CAPITOLO 46

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-ma chi cazzo me lo ha fatto fare- si dispera ad alta voce Ron dopo la terza ora di viaggio quando si trova da solo nello scompartimento del treno
-quella se mi vede mi sputa in un occhio...sei un idiota Ron, un vero idiota!- conclude tirandosi schiaffi sulla fronte come se questo potesse sistemare la situazione

-hai per caso un insetto in fronte?- chiede un anziano signore entrando nello scompartimento del ragazzo
-perchè continui a torturartela?-

-no niente, mi prudeva- mente Ron mentre si ricompone non lanciando nemmeno un occhiata al vecchio per l'imbarazzo

-come mai sul treno diretto a Londra, giovanotto?- chiede il vecchio sedendosi dalla parte opposta del rosso ma Ron esista a rispondere
-hai ragione, mai parlare con gli sconosciuti, io sono Josh- gli porge la mano il vecchio aspettando che Ron la stringesse

-Ronald- risponde lui ricambiando la stretta in un modo poco convincente, quasi impaurito senza nemmeno degnarlo di uno sguardo

-perchè sono qui?- si autodomanda il cosiddetto Josh come se Ron avesse la faccia di uno curioso quando in realtà è tutt'altro
-sono qui per rivedere la mia famiglia- si autorisponde poi
-ero andato a trovare dei miei amici qui vicino, ma ora è tempo di tornare in patria-

-figo- risponde il rosso guardando dal finestrino; la città in cui era salito Josh ora è scomparsa, si vedono solo campagne e praterie

-e tu, perché sei qui?- ripete il vecchio incuriosito. Ron pensa che tutto ciò sia veramente insopportabile e al limite della sua pazienza, già è disperato per quello che sta facendo, disperdersi in una città come Londra non sarebbe una novità, e in più ora tra tutti i vagoni e gli scompartimenti che ci sono Josh é venuto a sedersi proprio da lui

-una ragazza- risponde secco lui sperando che il signore non continuasse la conversazione dopo avergli dato una risposta

-da dove vieni?- chiede nuovamente Josh infrangendo i sogni di Ronald, la conversazione continua.

-qualche ora da qua, difficile da spiegare...- cerca di spiegare il rosso

-per fare tutto questo tragitto deve essere una ragazza molto importante per te- constata divertito il vecchio

-lo è- afferma lui

-quindi é tua moglie?- chiede malizioso poi

-ma quanti anni pensa che io abbia?- chiede sbalordito Ron guardando per la prima volta il vecchio negli occhi: è magrolino, qualche pelo di capelli in testa e si nota la forma della barba rasata da un po' di giorni

-trenta?- ipotizza Josh

-ma le pare che ho rughe?- si tocca il viso poi per controllare se fosse effettivamente così

-tutto è possibile- fa spallucce l'anziano signore
-allora è la tua ragazza- ritenta

-no- si imbarazza Ron grattandosi la nuca
-vorrei, ma no-

-quindi è un amore non ricambiato...- azzarda il signore quasi borbottando per evitare che se lo avesse detto troppo ad alta voce Ron si sarebbe alterato di più

-non lo so, cioè, spero di no- risponde vago lui non facendo trasparire al vecchio nessuna emozione: in realtà dentro il sol pensiero che Hermione possa essere la sua ragazza lo sta martellando nello stomaco

-quando lo hai capito?- richiede nuovamente il signor Josh

-ma è un inquisitore lei?- alza un sopracciglio il rosso accorgendosi di tutte queste domande
-cosa avrei dovuto capire?-

-di essere innamorato di lei- e le guance di Ron iniziano ad andare in tinta con i capelli: certo, che Ron si fosse preso una bella cotta per Hermione lo hanno capito tutti, d'altra parte a lui fa ancora strano tutto questo nuovo...sentimento, soprattutto detto da altre persone. Definirsi "innamorato" non gli era mai successo, ma certamente non si vergogna di esserlo di Hermione.

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