sᴇᴅɪᴄɪᵃᵈᵘˡᵗ

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«Jimin non puoi! Tuo padre ti ucciderà se lo scopre!» Hoseok guardò l'altro incredulo. 

«Lo so! Ecco perché non lo saprà! È solo matematica, sono un genio, la signora Min non se ne accorgerà, come se le importasse...»
Jimin aveva ragione, la signora Min era estremamente severa,  non salutava nemmeno la classe quando entrava... andava semplicemente alla lavagna e iniziava la lezione. 

«Ma comunque... non è troppo rischioso?»
chiese Hoseok, grattandosi il collo.  Lui e Jimin erano sempre stati i "bravi ragazzi" per quanto riguarda la scuola, quindi questo era qualcosa che non avevano mai preso in considerazione prima. 

«Non preoccuparti Hoseok, non sei nemmeno tu a farlo» assicurò Jimin.  Il più grande sospirò ma accettò l'idea, sapendo che anche se ci avrebbe provato, non sarebbe stato in grado di impedire a Jimin di commettere questo "crimine". 

Caspita, adesso suonava come se fossero dei secchioni.  Beh, in un certo senso lo erano...

«E ho detto a Jisoo lo stesso, quindi potrei usarla come scusa la sera. Jungkook non mi crederà se gli dico che vengo da te» disse il biondo.  Perché aveva un padre così ostinato e testardo? Era fastidioso. 

«Bene, ma non arrivare tardi e non dirmi che non ho provato a fermarti» Hoseok si difese
giusto per essere sicuri. 

«Non succederà niente, calmati» sorrise Jimin.  Stava già mettendo in atto il piano per la prossima lezione, quindi abbracciò rapidamente Hoseok prima di iniziare a prendere la sua roba.  Yoongi gli aveva scritto l'indirizzo dell'appartamento del suo amico in modo che si potessero incontrare lì. 

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«Jimin» una voce chiamò il biondo che camminava confuso nella stradina. C'erano molti condomini e aveva faticato a trovare quello giusto per trenta minuti. 

Fortunatamente, il suo eroe venne a salvarlo. 

«Yoongi!» il giovane sorrise, guadagnandosi un'altro più caloroso in cambio.  Oggi Yoongi indossava una felpa con cappuccio e dei pantaloni casual neri. Come sempre, era un totale boyfriend material. 

Si strinsero rapidamente in un abbraccio, caldo e premuroso.  Non si vedono da giorni. 
Jimin aveva cercato di comportarsi in modo completamente normale a casa, fingendo di non essere più arrabbiato con Jungkook. 

Yoongi lo sollevò e lo fece oscillare in aria.  Gli piaceva davvero farlo. 

Jimin ridacchiò e unì le loro labbra in un tenero bacio.  Adorava davvero quella sensazione di stare con qualcuno, era così confortante e ti dava sicurezza. 

Yoongi lo rimise a terra e gli afferò la mano.  Con un sorriso, trascinò il più piccolo nella direzione della sua attuale casa, salendo le scale per entrare nel primo appartamento sulla destra. 

Entrarono e Jimin sorrise. Il posto non era grande, ma era carino e accogliente.  La sua casa era enorme, quindi era bello vedere qualcosa di meno lussuoso di tanto in tanto. 
Tuttavia, c'erano riviste e alcune bottiglie di birra in tutto la stanza, non era molto pulito. 

«Mi dispiace, è tutto disordinato e non ho avuto l'energia per riordinare» disse Yoongi.  Jimin non poté fare a meno di ridacchiare.  Quella era una cosa da dire su Yoongi. 

Camminarono dentro dopo essersi tolte le giacche e si sedettero sul divano.  Jimin arrossì quando senì l'anziano portarselo in braccio, stringendo la presa attorno alla sua esile vita. 

«Come ti senti ad aver saltato la scuola per la prima volta?» il corvino lo prese in giro, guadagnandosi un piccolo schiaffo sulla spalla. 

«Dovresti essere grato» sbuffò Jimin e incrociò le braccia per sembrare offeso.  Yoongi concordò rapidamente all'affermazione e girò la faccia del più piccolo in modo da poter dargli un bacio lungo e premuroso.  La sua mano si insinuò sotto la camicia dell'altro, strofinando la pelle liscia. 

𝐁𝐀𝐁𝐘||𝐀𝐃𝐔𝐋𝐓 ° ᵗᵃᵉᵏᵒᵒᵏ Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora