5. 𝙴𝚝𝚒𝚎𝚗𝚗𝚎

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Arriviamo in mensa e andiamo al bancone a prendere il pranzo: polpettone di verdure, patate lesse e insalata. Un po' triste alla vista ma sarò sincera, era molto buono. Continuo a chiacchierare con Claire, e mi sento più tranquilla di stamattina, sono più rilassata.

Nel mentre sto raccontando qualcosa di me, un ragazzo arriva col fiatone al nostro tavolo: mi giro e rimango incantata. "Scusami Claire, ma ero nella classe più distante a fare Tedesco.. dio mio, più lontana no?" dice quasi ridendo e continua a fissare Claire, ma sembra non accorgersi di me. Ma ad un certo punto, mentre fa per sedersi guarda in avanti e i nostri occhi si incontrano, castani scurissimi, a malapena si distingue la pupilla, ma bellissimi. Mi sento il cuore pompare a mille, sono letteralmente bloccata e non riesco a distogliere lo sguardo. Sembra per che per lui sia lo stesso, dato che è immobile e rimane nella posizione in cui è. È molto carino, ha un viso tenero con dei nei sulla guancia sinistra, un sorriso confortante e amichevole.

Claire, notando che io e il ragazzo ci stavamo fissando sembrando paralizzati, dà un colpo di tosse e nello stesso istante io e lui distogliamo lo sguardo guardandola. Mi sento il viso avvampare, sarò diventata tutta rossa, anche se spero di no. "Questo è il ragazzo di cui ti parlavo prima.." dice. Il ragazzo in questione sembra cogliere le parole della sua amica e si gira verso di me sorridendo. "Sono Etienne, piacere." dice e allunga una mano verso di me. Ricambio il sorriso e gliela stringo. "Hollie, piacere mio." dico per poi riconcentrarmi sul mio pranzo, mi sento in imbarazzo.

Si siede accanto a me e davanti a Claire, ma non posso non sentire il suo grande imbarazzo. Claire mi parla per spezzare il silenzio. "Allora, Hollie.. come mai non ti ho mai vista? Nel senso, non hai una faccia famigliare.. non sei da molto qui a Parigi?.." mi chiede sorridendo cercando di alleviare la tensione presente. Sorrido alla sua domanda. "No, mi sono trasferita quest'estate, in realtà sono da Nantes.." dico. "Bello distante.. scommetto che ti sei trasferita per lavoro.." dice Etienne. Claire gli tira un calcio sulle gambe da sotto il tavolo. "Etienne, stai zitto.." dice. Sorrido. "Tranquilla Claire.. comunque si, mi sono trasferita per un'offerta di lavoro fatta a mio padre.. non ha migliorato molto le cose ma.." dico per poi zittirmi. Nonostante tutto, sono ancora restia dal fidarmi.

Claire sorride dolcemente e si rivolge ad Etienne. "Beh, una cosa che non sai della nostra cara Hollie è che non è della nostra zona.." dice quasi contenta. Io la guardo a disagio ed Etienne si gira. "Non sei da Le Vésinet?" mi chiede guardandomi. Non posso fare altro che rispondere ed essere sincera, col rischio di rovinare tutto. Scuoto la testa guardando in basso. "Sevran." dico semplicemente.

Non ho il coraggio di guardarlo ma la sua risposta mi stupisce. "Fantastico.. d'ora in poi allora sei dei nostri.. siamo sempre io e Claire dai tempi delle medie, una persona in più nella cerchia non duole.." dice sorridendomi. Lo blocco. "Grazie ma no, vi rovinerei solo l'immagine.. non penso possiate farvi vedere in giro con me.." comincio a dire ma Claire mi blocca, rimproverandomi. "Ehi, che ti ho detto prima? Non ce ne frega nulla di banlieue, soldi, e se sei entrata a scuola con una borsa di studio.. beh, sei una ragazza speciale e lo ha visto anche Etienne.. Hollie, davvero, puoi fidarti di noi." mi dice. Le sorrido.

"Grazie.. e mi dispiace di comportarmi in modo strano, ma non ho mai avuto amici.. e mi è difficile.." dico. Etienne mi blocca. "Tranquilla, stai andando bene e comunque, concordo con Claire.. io e lei non diamo mai pregiudizi.. per come ti sei fatta conoscere fino adesso sei meritevole di stare con noi e se riesci evita il gruppetto dei popolari, solo quello fa rabbrividire.." dice, ma io sorrido alle loro parole. Mi considerano una loro amica e meritevole del loro gruppo. Non è mai successo e vi posso dire di sentirmi 'amata' per la prima volta nella mia vita.

"Mi dispiace deluderti Etienne ma ci hanno già fatto una chiacchierata.. Ho visto Chris mollarle uno schiaffo in faccia e ho dovuto intervenire.." dice quasi arrabbiata e guarda dietro di me. Mi giro e vedo i ragazzi di stamattina. "Potete dirmi chi sono? Insomma, cosa hanno di così 'speciale' per essere i popolari? È per via dei soldi?" chiedo confusa e cominciano piano a spiegarmi i componenti della cerchia. "Tutti i loro genitori sono ricconi sfondati e sono tutti grandi amici, se così si possono definire.. di conseguenza, tutti i figli sono amici.." dice Claire guardandomi. Poi continua Etienne. "Allora, la ragazza seduta sul tavolo è Arielle Lacroix, una delle ragazze più stupide che abbia mai visto in vita mia; è bella, ricca ma non è capace a tirarsela e fa battute a cui ride solo lei e il suo stupido fidanzato.." alla ragazza si avvicina il ragazzo che stamattina mi ha sbattuto al muro. ".. ecco, il suo ragazzo.. Eric Gaillard, tutto muscoli ma come avrai capito un arrogantissimo figlio di papà.." poi si avvicina a loro a parlare il ragazzo che mi 'difendeva'. ".. quello invece è Nathan Picard, non si sa bene cosa ci faccia in quel gruppo, è molto simpatico e buono, non fa del male a nessuno e non esegue ordini.. non so come stia ancora con quel gruppo di dementi.." continua Etienne ridendo sotto i baffi, io e Claire la seguiamo a ruota. Ma poi entrano un ragazzo e una ragazza, e riconosco lei: è quella dello schiaffo. "E loro sono i due mali per eccellenza.." continua Claire. ".. sono i leader del gruppo, la coppia preformata alle elementari ma stanno insieme per soddisfare bisogni fisici e beh, perché sono i più belli, ricchi e popolari di tutta questa scuola.. Lei è Christel Wagner, famiglia di banchieri più importante di Berlino, la regina delle stronze, come ti ho già detto mai mettersi contro di lei, sa come distruggere chiunque, è imbattibile in tutto, d'altronde per lei i soldi fanno la sua parte.. E poi c'è il suo ragazzo, figlio dei banchieri più importanti di Parigi, uno stronzo manipolatore come Chris, nella sua vita contano solo ed esclusivamente i soldi.. Sebastien Gautier." conclude, e mi vengono i brividi. "C'è troppa ricchezza per i miei gusti, mi viene la nausea a pensarci.." dico e faccio ridere i miei due nuovi amici. Adesso che so un po' meglio le cose, so che cosa dovrò fare per sopravvivere: evitare quel gruppetto e cercare di stare il più possibile con Etienne e Claire.

Finito il pranzo e di chiacchierare, scopro che le ore pomeridiane le avrò in comune proprio con Etienne, e così andando a fare cambio di libri agli armadietti ci dirigiamo insieme nella classe dove si terrà la lezione di Fisica.

𝚃𝚞𝚝𝚝𝚘 𝚎̀ 𝚙𝚘𝚜𝚜𝚒𝚋𝚒𝚕𝚎Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora