Senza mio padre la casa era diventata un luogo tetro e buio, mia madre aveva perso il luccichio negli occhi e si sforzava di essere 'felice' ma era quella che ci stava peggio di tutti. La beccavo ogni istante a piangere mentre guardava gli album delle foto in camera. Harper non parlava più come prima, era diventata molto silenziosa e mi dispiaceva vederla così. Io vivevo nel dolore più assoluto. L'estate partì molto male, non avevo voglia di divertirmi e di conseguenza mi allontanai, non parlavo più con nessuno ma non volevo trasmettere la mia negatività in un periodo dove si doveva essere felici. Allontanai anche Etienne, che mi tartassava di messaggi: non avevo mai visualizzato e mai risposto a una sua chiamata. Non sapeva nulla per ora, non l'avevo avvisato, e neanche mi andava.
Una sera però, avevo appena finito di cenare e sentendo l'angoscia in tavola nel silenzio di tutte e tre, scappai dalla cucina e dopo un bel bagno caldo rilassante, mi chiusi in camera, sotto le coperte. L'unica cosa che mi venne da fare per distrarmi era leggere. Oltre a piangere, non potevo fare altro. Ma quel mio momento di disperazione venne interrotto dal bussare alla porta. "Mamma, va via." urlo cercando di non far tremare la voce. Ma la porta si apre comunque e mi alzo in piedi per urlare nuovamente ma al posto di mia madre, trovo Etienne.
Non parlo e lui prontamente mi accoglie nelle sue braccia, scoppiando in un pianto disperato. "Ehi, è tutto apposto.. tranquilla.." mi dice mentre mi accarezza. Io finisco per bagnare tutta la sua maglia ma a lui sembra non importare. "Mi dispiace di essere sparita, scusa.." comincio a dire in preda ai singhiozzi, avevo bisogno di lui, ma non avevo il coraggio di scrivergli dopo essere sparita per settimane. "No, non scusarti.. mi hai solo fatto preoccupare come non mai.. tua madre mi ha già detto tutto, mi dispiace tanto.." mi dice.
Mi allontano per fare un respiro profondo e lo guardo negli occhi. "Lo so ma mi vergognavo a scriverti dopo essere scomparsa nel nulla, non volevo rendere triste anche la tua estate, tutto qua." dico mentre il momento di disperazione mi sta passando, faccio respiri profondi. "Non farti passare per la testa queste cose.. lo sai che ci sono e ci sarò sempre per te." mi dice sorridendomi. Si siede sul mio letto tenendomi stretta al suo fianco. Sono così fortunata ad avere una persona speciale accanto a me, come Etienne. "Tu come stai?" gli chiedo.
L'ultima cosa che vorrei fare è risultare egoista e poi vorrei parlare di qualcosa che mi distragga. "Io sto bene.. solo, nonostante sia passato tanto tempo, mi manca Claire.. l'estate era il nostro periodo dell'anno preferito, è strano non passarlo insieme nonostante sia un anno e mezzo che ci evita.." dice nostalgico. Sento un groppo in gola, un altro tasto dolente da superare. "Penso che non ci perdonerà più, ormai ho perso completamente le speranze." dico fissando un punto davanti a me. "Non sono mai riuscita a parlargli, ci ho provato il giorno della commemorazione ma mi ha mandato via a suon di insulti ripetendo le solite cose." dice sconsolato. "Tipo che ci odia e che non ci perdonerà mai perché potevamo fare qualunque cosa ed è capitata l'unica che sperava non accadesse mai?" chiedo sarcastica. Etienne annuisce. "Esattamente." dice. Rimaniamo lì in silenzio abbracciati, non credo ci sia bisogno di parlare.
Ma ad un tratto la porta si spalanca e ci tiriamo su dritti, non vorrei mia madre si facesse pensieri strani. Ma dietro la porta si rivela la figura di Harper. "Hol?" mi richiama. "Che c'é?" chiedo leggermente infastidita, dato che non ha bussato. "C'è una persona che chiede di te, posso farla entrare?" mi chiede. Guardo Etienne confusa: chi potrebbe essere? Annuisco. "Si, falla venire." dico curiosa. Quando vedo la persona in questione davanti alla porta della mia camera, mi gelo sul posto e vedo Etienne fare lo stesso. E lei che cosa ci fa qui?
Rimango scioccata nel vedere la faccia di Claire guardarci quasi come fosse la vittima della situazione. Mi alzo per chiudere la porta a chiave, così che né mia madre né Harper vengano a disturbarci, anche se poco probabile. "Che cosa ci fai qui?" le chiedo guardandola arrabbiata. "Avevo bisogno di parlarvi, sono passata a casa tua Etienne e tua madre mi ha detto che eri qui.." comincia a dire ma Etienne la ferma e usa un tono molto serio. "Cosa dovresti dirci? Il fatto che per più di un anno ci hai trattato come immondizia, soprattutto Hol?" chiede ironico. "Sono stata male e non è stato facile, per niente." dice alzando la voce tremante. Ma io rimango neutrale, sta esagerando per farsi compatire ma non ci sto. "Siamo più che consapevoli di aver sbagliato e non immagini quanto ci dispiace per averti nascosto tutto, non avremmo mai voluto ferirti.." dico ma mi blocco, sto per piangere nuovamente. Etienne continua per me vedendomi in difficoltà. "Ma, in ogni caso, non mi pareva il caso di trattarci in quel modo.." conclude.
Claire abbassa lo sguardo. "So di aver esagerato ma mi serviva tempo per digerire e pensare alla cosa." dice. "Cavolo, era proprio difficile da digerire." dico sbattendo le mani sulle gambe, sto per sbroccare. "Vorrei solo capirvi, e adesso sono pronta ad ascoltarvi." dice guardando entrambi. È sull'orlo delle lacrime, e da questo posso dedurre che è davvero dispiaciuta. Ma non posso ignorare il fatto che per un anno sono stata male.
Guardo Etienne e faccio segno che parlo io. "Claire, non c'è niente, davvero.. ci siamo baciati, non solo una volta, e lo ammetto, ma non ci siamo mai messi insieme. E quando è successo la prima volta, era il motivo per cui io e Etienne non ci parlavamo più: lo avevo rifiutato perché ti eri dichiarata il giorno prima, e per quello ti ho detto di provarci con lui.. era l'unico modo con cui speravo non venissi a saperlo in quel modo, non potevo immaginare che Etienne sbroccasse e lo dicesse, volevo dirtelo io solo che ogni momento mi sembrava inopportuno.. ti ho vista felice, Claire, e non volevo litigare con te.. non lo avrei mai voluto." dico quasi in lacrime. Continua Etienne a parlare. "Claire, mi dispiace per essermi arrabbiato tanto quella sera ma quando è saltato fuori che ci stavi provando con me, pensavo che Hol ormai te l'avesse detto e sapessi di noi.." dice ma lo fermo subito. "Etienne, frena.. è stato un bacio, e mi stavi ignorando.. non esprimerti in modo sbagliato, per favore.. avevamo chiarito questa cosa.." dico guardandolo. "Ma come? Pensavo fosse sbocciato l'amore dopo che ci siamo separati." dice con un tono saccente. Ma non aveva accettato la cosa?
"Beh sai, con tutti i sensi di colpa che ci portavamo dietro, era un po' difficile metterci insieme e fare gli egoisti.." dico alzando il tono, dato il suo provocarmi. "Ragazze, non cominciamo. Claire, sei venuta con l'ascia di guerra o in pace?.. perchè se vuoi litigare o insultarci, evita.. non è un buon momento adesso." dice Etienne guardando Claire dritto negli occhi. "Scusa.." dice rivolta a me, e annuisco. ".. non voglio litigare con nessuno.. dopo un anno la mia rabbia si è affievolita e mi sembrava giusto ascoltarvi, mi mancate tanto." dice Claire sospirando. "Capisco ma mi hai detto in faccia che mi odi.. non è poco." dico guardandola ferita. "Per le parole dure mi scuso tanto. Davvero. Non le ho mai pensate, ma dovevo trovare un modo per tenervi distanti, ero una bomba ad orologeria." si giustifica. Guardo Etienne e ci capiamo al volo. Mi alzo in piedi e vado davanti a Claire, le lacrime mi scivolano giù sulle guance e la voce mi trema, ma cerco di sorriderle nonostante il periodo schifoso. "Mi sei mancata tanto.. ben ritornata." dico solo. Claire si fionda nelle mie braccia piangendo. "Anche tu Hol, da morire.. e scusami ancora." dice. Poi si stacca e corre tra le braccia di Etienne, scusandosi. E infine ci abbracciamo tutti e tre.
"Direi che il trio è tornato. Diamo inizio ad un estate bomba, a settembre iniziamo il terzo anno e dobbiamo goderci questi tre mesi prima del vero inferno e inoltre dobbiamo distrarti un po' Hol.. non ti lascerò qui a deprimerti in periodo estivo, è fuori discussione." dice Etienne guardandomi. Guardo Claire ma lei annuisce, glielo avrà detto mia madre o Harper quando è entrata. Parla lei. "Ho sentito che questo sabato Chris dà una festa di fine estate a casa sua e noi ci andremo, o meglio, ci intrufoleremo. Preparatevi al devasto più totale." dice Claire. Io e Etienne le sorridiamo complice.
Finalmente torno a respirare un'aria tranquilla, il nostro trio è tornato e per la prima volta andrò ad una festa di liceali in una casa enorme. Non so se sono spaventata o elettrizzata all'idea.
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𝚃𝚞𝚝𝚝𝚘 𝚎̀ 𝚙𝚘𝚜𝚜𝚒𝚋𝚒𝚕𝚎
RomanceLa città di Parigi come sfondo di questa complicata ma profonda storia d'amore. 𝐻𝑜𝑙𝑙𝑖𝑒 proviene da Sevran, la zona più povera e con bassa qualità di vita. È una ragazza buona, gentile ed altruista. Nonostante la situazione, cerca sempre di ved...