Il mattino seguente mi sveglio con un colpo caldo e un po' eccitato che mi stringe un seno.
Non sono abituata a svegliarmi al fianco di qualcuno, ma devo ammettere che avere Giuseppe che mi avvolge è una sensazione stupenda, mi rilassa un sacco.
Mi giro dall'altro lato e, vedo i suoi bellissimi occhi vispi già aperti, io vedendolo già sveglio mi sento abbastanza a disagio, non so cosa fare così ci pensa lui a levarmi dall'imbarazzo dandomi un bacio infuocato.
Questo bacio si trasforma in qualcosa di più e finiamo di nuovo a fare sesso.
Dopo esserci riposati lui fa delle telefonate di lavoro io invece preparo la colazione, per ricaricare l'energia bruciate con tutta questa "attività fisica".
Iniziamo a mangiare e parliamo di tutto e di più, mi racconta dei divertenti annedoti su alcuni politici, del poco tempo libero che ha e che, quando può, trascorre con il suo Niccolò.
Improvvisamente si fa serio e dice una cosa che mi fa sorridere
~Come hai fatto a legarmi così velocemente a te? ~
~Beh, nel mio lavoro mi capita anche di legare, certo…~
Mi ammonisce con lo sguardo, ma scoppiamo a ridere insieme. Gli ci vuole un po’ a tornare serio.
~Dico davvero… quante volte non sarei dovuto tornare, per mille motivi? Ma l’ho sempre fatto. Io non torno mai per nessuno, Vale. Tu mi richiami indietro ogni volta che me ne vado. Non so come ma ci riesci.~Resto in silenzio.
Come al solito le sue parole mi smuovono dentro, ma questa volta so che non avrei voluto sentire niente di diverso.
Gli accarezzo il viso.
~ Dio è stato proprio buono con me, se mi ha dato questo potere ~ dico piano e dandogli un bacio all'angolo della bocca.
Giuseppe sorride, mi stringe forte, di nuovo mi sento qualcuno, il deja vu si fa più vivido, sembra meno distante.
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UN LAVORO SPORCO: •Giuseppe Conte Fanfiction•
FanfictionTratto da uno dei capitoli ~Sei una bellissima ragazza, Valentina. Ma ti hanno insegnato a esserlo nel modo peggiore.~