CAPITOLO 42

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Dopo aver chiuso il diario e finito di scrivere la lettera, Ron si precipita subito in camera di Ginny dove da fuori sente le prime urla

-ma sei un'infame!- si sente Harry gridare
-hai progettato tutto questo circolo vizioso senza dirmi niente, non ti fidavi?- e si sente un botto, forse Harry ha dato un pugno alla scrivania per sfogare la rabbia
-ora mi spieghi tutto bene, senza se e senza ma!-

-essere fidanzati non vuol dire dirsi vita, morte e miracoli! Questa cosa non riguarda me in prima persona, quindi perché avrei dovuto dirtelo?- tuona Ginny

-ma non c'entra assolutamente nulla! Se lo avessi detto prima adesso questa situazione sarebbe già risolta!- controbbatte Harry

-doveva decidere Ron cosa fare! Non dobbiamo obbligarlo a fare niente...volevo vedere solo come si comportava!- replica Ginevra e al nome Ron il rosso non ci pensa due volte ad aprire la porta

-stavate parlando del ragazzo più bello, simpatico, intelligente, carismatico del mondo magico?- domanda Ron con un sorriso beffardo

-no, stavano parlando di te- spunta dal nulla Parvati che è stata tutto il tempo sul letto cercando di leggere un libro

-tu sempre in mezzo, eh- rotea gli occhi Ron

-guarda, è camera mia, fai un po' tu- ribatte Parvati uscendo dalla camera non volendo iniziare a litigare con il rosso

-perchè mi avete nominato?- chiede poi Ron

-niente, hai scritto quello che ti avevo chiesto?- domanda Harry

-perché avete fatto il mio nome?- ripete il rosso ignorando Harry mentre guarda sua sorella

-vuoi dirglielo tu, cupido?- chiede Harry incrociando le braccia con tono scocciato guardando Ginevra la quale per far star zitto Harry gli calpesta un piede

-stavo dicendo a Harry quanto tu fossi dannatamente scarso a pozioni- sorride Ginevra mentre Harry si accascia a terra per massaggiarsi il piede dolorante

-Ginevra, esci un attimo, cose da uomini- le dice Ron

-e tu quello lo chiami uomo?- chiede la sorella assistendo ad un Harry che piange per il dolore del suo piede, ma, ricevendo disapprovazione dallo sguardo del fratello decide di uscire dalla camera sbuffando

-hai cacciato Ginevra da camera sua?- chiede stupefatto Harry
-insegnami i tuoi trucchi-

-che stavate facendo?- ripete la domanda Ron sperando che con l'assenza della sorella Harry avrebbe detto la verità.

-te l'ha già detto tua sorella, una cosa su pozioni- ma anche senza Ginevra Harry sembra non voler dire niente.
-comunque ti ho portato Errol, è in gabbia sopra il letto di Hermione- lo indica Harry con il mento sperando di cambiare argomento

-cosa hai scritto a Hermione per giustificare tutto?- chiede Ron aprendo la gabbia così da far uscire il gran gufo grigio

-cara Hermione, fortunatamente siamo riusciti a trovare il tanto atteso diario che credevi di aver perso: era caduto sotto il tuo letto. Spero tu stia bene, ti mando un forte abbraccio, tuo Harry.- legge ad alta voce il corvino mentre Ron lega il diario di Hermione su Errol

-perfetto- prende la lettera il rosso e legandola anch'essa sul gufo di famiglia
-casa di Hermione, Londra- dice poi al pennuto lasciandolo andare dalla finestra
-speriamo non si schianti-

-finito?- domanda Ginevra entrando in camera

-ci stavi spiando?- corruga la fronte Ron pronto a sgridare la sorella

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