25. 𝙲𝚘𝚕𝚙𝚘 𝚍𝚒 𝚜𝚌𝚎𝚗𝚊

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Il galá era stato un flop assurdo. Sono tornata direttamente a casa mia a piedi, andando scalza poiché coi tacchi era impossibile. Sentivo il cuore frantumato in mille pezzi, è stato peggio della litigata con Claire. Non posso credere a quello che è successo, sono sicura che Sebastien lo sapeva ed era il colpo di grazia finale.

Varco la porta letteralmente in lacrime, e mia madre mi viene incontro. "Tesoro, cos'è successo? Stai male?" mi chiede vedendomi in quello stato. "Troppe cose. Sono a pezzi." dico con la voce che trema. Mi lascio abbracciare e consolare, poi mi fa sedere in cucina e mi passa una tazza di caffè. "Posso sapere cosa è successo?" mi chiede guardandomi seria. "Festa andata male, tutto qua." dico cercando di sorriderle. "Festa? A me pare più l'aria di un galá benestante." dice accigliandosi. Sospiro. "Probabile." dico lasciandole il beneficio del dubbio. "Sei turbata anche troppo, ti lascio riposare." dice dandomi un bacio sulla fronte e andandosene.

Mi alzo andando a togliermi il vestito e tutte le cose che Lili mi aveva prestato, e mi faccio un bagno caldo. Esco, mi metto il pigiama e vado in camera dove vedo Hadden che dorme beato nella sua culla. Gli accarezzo il viso dandogli la buonanotte sottovoce e poi mi butto sprofondando in un sonno turbato pieno di pianti interrotti dal troppo sonno.

Mi sveglio di malavoglia e quando penso che devo tornare a lavorare in quella casa mi viene la nausea, ma cerco di farmi coraggio dato che oggi è un mese che lavoro lì e dovrebbero darmi il primo stipendio. Saluto Hadden, e mi avvio verso la villa Gautier.

Arrivo e la signora Gautier mi squadra, immagino mi dirà di tutto sulla mia presenza a quella dannata festa. "Buongiorno." dico sempre con il mio tono educato. "Salve. Vieni nello studio." mi dice pacata, e la seguo dentro alla biblioteca, rivivendo la prima volta che sono venuta qui. "Ieri sera mi hai fatta svergognare, presentarti a una festa del genere.. Non so cosa è preso a mio figlio per difenderti, ma sia chiaro: non ti licenzio per la tua situazione e per il fatto che sai fare il tuo lavoro, ma al prossimo sgarro sei fuori. Questo è il primo stipendio, fattelo bastare." dice con tono molto freddo e abbastanza furioso.

Annuisco non replicando e prendendo la busta con i soldi del primo mese. "La ringrazio, prometto di non deluderla." dico sorridendole, per poi andare a lavoro. Prima di tutto vado da Lili, per ridarle le cose che mi ha prestato la sera precedente. Busso alla sua porta e sento subito la sua voce. "Avanti." dice. Entro. "Ehi.." dico cercando di sorriderle ma le mie occhiaie dicono tutto sulla mia serata. "Hol, stai bene?" mi chiede venendomi incontro. "La mia faccia dovrebbe dire tutto penso." dico indicandomi il viso. "Si, Sebastien mi ha detto.." dice. "Non menzionarlo, ti prego." dico. "Hol, fidati se ti dico che lui non sapeva che Chris sarebbe piombata li così nel nulla e avrebbe piantato un casino del genere.." dice difendendo il fratello. Alzo le spalle. "Non mi importa più Lili. Sapevo che era un errore e ieri sera ne ho avuta la conferma." dico indifferente. "Hol, ti prego.." dice cercando di farmi ragionare ma la blocco. "No Lili, non cambierò idea. Non provarci.. Tieni le cose di ieri sera e grazie per tutto." dico e me ne vado lasciandola interdetta.

Esco dalla sua stanza e faccio per andare giù per iniziare a lavorare quando una voce mi blocca sul posto. "Hollie.." dice la voce a me fin troppo conosciuta. Non mi giro neanche a guardarlo, me ne vado giù di sotto cercando di non piangere. Sento che mi sta seguendo. "Hollie, ti prego.." dice prendendomi per un braccio. Mi gira verso di lui e i nostri occhi si incontrano. "Mi dispiace per ieri, davv.." comincia a dire ma lo fermò subito. "No. Non voglio le tue scuse, non mi servono. È stato un errore e ho sbagliato, non dovevo accettare questa cosa." dico quasi in lacrime. "Hol, per favore.." prova a dirmi ma mi mollo dalla sua presa. "Sebastien, lasciami stare." dico infine,e vado a lavorare.

Margot non fa domande, penso abbia capito che è successo qualcosa di spiacevole. Lavoro in silenzio rimuginando sui miei pensieri, non sento niente se non un immenso dolore. Vorrei poter piangere all'infinito ma devo essere forte come lo sono sempre stata, nonostante ieri sera sia stata l'umiliazione più grande della mia vita. "Hollie." mi richiama Margot, dato che sto pulendo una pentola da circa 10 minuti ininterrottamente. "Cosa?" chiedo cercando di fare l'innocente ma non mi riesce. "Cosa succede?" mi chiede. "Nulla." dico. Lei mi si avvicina togliendomi la pentola di mano. "Parlami. Ti ascolto." dice sorridendomi. "È che.. non so, ho sempre cercato di essere forte.. ci sono sempre riuscita, anche se a 6 anni mi massacravano di botte perché ero povera.. ma ieri sera è stato umiliante, mi sono sentita inutile, che non merito di vivere e la cosa è davvero frustrante." dico con la voce che mi trema. Il mio orgoglio sta cadendo a pezzi e si sta rivelando la mia parte più sensibile e fragile. "Non permettere a quattro stronzi dell'aristocrazia di dirti che non hai il diritto di vivere. Non farti influenzare da queste cattiverie dette senza senso. Non lo devi fare Hol, guardati: hai 17 anni, sei già madre di un bimbo che a mio parere dovrà sentirsi fortunato e sgobbi 14 ore al giorno per la tua famiglia, per aiutarla." dice Margot prendendomi per le spalle. "Si, hai ragione." dico sorridendole.

Poco dopo in cucina entra la signora Gautier. "Ragazze.. ho un compito per entrambe." dice venendo verso me e Margot. "Oggi è una giornata importante, e ho bisogno che sistemiate la sala, mettete due tavoli, tirate fuori le bottiglie più pregiate, e vorrei le scale decorate con nastro bianco, fiori della sposa e rose bianche." dice elencando le cose con le mani. "Capito?" ci chiede infine guardandoci. Io e Margot annuiamo. "Che giorno importante festeggiate, signora Gautier?" chiede gentilmente Margot. Lei ci sa proprio fare. "Oh, oggi verrà il sindaco a firmare il contratto matrimoniale." dice con tono fiero, mi sento un groppo in gola alle parole della signora Gautier ma spero davvero di sbagliarmi. "Lili si sposa?" chiede Margot contenta. "Non Lili.. Sebastien si sposa. Con Christel Wagner. Ieri sera abbiamo firmato il prematrimoniale e da domani Francia e Germania saranno il nostro dominio, e questo vuol dire solo che potremmo fare miliardi di soldi all'anno." dice la signora Gautier felice. Ma io sono rimasta bloccata al 'Sebastien si sposa'. Non pensavo lo firmasse sul serio: si insomma, palese che non potesse rifiutare. Ma questo dà solo prova che mi ha riempito di bugie, voleva solo usarmi per non so che scopi. Ferirmi forse? Si, più probabile.

Margot mi richiama e ci mettiamo subito al lavoro, facendo tutte le cose elencate sulla lista della signora Gautier. Finiamo nel tardo pomeriggio è giusto in tempo prima che arrivino tutti gli invitati. La stanza sembra proprio una chiesa dove sta avvenendo un matrimonio, e io mi sento soffocare. Vorrei solo piangere e distruggere tutto questo, e dentro di me invidio fortemente Chris. Faccio un respiro profondo per calmarmi, e vado con Margot in cima alle scale, ovviamente cercando di non farci vedere.

Vedo subito la famiglia di Sebastien al completo, Lili inclusa, vestita sempre con il suo stile non appropriato al momento e non sembra neanche contenta ma so perché ha il malumore: voleva ci fossi io all'altare con suo fratello. Cerco di non pensarci e guardare lo spettacolo con Margot vicino che mi stringe la mano. Sebastien sta parlando con sua madre e con la madre di Chris, ma ad un certo punto alza lo sguardo e i nostri occhi si incrociano, io mi sento il cuore in gola bloccandomi sul posto, lui sorride leggermente.

Comincio a pentirmi di non averlo perdonato, ma ormai la stupidaggine l'ho fatta: l'ho perso per sempre e si sta per sposare. Il silenzio cala in sala ed entra Chris a braccetto con quello penso sia suo padre. Non si può negare che è bellissima: ha un vestito bianco in pizzo, con le maniche a tre quarti, la gonna stretta ai fianchi lungo fino a metà coscia, e tacco 12 di décolleté bianche. Ha i capelli sciolti con dei ricci e truccata poco, ma i suoi occhi azzurri risaltano subito. È veramente bella e non posso proprio farle concorrenza.

Chris e Sebastien si siedono e cominciano a leggere dei voti, e tutto questo Sebastien lo fa continuando ad alzare lo sguardo verso di me. Mi sento salirmi le lacrime ogni minuto che passa, che la cerimonia va avanti. Penso di non potercela fare a vedere la fine, soprattutto quando stanno per cominciare le promesse nuziali con lo scambio degli anni: senza dire nulla, corro giù per le scale per raggiungere la porta e uscire da quel posto, così da poter piangere in silenzio, da sola, nel mio dolore.

"Hol, ma che fai?" mi chiede Margot dietro. "Me ne devo andare.." dico cercando di non piangere subito, mentre sento il celebrante chiedere a Seb se vuole Chris come sua moglie. "Aspetta.." dice Margot cercando di fermarmi, ma io corro scappando da quella casa, lontana da lui. Ma mi rendo conto uscendo che Sebastien non ha detto nulla, non ha risposto. Mi giro all'indietro, e trovo Sebastien sulle scale che mi guarda. "Cosa fai? Ti stai sposando." gli chiedo con il cuore spezzato. "Vuol dire che non hai sentito.. Ho appena detto di no." dice sorridendomi, mentre scende verso di me.

Aspetta, cosa? "Cosa hai fatto?" chiedo sconvolta. "Ma i tuoi, e Christel, e le aziende.. che cavolo." continuo ma Seb mi blocca. "Sai cosa Hollie? Chi se ne frega.. io voglio sposare la ragazza che amo davvero, che mi ha fatto provare qualcosa.. ovvero tu." dice sorridendomi. Ammetto di essere stupita dalle parole, l'unica cosa che vorrei è saltargli addosso e baciarlo. Ma non lo faccio, perché non è giusto. "Mi dispiace.. ma non posso." dico e me ne vado del tutto, non voltandomi più, nonostante la sua voce che mi chiama.

È giusto così.

𝚃𝚞𝚝𝚝𝚘 𝚎̀ 𝚙𝚘𝚜𝚜𝚒𝚋𝚒𝚕𝚎Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora