Mi rintano in casa, lontano da Seb, da quella casa e da quel mondo. Non sono fatta per essere una donna aristocratica, non posso farne proprio parte. Mi chiudo in camera cercando di chiudere gli occhi per rilassarmi un secondo, ho bisogno di staccare la spina per un po' dopo tutto quello che è successo in questi due giorni.
Ma proprio mentre sto per addormentarmi, sento il campanello di casa. Mi alzo svogliatamente per andare ad aprire ma vedo che Harper è uscita dalla sua stanza per farlo lei. Mi accuccio in un angolo ad ascoltare la conversazione. "Posso aiutarti?" chiede mia sorella. Ho sempre amato la sua espansività. "Cercavo una persona ma penso di aver sbagliato casa." dice la voce di Sebastien. Non so se uscire per parlare o lasciare che se ne vada, perdendolo per sempre. "Beh, posso provare ad aiutarti. Chi cercavi?" chiede Harper. "Una certa Hollie." dice. "Oh, allora sei nel posto giusto. Vado a chiamartela." dice Harper, maledicendola.
Mia sorella di allontana dalla porta e mi vede nell'angolo della porta, guardandomi con le braccia incrociate. "Hai un super mega figo che ti cerca alla porta.. fosse in te muoverei il didietro e correrei tra le sue braccia." dice mia sorella prendendomi in giro. "Harper, ti prego.. mandalo via." la imploro disperata. "Te lo scordi.. vai a parlarci, e lo mandi via tu se proprio." dice per poi darmi le spalle. Alzo gli occhi al cielo, e vado verso la porta dove Sebastien ha un'espressione confusa dipinta in volto. "Che vuoi?" chiedo senza salutare e niente. "Perché te ne sei andata? Ti stavo parlando." mi rimprovera quasi. "Seb, mi dispiace, ok? Ma non sono tagliata per tutto questo.. non è il mio mondo.. e l'ho capito ieri sera." dico ricordando l'umiliazione fin dentro le vene. "Io ti giuro, Hol, non sapevo nulla. Volevo passare una bella serata, Chris me l'ha mandata all'aria e i miei hanno rovinato tutto come al solito." dice sconsolato. "Ti credo." dico sorridendo leggermente. "Ieri sera ero arrabbiata, e ho parlato a caso.. ma anche Lili me lo ha detto e mi fido di tua sorella." concludo.
Vedo gli occhi di Seb illuminarsi alle mie parole. Il nostro momento viene interrotto da mia sorella. "Hol.." dice comparendo accanto a me. "Oh, Seb, lei è Harper, mia sorella.. Harp, lui è Sebastien, lavoro per la sua famiglia." dico sorridendo. Sebastien le stringe la mano. "Tratta bene mia sorella, sono perfida se voglio.." dice Harper guardandolo e io mi sbatto una mano sulla testa. "Harper, ti prego.." dico. Ad un certo punto sento Hadden piangere e mi assale il panico. Adesso cosa mi invento? "Harper, vai a vedere Hadden.." dico velocemente per evitare che lei dica qualcosa, ma Sebastien mi parla sopra. "Avete un fratello più piccolo?" chiede confuso. "In realtà.." comincia a dire Harper ma la fermo, fulminandola. Mi rigiro verso Sebastien ma so che non mi crede, mi ha vista troppo agitata. "Okay.. tanto prima o poi qualcuno lo avrebbe scoperto.." dico arrendendomi, e gli faccio segno d'entrare. Noto che si guarda in giro spaesato, ovviamente lui vive in una casa dalle dimensioni spaziali. Faccio per parlare, ma Harper arriva con Hadden in braccio, e me lo passa. "Harp, ci lasci un attimo?" chiedo gentilmente e lei annuisce, poi conduco Seb nella mia stanza. "Ascolta, ti chiedo scusa per non avertelo detto.. ma davvero, è una situazione complicata.. e non lo sa quasi nessuno." dico quasi pentita. Seb non parla, mi fa segno di continuare. "Ho lasciato la scuola e sono venuta a lavorare a casa tua perchè l'anno scorso sono rimasta incinta. E lui è mio figlio." dico tutt'un fiato, spaventata dalla sua reazione. "Quando è successo?" mi chiede ma sembra sereno. "Anche questo è difficile da spiegare.. beh, Claire ed Etienne mi hanno infiltrata a una festa da Chris. Ho bevuto tanto, e sono finita con qualcuno, che è l'ipotetico padre. Ma non ho idea di chi sia." dico calmandomi, anche se ho ancora i nervi tesi. Seb non dà segni che mi facciano capire il suo stato d'animo alla mia rivelazione e non so se rilassarmi o preoccuparmi.
"Grazie per avermelo detto." dice stringendomi una mano. Sorrido, e vedo che poi rivolge le sue attenzioni al mio bimbo, che gli sorride. "Non hai pensato di fare un test del DNA?" mi chiede. Scuoto la testa. "Costano troppo, e poi non voglio andare da uno sconosciuto a dire che ho avuto un figlio da lui. L'ho cresciuto da sola e va bene così." dico sorridendo mentre stringo Hadden a me. "È bellissimo, proprio come te." dice e sorrido alla sua frase. Poi torno seria. "Seb.. cosa ci fai qui? Veramente.." chiedo guardandolo. Lui abbassa lo sguardo. "Ti ho seguito anche perché volevo chiederti una cosa.." dice guardandomi, io lo guardo cercando di seguirlo. Mette la mano nelle tasche della sua giacca e tira fuori un piccolo contenitore, dandomela in mano.
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𝚃𝚞𝚝𝚝𝚘 𝚎̀ 𝚙𝚘𝚜𝚜𝚒𝚋𝚒𝚕𝚎
RomanceLa città di Parigi come sfondo di questa complicata ma profonda storia d'amore. 𝐻𝑜𝑙𝑙𝑖𝑒 proviene da Sevran, la zona più povera e con bassa qualità di vita. È una ragazza buona, gentile ed altruista. Nonostante la situazione, cerca sempre di ved...