18. 𝚁𝚊𝚐𝚐𝚒𝚘 𝚍𝚒 𝚜𝚘𝚕𝚎

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"Non ci voglio credere." dice Sebastien guardandomi, mentre io rimango paralizzata sul posto non sapendo che dire o fare. "Sevran, che ci fai qui?" mi chiede Eric con la sua espressione odiosa. "Cosa pensi che stia facendo qui?" chiedo ironica, mostrandogli i tovaglioli che ho in mano. "Lavori qui?.. dai, non ci credo che mia madre l'abbia assunta.." chiede Sebastien alzando gli occhi al cielo con aria infastidita. Poi si avvicina a me, facendomi appoggiare al tavolo dietro di me. "Allora.. dato che lavori qui, ti avranno detto come funziona: comandiamo tutti qua. Ora apparecchi anche per Eric, e voglio pronto tra mezz'ora." mi dice con tono quasi provocatorio, per poi andare di sopra con il suo migliore amico che fa una risata perfida.

Deglutisco evitando di scoppiare, e mi accorgo di Margot, che esce dalla porta della cucina. "Allora li conosci?" mi chiede. Annuisco. "A scuola mi hanno preso di mira, in particolare Eric. L'hanno scorso mi ha pestato a sangue sotto ordine della ragazza di Sebastien." dico continuando ad apparecchiare e calmandomi. "Sei di Sevran?" mi chiede ma non so se sia schifata o comprensiva. "A quanto pare." dico continuando a tenere lo sguardo basso. "Sono anche io da lì.. prima ero di questa zona ma mio padre è andato in bancarotta e ho lasciato la scuola per lavorare." mi dice e la guardo. "È stata dura?" chiedo. Lei alza le spalle. "All'inizio si e non nego che mi manca la mia vecchia vita.. ma sai, devo dire che con questo ho cominciato ad apprezzare le piccole cose, ho cambiato totalmente la visione di tutto.. spero comunque che tu ti trova bene qui." mi dice mettendo una mano sulla mia spalla.

Le sorrido e decido di parlare. "Io sono sempre stata in pessime condizioni.. mi pestano da quando ho 6 anni ma non mi è mai importato, li lasciavo fare.. l'anno scorso ho perso mio padre e per un po' ci ha mantenuto la sua azienda.. ma adesso con un figlio è difficile e ho deciso di rinunciare alla borsa di studio per cercare lavoro e mantenere la mia famiglia." dico. Margot rimane con una faccia confusa. "Scusami? Figlio? Sei già mamma?" mi chiede sconvolta. "Un piccolo incidente di percorso. Non ho idea di chi sia il padre. Ma lo amo con tutta me stessa." dico sorridendo pensando ad Hadden. "Cavolo.. Ma quanti anni hai? Insomma.. Oddio." dice ancora sconvolta. Rido davanti alla sua espressione. "Ho 17 anni.. E ora il bimbo ha 6 mesi circa. Si chiama Hadden." dico. Margot mi sorride dolcemente. "Che cosa carina." dice sorridendomi. Lei torna in cucina e io finisco di mettere giù le posate e i piatti.

Mentre torno dentro per prendere i bicchieri e i calici per le bevande, noto qualcuno seduto sul bancone della cucina. Mi giro e faccio cadere una pentola, per fortuna vuota. La raccolgo e guardo la ragazza seduta che sta bevendo una bottiglia di birra, che si gira a guardarmi. "Ciao." la saluto sorridendo educatamente. È molto carina, ha i capelli biondi mossi sciolti lunghi fino al seno, in jeans e felpa, ma truccata molto bene. Quando mi guarda negli occhi, noto che ha lo sguardo uguale a quello di Sebastien. Che sia sua sorella? 

"Salve. Sei la nuova domestica?" mi chiede scendendo dal bancone e venendo verso di me, sempre bevendo la sua birra. "Si, e tu.." la guardo interrogativa. Mi allunga la mano e io la stringo. "Lilian, ma puoi chiamarmi Lili." mi sorride e io ricambio. "Io sono Hollie, Hol se preferisci." dico. "Non sei di queste zone?" mi chiede. "Si nota così tanto?" chiedo ridendo. "Ti vedo un po' spaesata.. aspetta, sei di Sevran?" mi chiede stupita anche se non capisco la sua reazione. "Si.. è un problema?" chiedo titubante. "In realtà sono mia madre, mio padre e mio fratello che rompono tanto le palle.. a me non frega più di tanto, anzi.. sono contenta di conoscere gente di quelle parti." mi dice sorridendomi. "Ah si, e come mai?" chiedo interessata. "Odio la gente come me, invasati dai soldi e robe del genere. Non hanno idea che c'è ben altro al mondo che ville di lusso, vestiti di marca e galá elegantissime ricchi di VIP.." dice sbuffando e rimango sconvolta alle sue parole. È figlia dei banchieri più importanti di Parigi e odia la vita di lusso che fa?

"Che è quella faccia?" mi chiede continuando a bere davanti alla mia espressione stupita. Mi sblocco sorridendo nervosamente. "Scusami, è che.. sono lusingata dal tuo pensiero.. insomma, hai una vita splendida, vivi in condizioni più che ottime.. e sentirti dire cose simili è.. solamente strano." dico. Lili alza le spalle. "Non pensare che noi ricchi abbiamo la vita perfetta. Per dirti.. i matrimoni combinati, che devi sempre sperare in una botta di culo altrimenti sei fregata a vita.. E poi i miei genitori e mio fratello sono degli avari egoisti, pensano solo a cazzate da ricchi.. Io non sono così. Per niente." dice, finendo l'ultimo goccio dalla bottiglia e buttandola nel contenitore di vetro. "Penso che io e te diventeremo ottime amiche. Ti lascio cucinare con Margot." dice per poi andare dalla parte opposta della cucina.

Margot rientra con delle casse. "Hai conosciuto Lili? Fantastica no?" mi chiede ridendo mentre si prepara il necessario per cucinare. "Solo fantastica? Quella ragazza è meravigliosa, strabiliante.." dico sorridendo, ripensando alla conversazione avuta. "Lili è la scheggia impazzita della famiglia, è il contrario di suo fratello. I suoi la rimproverano continuamente." dice. "È da ammirare." dico. Andiamo avanti a cucinare, e arrivano anche i genitori di Sebastien. Anche Sebastien, Eric e Lili scendono e si mettono a tavola.

Noto subito il silenzio tombale quando sono tutti seduti ai loro posti. Ogni tanto mentre servo i vari piatti Eric mi lancia sguardi carichi di odio, e Sebastien lo imita, ma io li ignoro e continuo il mio lavoro. Nel pomeriggio invece, Sebastien ed Eric escono, Lili anche, i genitori tornano al lavoro, e io mi occupo di lavare tutta la casa, senza perdere tempo. Fortunatamente il primo giorno finisco presto, e la signora Gautier mi dice che posso tornare a casa anche prima delle 22. Così finalmente intorno alle 20.30 smonto.

Torno a casa a piedi, e chiamo Claire per dirle di raggiungermi a casa con Etienne. Hanno ricominciato la scuola e voglio sapere gossip così come io voglio raccontare loro il mio primo giorno di lavoro. Arrivo col fiatone ma trovo mia madre e Harper ad accogliermi con un buon profumo di cibo in casa, e Hadden che appena mi sente e mi vede, mi sorride.

Finisco di mangiare, mi faccio un bagno veloce per rinfrescarmi e mi butto a letto con accanto Hadden. Nel frattempo arrivano Claire ed Etienne. "Ragazzi." li saluto. "Hol, come è andata il tuo primo giorno?" mi chiede subito Claire sedendosi sul letto e salutando Hadden. Etienne la segue. "Apparte che sono stata assunta subito, molto strano direi." dico ridendo e comincio a raccontare di Margot, della scoperta della casa dei Gautier e di Lili. Entrambi fanno una faccia sconvolta. "Hol, se sapevo che era casa dei Gautier avrei evitato. Giuro che mi dispiace." prova a giustificarsi ma io la blocco. "Non fa nulla.. è strano da pensare e da dire ma mi trovo bene. Non è cosí male.. Solo Eric è stato stronzo come suo solito." dico. "Ti prego, Hol, stai in guardia in quella casa.. Non mi fido neanche io della gente della mia zona, figurati. Fai attenzione, nel sangue dei Gautier la presa in giro è una cosa genetica.." mi dice Claire col suo fare premuroso e le sorrido.

Poi chiedo a loro. "E il vostro primo giorno dell'ultimo anno?" chiedo con un po' di malinconia, dato che avrei dovuto essere con loro. Ma non rimpiango di aver dato al mondo Hadden, ora è una delle mie priorità. E così Claire ed Etienne iniziano a raccontarti aneddoti, come sono i primini, e il fatto che tutti i professori sono dispiaciuti che io non ci sia più. Ma spero più avanti di poter concludere ed avere un diploma come tutti.

𝚃𝚞𝚝𝚝𝚘 𝚎̀ 𝚙𝚘𝚜𝚜𝚒𝚋𝚒𝚕𝚎Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora