Jungkook bussò alla porta del piccolo appartamento. Non ci volle molto prima che Taehyung lo aprì. Guardò il pavimento e spalancò la porta per far entrare Jungkook. Avevano deciso di incontrarsi a casa di Taehyung poiché Jungkook non sarebbe mai stato in grado di portare qualcuno come Taehyung nella casa dei suoi genitori.
E il più grande non aveva più qualcosa da nascondere.
Il bruno armeggiò con le mani mentre Jungkook si guardò intorno, studiando il piccolo spazio.
«N-non è molto ma è abitabile», commentò Taehyung di lato. Jungkook stava per rispondere ma la sua gamba venne attaccata da un piccolo mochi.
«Kookie!» Jimin sorrise e abbracciò forte la sua gamba. Jungkook ridacchiò e diede una pacca sulla testa del giovane, facendolo sorridere ancora di più.
«Ehi piccolino, come stai?»
«Sto bene! Abbiamo appena cenato!» disse il bambino mentre Jungkook lo sollevava. Taehyung li osservò di lato, felice di aver finalmente mangiato un po' lui stesso al ristorante, ma non era ancora abbastanza per farlo stare meglio.
Si seddero vicino al tavolino del divano,
Jimin e Jungkook conversarono sulla giornata del piccolo.«E poi papà è venuto a prendermi! Lo fa solo una volta alla settimana, quindi ero così felice!» Jimin sorrise.
Taehyung sentì un dolore al cuore mentre guardava il suo piccolo figlio, che ora si faceva strada attorno al tavolo per abbracciarlo.
«Mi dispiace piccolo» sussurrò Taehyung nei capelli del ragazzo. Chiuse gli occhi e sentì un mal di testa. Non aveva ancora soldi per gli antidolorifici.
«Jungkook, p-posso chiederti una cosa?» chiese quindi Taehyung.
Jungkook spostò gli occhi da Jimin per incontrare quelli Taehyung.
«Si?»
«P-puoi forse occuparti di Jimin stasera? F-fino al mio ritorno? Jin non ha tempo...» disse mentre guardava in basso.
«Certo, ma perché?» chiese il corvino, dimenticando completamente il lavoro di Taehyung.
«Sai cosa...» disse Taehyung, le sue guance si colorano per l'imbarazzo. Odiava se stesso e il suo stupido padre... il suo stupido lavoro e i vecchi pervertiti.
«Oh... giusto...» Jungkook si sentì male per averlo chiesto, avrebbe potuto capirlo. Era così stupido.
«Comunque grazie... deve essere a letto per le nove», commentò Taehyung. Il più grande non sapeva perché si fidava di Jungkook, ma in realtà non aveva altra opzione.
Iniziarono a lavorare al progetto, c'era un silenzio imbarazzante tra di loro.
Dopo un'ora o due, Taehyung si alzò in piedi.
«Papà... esci di nuovo?» chiese Jimin, tirando la camicia del padre.
Taehyung si morse il labbro e si accovacciò davanti a suo figlio.
«Mi dispiace piccolo... torno stasera. Jungkook si prenderà cura di te, va bene?» disse e spostò alcuni capelli dagli occhi di Jimin.
Il più piccolo annuì con un broncio prima di abbracciarlo, gli mancava già, suo padre.
Taehyung si alzò e si diresse verso la porta. Guardò Jimin e poi Jungkook.
«Abbi cura di lui. È il mio mondo», aggiunse Taehyung prima di guardare in basso e lasciò la stanza. Jungkook guardò la porta per un po', sentendo il suo stomaco prendere una piega inaspettata.
Sollevò Jimin e lo mise sul divano, accendendo la tv. Iniziarono a guardare un cartone animato e l'umore di Jimin si illuminò lentamente.
Jungkook usò quel momento per camminare un po' in giro per casa. Aprì alcuni cassetti diversi, molti dei quali vuoti.
Quando raggiunge l'ultimo cassetto, vide una foto. Era una vecchia foto di una ragazza, che sorrideva allegramente alla telecamera. Aveva dei bei capelli rosso scuro, che incorniciavano il suo bel viso. Il suo sorriso era affascinante e Jungkook capì subito chi era.
Jimin le assomigliava, bellissimo, con un naso piccolo e labbra rosa.
«Kookie?» Jimin urlò dal soggiorno. Jungkook si avvicinò rapidamente a lui e sorrise vedendo il bambino disegnare.
«Guarda! Io, tu e papà!» il bambino sorrise.
«È bello, piccolo, ma tuo padre non dovrebbe stare con una bella ragazza?»
«Mmm papà non vuole stare con nessuno. Dice che sono il più importante. M-ma so che amava la mamma, ma la mamma se n'è andata e ora papà è tutto solo... dice che non è colpa mia, ma lo so che lo è...» il più piccolo spiegò fluentemente.
Jungkook deglutì e ascoltò attentamente.
«La mamma era così bella, h-ho visto così tante foto di lei... papà ha detto che ora è in un posto migliore», aggiunse il bambino e continuò a colorare il suo disegno.
Jungkook guardò in basso e sentì un dolore al cuore. Non era stato altro che cattivo con Taehyung e stava iniziando a sentirsi orribile.
Doveva scusarsi.
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𝐁𝐀𝐁𝐘||𝐀𝐃𝐔𝐋𝐓 ° ᵗᵃᵉᵏᵒᵒᵏ
Fiksi Penggemartraduzione italiana di baby+adult (sequel) by @BTS_lifehacks, tutti i crediti vanno a lei. Taehyung è il padre di Jimin e ha 18 anni. Prendersi cura di un bambino non era facile in una così giovane età, le bollette e il lavoro si accumulavano, insi...