Passarono giorni dalla chiacchierata con Etienne e il mezzo litigio con Sebastien. Ormai era chiaro: Etienne e Claire non facevano più parte della mia vita. Ma lui si era sentito in colpa per avermi detto quel segreto che si portavano dietro da un anno, e ha provato a contattarmi: mi ha riempito di messaggi chiedendomi scusa, e mi ha lasciato non so quante chiamate e messaggi in segreteria. Ma io l'ho sempre ignorato.
Così come ho ignorato Sebastien. Anche lui mi ha cercato ma dopo un giorno sì è arreso, mi serviva tempo per metabolizzare. Ero ancora sconvolta dal fatto che lui sapesse già di essere il padre di Hadden. Non sono riuscita a superarla subito, mi sento leggermente presa in giro da tutto questo e devo capire cosa fare. Dovrei anche parlare a mia madre del presunto matrimonio ma se non sistemo con Seb, non so cosa dovrei dire a questo punto.
Dopo una settimana di silenzio assoluto, decido di affrontare i miei problemi. Mi alzo presto quella mattina e vado al lavoro come ogni giorno. Appena arrivo incontro Lili: non ci parlo da un po', lei appena mi vede mi viene incontro sorridendomi e mi abbraccia. "Tesoro, come stai?" mi chiede. "Solito. Te, invece?" chiedo cercando di evitare quella domanda. "Sempre bene, anche se fra poco dovrò tornare a Londra. Mi dispiace lasciare questo posto, da morire. Ma il college mi attende, ho 11 esami da dare." mi dice stressata. Noto infatti le grandissime occhiaie sotto i suoi occhi, segno che ha dormito poco e ha passato la notte a studiare. "Andranno tutti bene, ne sono sicura." dico, poi cambio discorso. "Per caso hai parlato con Seb?" chiedo. "A dire il vero è da un po' che non ci parliamo, è parecchio taciturno ultimamente. È successo qualcosa di così particolare che non so e magari centri anche tu?" mi chiede guardandomi.
Annuisco colpevole. "2 cose importanti a dire il vero.. e preferirei dirtele io." dico, lei annuisce. "Primo: a quanto pare in un futuro imprecisato potrei diventare la futura signora Gautier a meno che non muoia prima." dico timidamente alzando la mano con l'anello. Lili spalanca la bocca. "Davvero? Che bello. Hol, sono felicissima." mi dice stringendomi.
Continuo. "Seconda: probabilmente è il motivo del silenzio da parte di Seb e motivo per cui non sono sicura di nulla in questo momento." dico spiegando e Lili mi ascolta attentamente. "Beh Lili.. ho scoperto involontariamente che sei zia." dico ridendo, più per la sua faccia confusa. "In che senso?" mi chiede. "Beh, ho 17 anni e dovrei andare a scuola.. ma non ci vado e vengo qui a lavorare perché sono madre di un bimbo. Sono rimasta incinta l'anno scorso per errore." spiego. "E io che centro?" chiede non capendo il punto. "Lili.. Seb è il papà. Abbiamo litigato perché lui l'ha sempre saputo. E io l'ho scoperto per caso." concludo.
Lili ha una faccia indecifrabile. "Okay, ora sono sconvolta. Comunque ascoltami: hai tutto il diritto di essere arrabbiata, non è una cosa carina da nascondere. Ma Hol.. tu cosa vuoi? Cosa vuoi veramente? Lasciando perdere il litigio e questa cosa. Adesso, in questo momento.. che cosa vuoi?" mi chiede guardandomi seria e io mi metto a rifletterci. So benissimo cosa voglio, io voglio sposare Seb. Lo amo, ne sono certa. E il suo amore me lo ha dimostrato, anche solo chiedendomi di sposarlo nonostante la differenza sociale e tutto il resto. "Io amo Sebastien, davvero. E lo voglio sposare. E non perché è ricco, non sono ossessionata dai soldi. Ma perché so che è lui che voglio al mio fianco." dico sorridendo. "E allora tesoro, sai cosa fare." mi dice abbracciandomi.
Si, ho capito. Salgo le scale verso le stanze da letto. Per fortuna i signori Gautier non sono in casa, quindi non ho pericoli di essere scoperta. Mi dirigo verso la stanza di Seb e decido di farmi avanti. Sono stata io a rovinare tutto, ma ora sono pronta a sistemare tutto sperando lo voglia anche lui. Busso titubante, e attendo una risposta, che non tarda ad arrivare: poco dopo mi apre la porta e trovo Seb ancora in pigiama, con un'espressione sorpresa quando mi vede. "Hol." mi dice ma non con tono freddo e distaccato, più incredulo. "Ehi, hai 2 minuti da dedicarmi?" chiedo sorridendo leggermente e sperando non mi sbatta la porta in faccia. Non dice nulla, semplicemente spalanca la porta per farmi spazio cosicché possa entrare.
"Cosa succede?" mi chiede, richiudendo la porta dietro di sè. "Mi dispiace." dico semplicemente. "E di cosa? Non devi scusarti di nulla." mi dice incrociando le braccia. "Si invece. Non volevo piantarti li così e mi dispiace di essermene andata così. Non volevo neanche che pensassi che ho dei dubbi riguardo a noi o alla proposta." dico avvicinandomi. "Dispiace più a me Hol. Avrei dovuto parlartene prima, e ti ho messo in una posizione difficile, e quando mi hai detto che non sapevi più se volevi sposarmi o no ho avuto davvero paura." mi dice dolcemente. "Paura di cosa?" chiedo. "Di perderti." dice. "Non mi perderai Seb, non così almeno." dico sorridendo leggermente, e mi avvicino sempre di più, e ci pensa lui a rompere la distanza che c'è tra noi. Le nostre labbra si incontrano, le nostre lingue si intrecciano senza tregua. Mi prende per le gambe e mi tira su sbattendomi contro la porta della sua camera. Si ferma per chiedere a chiave, e si risposta buttandomi sul letto con lui sopra di me, il tutto senza che le nostre labbra attaccate l'una all'altra. I seguenti minuti era un toccarsi completamente, i nostri vestiti che volavano per la stanza uno dietro l'altro e il fatidico momento: quello dove i nostri corpi si uniscono, finalmente ho avuto la mia prima volta dove non ero per niente ubriaca, sapevo con chi lo stavo facendo e per mia fortuna, stava succedendo con la persona che amavo alla follia, con la quale mi sarei sposata.
La sera riesco a tornare a casa presto. Adesso che ho deciso cosa fare, devo parlarne con la mamma. "Ehi, ciao mamma." dico entrando in casa. "Tesoro, come stai? Com'è andata la tua giornata?" mi chiede seduta a tavola mentre beve una tazza, penso del suo solito the al tiglio. "Tutto bene, sono riuscita a liberarmi prima.. Harper e Hadden?" le chiedo, mentre mi siedo accanto a lei. "Stanno entrambi dormendo, io ti ho aspettata." mi dice sorridendomi. "Grazie. Possiamo parlare?" le chiedo titubante. È arrivato il fatidico momento. "Certo.. dimmi pure." mi dice stringendomi una mano. "Ho scoperto chi è il padre di Hadden." dico schietta. Mia madre sussulta. "Davvero? E chi è?" mi chiede. "Il ragazzo della famiglia per cui lavoro." dico. "Aspetta? Vuoi dirmi che il padre di Hadden è il figlio dei banchieri di Parigi.. Hollie.." mi dice alzandosi, si sta alterando. "Lo so mamma, non è piaciuto neanche a me saperlo così.. ma c'è un'altra cosa." dico e ora sono preoccupata per la reazione. "Vorrei una spiegazione sull'anello che porti sul dito.." mi dice rimanendo seria, e indicando la mia mano. "Io e questo ragazzo stiamo insieme da un po' e mi ha chiesto di sposarlo." dico tutto ad un fiato.
"Hollie.. ma sei impazzita? Tu non ti sposerai con lui." mi dice alzandosi in piedi. "Mamma, prova a pensarci per mezzo secondo.. verreste a vivere con me, in una villa enorme.. niente più problemi di un certo tipo.." provo a dirle ma mi interrompe. "Proprio per questo non approvo.. ti stai fidando delle persone che ti hanno reso la vita un inferno.." dice. "Mamma, lui è diverso.. non gli importa più ormai delle classi sociali.. voglio passare la mia vita con la persona che amo, ed è lui, ne sono certa." dico sorridendole, cercando di essere convincente. "Mi prometti che starai attenta? Lo sai come la penso, e voglio che tieni a mente il tuo passato." dice stringendomi le spalle. "Lui non mi ha mai messo le mani addosso, mamma. Stai tranquilla e fallo sapere ad Harper."' dico sorridendole e mi abbraccia. "Hai la mia benedizione, tesoro. Spero che ti possa rendere felice questo lui.." dice. "Sebastien." dico il suo nome, sorridendo.
Proprio in quel momento bussano alla porta, è abbastanza forte, tanto da farmi salire un senso di preoccupazione che non so spiegarmi. Apro e dietro c'è proprio Sebastien. "Ehi, che ci fai qui?" chiedo confusa. "Hol, scusa il disturbo.. ma è urgente." dice e il suo tono di voce non mi tranquillizza. "Chi è alla porta Hol?" mi raggiunge mia madre, che appena vede Seb si blocca. "Oh, ciao." dice guardandolo, penso sia rimasta abbagliata dalla sua bellezza, ma come dargli torto. "Sebastien Gautier, piacere di conoscerla." dice sorridendo. "Rachel, la madre di Hollie. Piacere mio." dice stringendo la sua mano. "È successo qualcosa di grave?" chiedo in ansia. Mia madre si gira per lasciarci soli, ma Seb la ferma. "È meglio se rimane anche tua madre.. preferisco dirvelo insieme." dice pacato, mia madre si gira a guardarlo e anche lei ha un'espressione confusa e arrabbiata. ".. ti prego, Seb, parla." dico.
"Ho fatto una scoperta ma non so se definirla bella o brutta, probabilmente entrambe." dice con calma, ma tutto questo non mi sta tranquillizzando per nulla. "Seb, arriva al punto." dico impaziente.
"Hol.. si tratta di tuo padre.. è vivo."
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𝚃𝚞𝚝𝚝𝚘 𝚎̀ 𝚙𝚘𝚜𝚜𝚒𝚋𝚒𝚕𝚎
RomanceLa città di Parigi come sfondo di questa complicata ma profonda storia d'amore. 𝐻𝑜𝑙𝑙𝑖𝑒 proviene da Sevran, la zona più povera e con bassa qualità di vita. È una ragazza buona, gentile ed altruista. Nonostante la situazione, cerca sempre di ved...