Roma, 14 dicembre 2020
E' una delle sere uguali a tante altre.
Passeggio su e giù la lunga strada che ormai conosco a memoria, nei minimi particolari: dall'asfalto alle buche, gli angoli pieni dell'odore nauseabondo delle vomitate occasionali le voci alterate dall'alcol ingurgitato a fiumi in uno di quei squallidi locali.
Cammino tenendo la mia Marlboro tra le dita, fa davvero molto freddo ed io indosso solamente dei reggicalze ed un vestito, se possiamo definirlo tale, attillato, cortissimo e rosso. Dalla profonda scollatura a V del mio vestito è possibile vedere che non indosso reggiseno e, date le rigide temperature invernali i miei capezzoli turgidi sono visibili.
Cammino ancheggiando per farmi notareperché è così che funziona e che mi guadagno da vivere.
Vendo sesso, vendo il mio corpo formoso e sono molto brava a farlo.
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UN LAVORO SPORCO: •Giuseppe Conte Fanfiction•
FanfictionTratto da uno dei capitoli ~Sei una bellissima ragazza, Valentina. Ma ti hanno insegnato a esserlo nel modo peggiore.~