«Jungkook, che cazzo?» chiese Jin al telefono. Attualmente era nella cucina sua e di Namjoon, chiamando il marito del suo migliore amico.
Perché? Perché Taehyung era arrivato di corsa lì, piangendo a dirotto e urlando che voleva il divorzio. Jin stava pensando a quale stupida merdata aveva detto Jungkook, era sicuramente qualcosa che aveva ferito profondamente Taehyung perché il bruno aveva rifiutato di parlarne.
«Mi dispiace! Non volevo dire che...» Jungkook balbettò al telefono.
«Cosa hai detto?»
«Solo... roba? Senti, ultimamente ho avuto delle difficoltà, e non è facile per me perdonare...»
«Sta zitto» Jin lo fermò immediatamente.
Riattaccò il telefono, non avendo l'energia per sentire un'altra stupida parola lasciare la bocca dell'altro.Jin scosse la testa e si diresse verso il soggiorno dove Taehyung era seduto sul divano. Era completamente avvolto nelle coperte del più grande, guardando dritto davanti a sé. Sembrava che non dormisse da giorni.
«Namjoon, vieni qui» chiamò Jin, vedendo suo marito che scendeva tranquillamente giù per le scale con alcuni cuscini in mano per Taehyung.
«Cosa c'è?» lui chiese. Jin lo avvicino un po' a sé.
«Ho bisogno che tu vada a cercare Jungkook e che parli seriamente con lui... ha davvero bisogno di mettere a posto la testa» rispose Jin.
Namjoon esitò per un secondo, non sapendo se sarebbe davvero stato in grado di avere una conversazione del genere. Dopo aver riflettuto a fondo, accettò. Jin doveva stare lì con Taehyung.«Okay, v-vedrò se riesco a trovarlo» rispose.
Jin lo abbracciò e gli baciò le labbra in fretta. Prese i cuscini dalle mani del giovane e si avvicinò al suo amico.
Namjoon diede loro uno sguardo finale prima di dirigersi verso la porta, infilandosi la giacca e le scarpe. Aveva già un'idea di dove fosse Jungkook.
Jin osservò Namjoon uscire di casa prima di prestare piena attenzione a Taehyung. Il più giovane guardava ancora in avanti, le ginocchia erano premute vicino al petto e le braccia attorno a loro.
«Tae... piccolo? Parla con me per favore...» Jin iniziò ad accarezzare la schiena dell'altro. Taehyung stava fumando dalla rabbia quando arrivò lì, non solo lacrime di tristezza stavano lasciando i suoi occhi gonfi. Continuava a imprecare e odiare Jungkook, senza mai arrivare al punto di spiegare cosa era accaduto.
«L-lui è uno stronzo...» sussurrò Taehyung, con le lacrime di nuovo agli occhi. Jin annuì e tirò l'altro sul suo petto, lasciandogli inzuppare la camicia.
Taehyung si sfocò nell'abbraccio e liberò le sue emozioni. Pianse a gran voce, sentendo lo stomaco stringersi dolorosamente ad ogni singhiozzo. Lui odiava questo. Lo odiava così tanto che gli faceva venire voglia di strapparsi i capelli.
«Non toccarmi! Esci e scopa con qualcun altro, è chiaramente l'unica cosa in cui sei bravo!»
Le parole risuonarono nella testa del bruno, colpendo profondamente le sue ferite che erano state nascoste dentro di lui per anni. Ora ricominciò a provare tutte quelle emozioni, la solitudine, le irrequietezze ... il dolore.
Non voleva tornare indietro. Non sarebbe tornato mai più a quei tempi, non lo avrebbe potuto fare mai più, se lo avrebbe fatto... non ce la farebbe più.
__________
Namjoon entrò lentamente nel bar un'ora dopo aver lasciato la sua casa. Non c'erano molte persone poiché era ancora piuttosto presto per un drink. L'aria era piuttosto nebbiosa dal fumo di sigaretta e c'era una luce rossa che oscurava la stanza piuttosto "cupa". Un tipico bar.
STAI LEGGENDO
𝐁𝐀𝐁𝐘||𝐀𝐃𝐔𝐋𝐓 ° ᵗᵃᵉᵏᵒᵒᵏ
Fanfictiontraduzione italiana di baby+adult (sequel) by @BTS_lifehacks, tutti i crediti vanno a lei. Taehyung è il padre di Jimin e ha 18 anni. Prendersi cura di un bambino non era facile in una così giovane età, le bollette e il lavoro si accumulavano, insi...