Aiuto con lo studio

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La mattina dopo Yuri trascinò lentamente il suo corpo giù dal letto e riaccomodò le lenzuola ancora calde sotto la trapunta.
6:30, la scritta della sveglia digitale risplendeva di un verde chiaro.
"Mi sono svegliata prima del solito."
La ragazza aprì svogliatamente gli scaffali della cucina, cercando qualcosa da mangiare. Rimase davanti alle ante aperte per un minuto, a fissare i vari tipi di cereali e i biscotti, come se la scelta della colazione avrebbe in qualche modo determinato l'esito della giornata. In realtà era solamente pigra e non voleva accettare il fatto che nulla nella dispensa la attirasse. Richiuse le ante rassegnata e, senza aver mangiato nulla, indossò la divisa scolastica e si diresse verso scuola.
"Dato che sono così in anticipo potrei anche andare a piedi...chissà se c'è già qualcuno a quest'ora nell'istituto? Probabilmente sarò la prima, dopo tutto di questo passo arriverò per le sette e un quarto e le lezioni iniziano alle otto...vuol dire che prenderò qualcosa ai distributori automatici per fare colazione."
Yuri entrò dai cancelli della scuola e si diresse verso i distributori nei pressi della palestra. Mentre sceglieva la sua colazione le pareva di sentire movimenti all'intervento della palestra. Riusciva quasi sentire il suono delle scarpe che scivolavano sul parquet della struttura. Ci volle qualche minuto per capire che la palestra in effetti era aperta e qualcuno vi ci stava allenando.
Si avvicinò timidamente all'entrata della palestra, cercando di sbirciare senza essere notata.
"Missione fallita." Si disse quando il ragazzo pelato la puntò con un dito urlando "Hey, c'è la ragazza nuova!" e successivamente il suo amico basso col ciuffo biondo si sporse dalla porta per controllare.
Nishinoya: Sì, è proprio lei, la ragazza carina della classe 1 A.
Yuri: Scusate, non sapevo che ci fossero allenamenti a quest'ora.
Disse lei imbarazzata.
Yuri: Comunque mi chiamo Yuri.
Dopo di che si voltò per andare in cortile, o comunque allontanarsi dalla palestra, quando andò a sbattere contro un ragazzo alto con gli occhiali. Lui la guardò letteralmente dall'alto al basso. Gli occhi erano dorati e lo sguardo penetrante. La ragazza si sentiva quasi trafitta da quegli occhi. Avrebbe voluto scusarsi ma sembrava che la capacità di parlare l'avesse abbandonata. Accanto a lui c'era un altro ragazzo, più basso di lui, ma comunque abbastanza alto la incutere soggezione, ma, al contrario di quello biondo, aveva uno sguardo gentile e le tante lentiggini sparse sugli zigomi gli conferivano un'aria da soft boy. Il primo ragazzo la sorpassò girandole attorno, senza pretendere da lei delle scuse, invece il secondo ragazzo le rivolse un timido sorriso accompagnato da un esitante cenno con la mano.
In genere Yuri non aveva problemi a rivolgersi ai ragazzi, ma quel ragazzo con gli occhiali sembrava non avere emozioni positive ed emetteva un' aurea da far venire i brividi a chiunque.
Dalla palestra un ragazzo basso con i capelli arancioni sbraitò contro quello biondo con  gli occhiali.
Hinata: Ti sembra questo il modo di trattare una ragazza?! Chiedile immediatamente scusa.
Yuri iniziò a sudare, non era il ragazzo a doversi scusare, ma lei. La situazione si stava facendo imbarazzante.
Yuri: N-no...lui...non ha fatto niente di sbagliato. Sono io che dovrei scusarmi. Ero di fretta e non ho prestato attenzione a dove guardavo. Ti chiedo scusa...ehm...
La ragazza avrebbe voluto sprofondare nel cemento. Aveva fatto intuire che non si ricordava il nome del ragazzo.
"Baka!"
Yamaguchi: Lui è Tsukki, io invece mi chiamo Yamaguchi Tadashi.
Disse il ragazzo con le lentiggini sfoggiando un sorriso rassicurante.
L'altro invece alzò gli occhi al cielo.
Tsukki: Sono Tsukishima. Kei.
Yuri: Allora scusami Tsukishima Kei.
Tsukki: Non scusarti, solo presta più attenzione a dove vai.
Rispose secco, poi si diresse verso la palestra dando le spalle alla ragazza.
Il ragazzetto dai capelli arancioni e i due ragazzi del secondo anno lo rimproverano, dicendo che non bisognava rivolgersi in quel modo ad una ragazza.
Yuri abbassò il capo, cercando di andarsene dai pressi della palestra prima di fare altre figuracce, ma una voce alle sue spalle la fermò.
Sugawara: Hey, cos'è quella faccia? Stai bene?
Yuri: S-Sì. Penso solo di essere andata contro al vostro muro.
Sugawara: Parli di Tsukishima?
Yuri annuì mantenendo chino il capo.
Sugawara: Ti ha trattata male? Perché se è così...
La ragazza non poté trattenere una debole risata, facendo addolcire l'espressione del ragazzo del terzo anno.
Suga: Allora? Non vieni in palestra?
Yuri: In realtà... non mi sento molto a mio agio senza Kiyoko-senpai. Mi sentirei un pesce fuor d'acqua senza di lei.
Suga: Non devi preoccuparti, intanto che non c'è sarò io a starti accanto. Anche perché non vorrei che Tanaka e Nishinoya si comportassero in modo molesto.
Quei due nomi le suonavano come nuovi, ma poteva intuire che stesse parlando del pelato e di quello col ciuffo biondo.
Suga: Che c'è? Non ti fidi?
Disse porgendole una mano. Yuri lo guardò in viso, poi spostò gli occhi sulla mano, ancora sul viso e un'ultima volta sulla mano, che afferrò esitante.
Le mani del ragazzo erano calde, in effetti aveva notato che prima le teneva in tasca, invece quelle della ragazza erano fredde, lo erano sempre.
Sugawara la accompagnò in palestra, ammonendo la squadra affinché facessero tutti attenzione a dove indirizzano i palloni, in modo da non rischiare di colpire la ragazza.
Yuri seguiva gli allenamenti, passando palloni e porgendo bottiglie d'acqua a chi ne aveva bisogno. Mentre si chinò a raccogliere un pallone nell'angolo della palestra non poté fare a meno di cogliere qualche parola della conversazione di alcuni ragazzi.
Hinata: Eddai Ysukishima! Aiuta me e Kageyama con inglese! Non ti chiediamo molto!
Tsukki: Ti ho già detto che vi aiuterò, ma prima e dopo gli allenamenti, come abbiamo concordato ieri sera.
Kageyama: Ma ne abbiamo bisogno durante l'intervallo, che è appena prima dell'ora del test!
Tsukki: Ho detto di no.
Yuri raccolse il pallone e il poco coraggio che le era rimasto dopo l'incontro con il ragazzo biondo con gli occhiali, e di diresse verso i ragazzi del primo anno.
Yuri: ecco...
I quattro ragazzi (Kageyama, Hinata, Tsukishima e Yamaguchi) si voltarono a guardarla.
Yuri: se...se ne avete bisogno posso aiutarvi con inglese...
Gli occhi del ragazzo con i capelli arancioni si illuminarono.
Hinata: Davvero?! Sarebbe fantastico?!
Kageyama: Come te la cavi in inglese.
Hinata: Che modi sono?! Si sta offrendo di aiutarci, significa che è brava, o almeno più di noi!
Tsukki: Non che ci voglia molto.
Kageyama: Chiedevo.
Yuri: A dire la verità sono nata e cresciuta in America. Vivo in giappone solo da quattro anni.
Tre ragazzi su quattro spalancarono la bocca e sgranarono gli occhi. Anche Tsukishima sembrava sorpreso, ma non voleva darlo a vedere.

Durante l'intervallo
Hinata e Kageyama entrarono nella classe 1 A in perfetto orario.
Inizialmente Yuri sembrava aver perso le speranze.
"A questi due mancano le basi!"
Si disse, ma era incredibile come entrambi non si scoraggiavano nonostante sapessero che erano in una situazione penosa.
Yuri: Beh, penso che adesso siate abbastanza pronti.
Hinata: Sicuramente! Mi hai fatto capire alcune cose che prima non sapevo nemmeno esistessero! Sei fantastica.
Yuri arrossì, quindi decise di cambiare velocemente argomento.
Yuri: Piuttosto, perché dovete per forza superare questo esame? Cioè,  c'è un motivo in particolare?
Kageyama: Quest'estate ci sarà un ritiro a Tokyo con alcune delle squadre più forti della prefettura. Se non superiamo l'esame non potremo andarci.
Yuri: oh... okay credo di capire.
Hinata: La squadra più forte è la Nekoma, la nostra eterna avversaria.
Kageyama: Anche le altre squadre erano forti.
Yuri: Oh, quindi ci avete già giocato?
Hinata: Sì, con la Nekoma abbiamo avuto un'amichevole un po' di tempo fa e le altre squadre le abbiamo incontrate in un ritiro di tre giorni.
Vedessi la Nekoma, l'alzatore, Kenma, è super intelligente. Fa pensare che farà "wooosh" e invece farà "wash"!
"Whosh? Wash?"
Hinata: Per non parlare del capitano! È altissimo e ha un'aria da teppista.
Kageyama: È alto 187 cm.
Dopo ancora qualche minuto i due ragazzi del club lasciarono la classe di Yuri, ringraziandola con molteplici inchini.
Miriaki, una compagna di classe della ragazza le si avvicinò per la prima volta dall'inizio dell'anno. Era una di quelle ragazze popolari che fanno amicizia solo con altre ragazze popolari o stra ricche. Yuri in effetti era quello che si poteva dire "in una situazione adagiata" in quanto patrimonio, solo che non le piaceva darlo a vedere, così ragazze come Miriaki non le si avvicinavano.
Miriaki: Come fai a conoscere i ragazzi del club di pallavolo?
Yuri: È importante?
Miriaki: Direi di sì, io e le mie "amo" vogliamo uscire con alcuni di quei ragazzi dall'inizio dell'anno. Com'è che una come te fa amicizia con loro da un giorno all'altro?
Yuri si alzò da suo banco senza rispondere alla domanda.
Miriaki: che stai facendo?
Yuri: Abbiamo lezione in un'altra aula. Se vuoi resta qui, ma io non voglio fare tardi.

Me in the Karasuno High School 🏐🧡|| ITA || Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora