ᴏᴛᴛᴏᵃᵈᵘˡᵗ

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Taehyung camminava per casa, pulendo un po'. Oggi non era stato al lavoro, non aveva avuto lezioni.
Sospirò e continuò a camminare, sentendosi incredibilmente annoiato.

All'improvviso il suo telefono vibrò.
Si accigliò guardando lo schermo del telefono.

Sconosciuto:

Ciao Taehyung. Sono Sehun.
Posso chiamarti per una cosa?

Stava davvero chiedendo il permesso di chiamare?
Taehyung non poté fare a meno di sorridere leggermente.
Rispose rapidamente un "certo" e aspettò che l'altro lo chiamasse.

Solo pochi secondi dopo, rispose e sentì la voce rassicurante e gentile di Sehun.

«Ciao Taehyung, come stai?»
chiese educatamente.

«Sto bene, grazie. Che succede?»
Taehyung non poté fare a meno di sorridere. Non sapeva perché, ma gli piaceva parlare con Sehun.
Il più grande era così gentile e simpatico, il che lo rendeva un compagno perfetto.

«Mi chiedevo una cosa... sai che la mia azienda lavora con la moda e cose del genere e abbiamo davvero bisogno di un modello...»

Taehyung aggrottò le sopracciglia e fece una risatina.

«Sehun, non posso farti da modello, ho 33 anni», disse, aspettandosi che fosse uno scherzo.

«Esattamente quello di cui abbiamo bisogno! Taehyung, non si può negare il fatto che tu sia bello» scherzò Sehun.

Taehyung sentì le sue guance bruciare alle parole gentili. Non poté fare a meno di sentire un piccolo colpo di eccitazione nello stomaco.

«O-Okay allora... quando dovrei venire?»

«Hai tempo oggi?» chiese Sehun.

«Si certo».

«Bene, puoi venire nel mio dipartimento tra trenta minuti?»

Taehyung fu d'accordo e terminarono la chiamata. Un lavoro come modello? Taehyung non si aspettava davvero che...a Jungkook avrebbe di sicuro fatto piacere.

Jungkook.

Taehyung improvvisamente sentì qualcosa nel suo stomaco fare una svolta.
Si sentì leggermente male e non riesciva davvero a capire perché. Forse era perché non riusciva a smettere di "flirtare" con Sehun e sentirsi così agitato alle parole del più grande.

No. Taehyung non era così, Sehun era solo un amico.

Spazzò via il pensiero, camminò nella sua camera da letto e si vestì con alcuni abiti più presentabili. 

_________

«E poi ci siamo baciati!» Jimin squittì e saltò leggermente per l'eccitazione.  Hoseok non poté fare a meno di sorridere con affetto al suo amico. 

Forse Yoongi non era poi così male.  Hoseok era solo egoista. 

«È incredibile Jimin! Che cosa hai intenzione di fare alla festa?»

«Mmm, penso che mi tratterrò dall'intera faccenda del sesso...voglio che questo significhi qualcosa! Glel'ho già detto, sembra piuttosto d'accordo, vuole che io mi senta pronto» Jimin faceva sembrare tutto questo come se non avesse scopato o essere stato scopato da ogni anima che camminava a scuola. 

Aveva chiamato Yoongi ogni giorno dal loro appuntamento e non vedeva l'ora che arrivasse la festa! 
Parlando di festa, i due stavano tornando a casa da scuola e Jimin stava per avere una conversazione con Jungkook. 

Sapeva che chiedere di più significase alzare il livello, ma non era più un fottuto bambino!  Dovrebbe essere autorizzato a uscire almeno fino alle tre.

«Bene, ci vediamo domani, allora» disse Hoseok e cambiò direzione.  Jimin lo salutò e continuò lungo la strada.  Si chiuse a chiave, sorpreso di vedere che Taehyung non era a casa.  Si strinse nelle spalle e camminò di sopra dopo aver gettato le sue cose sul pavimento. 

Camminò verso l'ufficio di Jungkook e bussò.  Normalmente, Jungkook lavorava quasi tutto il giorno presso l'azienda, ma alcuni giorni lavorava a casa. 

«Entra».

Jimin entrò e camminò davanti alla scrivania di suo padre. 

«Oh Jimin, hai visto Tae?» chiese Jungkook. 
Gli occhiali erano a metà del naso, i capelli leggermente sporchi e gli occhi stanchi. 

Jimin iniziò a chiedersi se fosse un buon momento per iniziare a chiedere della festa... ma era il giorno dopo, non poteva continuare a rimandare. 

«No, non l'ho fatto» rispose. 

Jungkook si strinse nelle spalle e guardò il suo laptop, sembrando piuttosto non preoccupato dal fatto che suo marito fosse scomparso.  

«Uhm papà? Voglio chiedere qualcosa...»
Jimin iniziò con un piccolo sorriso. 
Si seddete sulla sedia vuota e vide l'uomo alzare gli occhi al cielo.

«Vai avanti», commentò e si tolse gli occhiali. 

Jimin giocherellò con le mani.  Per un adolescente normale, questa non era una domanda difficile, ma Jungkook era così possessivo quando si trattava di cose come queste. 

«Sai come sono andato a quella festa a scuola? E come sono tornato a casa in tempo?» disse, un sorriso supplichevole spuntò sulle sue labbra. 

Jungkook aveva capito dove voleva arrivare. 
Si distese sulla sedia e diede all'altro uno sguardo piuttosto scettico. 

«E domani c'è questa festa... Mi chiedevo se potevo stare fuori fino a... forse le tre?» Jimin quasi cadde sotto il tavolo, aspettando la risposta dell'uomo. 

Jungkook lo osservò per un po', con il mento tra le dita. 

«Dove si tiene?»

Sì! Non è contro! È un buon inizio. 

«A soli due isolati da qui, dal cugino di Hoseok!» il giovane rispose un po' troppo eccitato. 
Era seduto sul bordo della sedia, guardando suo padre con grandi occhi. 

Jungkook continuò a guardare l'altro per un po', pensando a possibili risultati da ciò.

«Va bene, a una condizione».

Sì, cazzo- sì! 

«Qualunque cosa!» rispose Jimin. 

«Sarai a casa alle tre, non un minuto di più! E niente alcool dopo l'una» disse severamente. 

Jimin si lamentò leggermente all'ultima richiesta, ma poteva lavorarci con quello. 

«Grazie!» sorrise e corse dall'altra parte della scrivania.  Diede a Jungkook un bacio sulla guancia prima di precipitarsi fuori dalla stanza, volendo diffondere la notizia. 

Jungkook sospirò leggermente. Sapeva che dovrebbe essere più libero visto che Jimin era tecnicamente un adulto adesso .. ma chi poteva biasimarlo?  Voleva solo che Jimin fosse al sicuro. 

Ignorò il dubbio e tornò al suo lavoro. 
Controllò rapidamente il suo telefono, solo per concludere che Taehyung non aveva inviato nulla. 

Probabilmente era appena uscito con Jin o qualcosa del genere. 

Jungkook ricadde nel suo lavoro e le ore passarono prima che la sua mente finalmente si sovraccaricasse e lo facciesse addormentare sulla sua scrivania.

𝐁𝐀𝐁𝐘||𝐀𝐃𝐔𝐋𝐓 ° ᵗᵃᵉᵏᵒᵒᵏ Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora