Dopo la chiacchierata con Claire, le proposi di venire a trovarmi in villa, così che avessimo potuto far conoscere i bimbi fra loro, e oltre a lei sarebbero venuti anche i ragazzi, Eric e Nathan, e Arielle. Quest'ultima venne ancora prima dato che le avevo raccontato di ciò che era successo coi miei 2 ex migliori amici. "Hol, sei sicura sia stata una buona idea?" mi chiedeva per la 50esima volta. "Arielle, ti prego. Claire era la mia migliore amica e anche se mi ha voltato le spalle, si è scusata. Sono passati 10 anni, direi di smetterla coi rancori adolescenziali no?" le chiesi sarcastica. "Io non mi fiderei ciecamente fossi in te." continua a dirmi.
Alzo gli occhi al cielo. "Puoi tranquillizzarti e goderti questa giornata? A breve sarà qui e vorrei passare un bel pomeriggio." le dico sorridendole. Lei ricambia. "Va bene, promesso." mi dice. Scendiamo al piano di sotto: al centro delle due scale ho fatto posizionare due divani giganteschi, con un centro tavola di legno bianco. Nathan e Eric sono già seduti a parlare fra loro. "Ragazzi, potete andare nel salotto di lá per favore?" chiedo gentilmente. "E perché mai?" mi chiede Eric. "Beh, prima cosa sei in casa mia e decido io, e secondo potreste mettere a disagio i miei ospiti." dico con saccenza. Si, io e lui andiamo d'accordo ma non ho detto che siamo amici inseparabili.
"Va bene, signora." dice Eric canzonandomi, si alza e vanno tutti e tre nella stanza di lá. Nello stesso momento in cui Nathan chiude la porta, il campanello di casa suona. Faccio un respiro profondo e vado ad aprire. Sorrido per accogliere Claire, ma insieme a lei trovo anche Etienne. "Oh, ciao." dico per la sorpresa. "Ciao Hol.. scusa il contrattempo, ma ha voluto venire anche lui." mi dice indicando Etienne. Sorrido per non farla sentire a disagio. "Non preoccuparti, entrate pure." dico spostandomi. Entrano e subito si guardano intorno. "Cavolo.. è proprio bella." dice Etienne. "Ho ravvivato un po' la casa a modo mio." dico facendoli sedere.
Entrando mi accorgo delle due bimbe attaccate alla gonna di Claire. "Oddio.. sono.." dico guardandole. "Si, Daphne e Nadine.." dice Claire guardandole. Guardai le bimbe e notai subito la differenza: una aveva gli occhi castani scuro di Etienne e i capelli ricci castani, Daphne; mentre Nadine aveva gli occhi verdi scuro e i capelli rossicci di Claire. "Sono stupende, ragazzi." dico emozionata mentre le guardo. "Mamma.. chi è?" chiede una delle due. "Lei, Daph, è la zia Hollie.. quella delle foto, ricordi?" dice Claire guardandomi. Non posso credere che ha parlato a loro di me. "Oh, capito.." dice sorridendomi dolcemente.
"Hadden! Simòne!" chiamo dall'atrio fino in camera dei miei figli sperando mi sentano. "Potete scendere?" chiedo subito senza attendere risposta. Subito sento dei passi e scendono entrambi. "Cosa vuoi?" mi chiede Hadden dalla cima delle scale. "Chiama anche tua sorella e scendete un attimo per favore." chiedo ignorando la domanda dal tono scortese di Hadden. Ritorna indietro e riscende con Simòne dietro.
"Hadden, forse non ti ricordi.. ma loro mi hanno aiutato a crescerti prima di sposarmi con papà e trasferirmi qui. Nella casa a Sevran stavi con loro." cerco di spiegare. Ne avevo parlato con lui, volevo sapesse che non ha sempre fatto questa lussuosa vita e che sapesse da dove venivo in realtà. "Aspetta.. Sono quelli del quadretto che tieni in camera? Claire e Etienne, giusto?" mi chiede Hadden. "Si, proprio loro." dico sorridendo. "Cavolo, avrai avuto un anno quando ti ho visto l'ultima volta.. e adesso già sei un quasi adolescente.. assurdo." dice Claire emozionata. "E ragazzi, lei è la piccola Simòne.. Loro, tesoro, erano amici della mamma, e adesso puoi chiamarli zii.." dico sorridendo a mia figlia, notando un velo di tristezza sugli occhi di Claire. Sarà perché ho utilizzato il verbo 'erano' ma non poteva aspettarsi che dicessi 'sono'.
"Piacere di conoscervi." dice Simòne timidamente. "Loro sono le loro bimbe, Daphne e Nadine.. vai con loro in camera a giocare un po'?" chiedo. Le bimbe di Claire mi guardano e si avvicinano a Simòne, che le porta al piano di sopra. Hadden rimane accanto a me. "Allora, Hadden.. come stai?" chiede Claire guardando il bimbo ormai adolescente davanti a lei che ha visto nascere. "Bene.. la scuola è un po' dura ma mi piace.. Passo già notti in bianco, non oso immaginare alle superiori." dice. "Hai preso tutto dalla mamma.. se hai la sua testa, le notti in bianco non ti servono.." dice Etienne guardandomi.
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𝚃𝚞𝚝𝚝𝚘 𝚎̀ 𝚙𝚘𝚜𝚜𝚒𝚋𝚒𝚕𝚎
RomanceLa città di Parigi come sfondo di questa complicata ma profonda storia d'amore. 𝐻𝑜𝑙𝑙𝑖𝑒 proviene da Sevran, la zona più povera e con bassa qualità di vita. È una ragazza buona, gentile ed altruista. Nonostante la situazione, cerca sempre di ved...