ᴅᴏᴅɪᴄɪᵃᵈᵘˡᵗ

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«Lo ha fatto sul serio?» domandò Hoseok. 
Lui e Jimin erano fuori dalla scuola, finalmente avevano terminato una lunga giornata con materie prevalentemente orientate alla scienza.  Ora stavano aspettando che il fastidioso padre di Jimin lo venisse a prendere perché a quanto pare era un bambino che doveva rimanere intrappolato in casa sua.  Cioè, non gli era nemmeno permesso di tornare a casa da solo. 

«Sì, è stupido, vero? Almeno Taehyung è arrivato a cinque giorni... così possiamo stare insieme nel fine settimana» Jimin sbuffò. 

Sapeva che sarebbe dovuto essere felice di averla accorciata, ma era così ridicolo. Aveva parlato con Yoongi e aveva detto che sarebbe stato impegnato nei prossimi giorni.  Non era in alcun modo in grado di dire a Yoongi di essere in punizione. Non lo avrebbe fatto mai. 

«Fa schifo ... ma è bello che l'abbia accorciata almeno!» Hoseok provò a tirarlo su di morale.  Jimin sospirò.  Sapeva che erano solo cinque giorni, ma era una persona socievole, il che significava che si annoiava incredibilmente da solo.  E non c'era modo che passasse così tanto tempo con i suoi genitori. 

«Spero che non farà qualcosa del genere in futuro, è così imbarazzante...» commentò Jimin.  Erano seduti su una panchina, il cielo era spoglio dalle nuvole e il sole splendeva brillantemente.  Osservarono tutti gli studenti che uscivano lentamente dalla scuola per tornare a casa.

Improvvisamente, un'elegante macchina nera entrò nel parcheggio, portando l'attenzione degli studenti rimanenti a cercare i suoni dell'auto sportiva.  Tutti gli occhi erano puntati su di lui mentre Jungkook usciva dalla macchina. 

Jimin sospirò. 

Jungkook era davvero bello, quindi non era una sorpresa quando tutte le ragazze e anche alcuni ragazzi si fermavano a dare un'occhiata in più al bel CEO. 

Jungkook indossava i suoi occhiali da sole, i suoi capelli erano cresciuti un po' negli ultimi tempi, quindi li tiro' indietro con una mano.  Alcune ragazze iniziarono a ridacchiare e sussurrare, indicando l'uomo. 

Jimin alzò gli occhi al cielo e si alzò per dirigersi verso la macchina. 

«Chiamami quando sei libero dalla prigione» scherzò Hoseok, guadagnandosi uno sguardo fulmineo dal più piccolo.  Jimin si avvicinò e diede a suo padre uno sguardo infastidito. 

«Esibizionista» commentò Jimin mentre apriva la portiera della macchina.  Jungkook ridacchiò divertito e aprí la sua portiera. 

«Non lo sono» provò, ma Jimin non ne fu convinto. 

Chiusero le portiere e tornarono a casa.  Jimin guardò ostinatamente fuori dal finestrino tutto il tempo, assicurandosi di non esplodere dalla frustrazione.

«Come è andata la scuola?» chiese Jungkook casualmente.  Jimin voleva solo calciare o mordere qualcosa! 

«Bene» sputò in breve. 

Jungkook sentì chiaramente il suo cattivo umore e abbassò leggermente gli occhiali per guardare suo figlio e poi di nuovo la strada. 

«Bene, ma sento che il tuo umore non sta bene»  lui chiese. 

«Perché ti interessa?» domando Jimin seccato.  Ok, forse era stato un po' maleducato. 

Jungkook fermò immediatamente la macchina.  Girò il suo corpo verso Jimin, con il braccio appoggiato al volante. 

«Jimin, non mi piace questo atteggiamento» disse piuttosto severamente, ma ancora cercando di mantenere la voce calma.  Jimin incrociò le braccia e continuò a guardare fuori dal finestrino, ignorando completamente l'altro. 

𝐁𝐀𝐁𝐘||𝐀𝐃𝐔𝐋𝐓 ° ᵗᵃᵉᵏᵒᵒᵏ Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora