. Jimin si guarda i piedi, nascondendo la sua espressione delusa, ma Taehyung la vide lo stesso.

Il bruno si accovacciò e sollevò il mento di suo figlio.

«Ma domani, sono libero fino alle cinque! Poi vengo a prenderti e possiamo andare al parco!» Jimin squittì dolcemente, saltellando su e giù.

Lasciarono l'appartamento, Taehyung si assicurò che le porte fossero chiuse a chiave prima di percorrere il corridoio mano nella mano.


«No, non posso assolutamente andarci» Taehyung alzò gli occhi al cielo. Jin ridacchiò e si aggiustò i capelli rosa.

«Ho solo pensato che potesse essere davvero bello per te socializzare un po'!» esclamò l'anziano.

«Non ho tempo per quello. Se ho tempo libero, lo trascorro con Jimin e nessun altro» sbuffò Taehyung.

𝐁𝐀𝐁𝐘||𝐀𝐃𝐔𝐋𝐓 ° ᵗᵃᵉᵏᵒᵒᵏ Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora