Adesso è lui a volere che gli faccia delle domande, ma io lo avverto che, non ho nessuna domanda da fargli.
Allora lui abbastanza stupito mi ha risposto
~ Davvero? Non sei curiosa?~
~Di cosa?~
~Non so, per esempio sulla mia vita, i miei studi, la mia infanzia o la mia vita sentimentale e privata. Mi stupisco che tu non voglia sapere niente.~
~Non devi stupirti, so quanto possono esser fastidiose le domande personali, non ne faccio mai~ senza rendermi conto l'ho offeso e allora cerco di correggermi.
~Non sto parlando delle tue domande, tanta gente è curiosa, ma io penso che se qualcuno vuole parlare di sé lo fa e basta.~
~Magari ha solo bisogno di incoraggiamento… o pensa che non interessi a nessuno…~ dice piano, quasi a se stesso.
~ Cazzo! Allora dillo che vuoi che ti faccia delle domande!~ mi spazientisco.Cos’è, vuoi giocare a obbligo o verità Presidente?
Non risponde. Si alza, mi dà una busta e se ne va.
La apro: conto le banconote: sono 750 euro...
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UN LAVORO SPORCO: •Giuseppe Conte Fanfiction•
FanfictionTratto da uno dei capitoli ~Sei una bellissima ragazza, Valentina. Ma ti hanno insegnato a esserlo nel modo peggiore.~