Pensai spesso alla conversazione che avevo avuto con Nathan quel giorno, speravo di non essere io la ragazza con cui Seb aveva tradito Chris, se l'avesse scoperto probabilmente mi avrebbe ucciso. Dopo 2 settimane da quella festa, Etienne e Claire erano sempre nella stessa situazione, non avevo ben capito cosa stesse succedendo tra loro due. Molto probabilmente avevano paura di una mia possibile reazione ma io ero tranquilla e l'importante per me era vederli felici.
Un giorno, Claire mi aveva chiamata nel pomeriggio, era passata in pasticceria e voleva vedermi, dopo la festa di Chris. "Allora, non mi hai detto come è stata la festa di Chris.." mi dice mentre apre la confezione con dentro 2 brioche al pistacchio per me e lei, le nostre preferite. "È stata bella, insomma.. nuova esperienza.. e il fatto che nessuno mi ha riconosciuto è stato fantastico." dico sorridendo leggermente. "Senti, Hol, non vorrei ci fossero malintesi tra noi e vorrei chiarire il prima possibile con te.. non vorrei rischiare di ferirti o peggio, perderti." mi dice sospirando, sembra preoccupata. "Claire, puoi parlarmi di qualsiasi cosa e lo sai.. cosa vuoi chiarire con me?" le chiedo stringendole una mano. "Tra me e Etienne.." comincia a dire ma la fermo. "Lo so, vi ho visti, e anche la mattina mentre dormivate. Non preoccuparti, davvero. Se tu sei felice e lui anche, non dovete preoccuparvi per me." dico sorridendo. "Se non ti va giù, dimmelo. Ti prego." continua a dirmi. Rido davanti alla sua inutile preoccupazione. "Claire, sono sincera. Per Etienne non provo più nulla e lui lo sa già.. davvero, stai tranquilla." dico.
Lei mi sorride. "Non so se gli piaccio, ogni volta che tento di parlarne cambia discorso.. Non voglio essere un'alternativa perché non può averti." dice. "Etienne non è così, e lo sai meglio di me. Dagli tempo, magari ci sta pensando bene e non vuole illuderti." dico sincera. Lei annuisce. "Forse hai ragione, sono io la paranoica." dice ridendo. Faccio per mangiare la brioche che Claire mi ha portato ma sento una strana sensazione, sulla bocca dello stomaco. Non capisco bene cosa sia, ma ad un certo punto la sento talmente forte che provo a fare respiri profondi per vedere se si ferma. Claire se ne accorge. "Hol, tutto apposto?" mi chiede. Tengo gli occhi chiusi per concentrarmi e non riesco a risponderle. Poi non ce la faccio più, mi alzo di corsa e vado in bagno a liberarmi.
Rigetto un paio di volte, Claire mi soccorre tenendomi i capelli e accarezzandomi sulla schiena, la sento tremare, è preoccupata. Appena finisco, mi asciugo la bocca, e mi appoggio alla parete per prendere un respiro profondo. "Ma che succede?" mi chiede, è spaventata. "Non ne ho idea, sarà un virus oppure avrò fatto indigestione." dico, cercando di pensare. "Ti porto un po' di acqua, così ti idrati e poi ti accompagno a riposare." mi dice sorridendomi dolcemente. Annuisco ringraziandola. Dopo aver bevuto in un sorso mezzo litro di acqua, Claire mi accompagna in camera mia e mi fa buttare sul mio letto. Non appena tocco il cuscino, le palpebre si fanno pesanti e mi addormento all'istante.
Passarono giorni, ma i sintomi non si placarono: le nausee erano quasi continue, avevo cominciato ad avere mal di testa e mal di schiena, e inoltre tante cose che mi piacevano non riuscivo più a mangiarle, solo a sentirne l'odore mi saliva il voltastomaco. Chiamai Claire preoccupata spiegandole la situazione e lei mi rispose di darle 10 minuti, che sarebbe arrivata da me. Non sapevo cosa avesse in mente ma mi fidai. Si presentò poco dopo da me, insieme ad Etienne. "E lui sarebbe la mia soluzione?" chiedo sarcastica. Claire ride. "Ma no, eravamo insieme quando mi hai chiamato.." dice. Cambio discorso. "Allora, hai qualche idea?" chiedo guardandola. "So che adesso darai di matto ma per i sintomi che mi hai elencato al telefono.. non ho potuto scartare l'idea.." dice preoccupata mentre fruga nella sua borsa. Io rimango confusa pensando al peggio.
Tira fuori delle scatoline e appena capisco cosa sono mi metto a ridere nervosa. "Tu stai scherzando, vero? Non può essere.." dico. "Hol, prova.." dice dandomi in mano il test di gravidanza. La guardo scioccata. "Spero tu ti stia sbagliando." dico e poi mi dirigo in bagno. Leggo le istruzioni per cercare di capire che cosa devo fare, e lo faccio. Aspetto con ansia i 3 minuti che daranno un risultato che probabilmente cambierà per sempre tutto. Adesso che ci penso, il padre non può che essere il ragazzo della festa di Chris ma non saprò mai chi è.
Mentre sto facendo un mucchio di pensieri, Claire entra in bagno. "Ehi, hai fatto?" mi chiede guardandomi. Annuisco. "Sono spaventata." dico solo. Claire mi sorride. "Senti, in caso fosse positivo, ti aiuteremo io e Etienne. Anche per dare spiegazioni a tua madre. In fondo, è colpa nostra: alla festa di Chris ti abbiamo ignorato e non saresti in questa situazione.." dice. "Ma quindi.. Aspetta, io non ne ho mai parlato, come fate a saperlo? So che siete entrati ma come fate a sapere che ho fatto.." chiedo confusa. Come potevano i miei migliori amici sapere che ero andata a letto con uno sconosciuto se quando mi hanno trovata ero sola?
"C'era un preservativo rotto sul pavimento. Non sappiamo chi c'era, non abbiamo visto nessuno. Non ti abbiamo detto nulla per non farti credere che ci siamo fatti gli affari tuoi.. Tu non ne hai parlato, quindi siamo stati zitti. Spero tu non sia arrabbiata con me." spiega Claire. Sospiro. "No, tranquilla. Non sono arrabbiata. Se non ne ho parlato è perché mi vergogno immensamente di quello che ho fatto.. non ricordo neanche chi fosse." dico abbassando lo sguardo. "Non importa.. Forse uno stronzo che se ne è approfittato, ma probabilmente ti ha lasciato un regalino." dice Claire ironicamente. Guardo il telefono e noto che i 3 minuti sono passati. Mi giro verso Claire. "È ora del verdetto." dico alzandomi e prendo il test in mano. Faccio un respiro profondo e lo giro. 2 lineette. Incinta.
Claire mi abbraccia, io rimango paralizzata. Non so cosa dire, o come comportarmi. Sono troppo piccola, non sono pronta per un figlio. "Ehi, ci siamo noi con te. Non sei sola." dice strappandomi un sorriso. Torniamo da Etienne, e annunciamo la notizia. "Hol, mia madre è un ginecologo. Ti può tenere sotto controllo tutti i mesi. Così non dovrai spendere soldi in clinica." mi dice. Lo ringrazio. Alla fine, affrontai l'ostacolo più pesante: mia madre. Le spiegai la situazione senza agitarmi, Claire ed Etienne si diedero la colpa ma ammisi che l'irresponsabile ero stata io. Mia madre non diede una reazione negativa come mi aspettavo: non fece i salti di gioia, mi sgridò per la bugia e per come mi ero comportata da irresponsabile, e sperava rispettassi la religione, ma alla fine mi abbracciò e mi promise tutto il suo aiuto. Anche Harper ne fu contenta, non vedeva l'ora di conoscere il nipotino in arrivo. Io ero agitata all'idea che fra 9 mesi avrei avuto un piccolo esserino tra le braccia. Era strano da dire e da pensare. Non riuscivo ancora a capacitarmene.
Pochi giorni dopo, la madre di Etienne venne a farmi la prima visita. Mi fece un ecografia e un'analisi del
sangue, mi avrebbe avvisato in caso di problemi. Intanto continuavano i dolori e le nausee, ma mi prescrisse dei farmaci, degli integratori e delle pastiglie da prendere per il bimbo. Le prime settimane dopo la scoperta furono monotone, Claire ed Etienne erano quasi sempre a farmi compagnia, mi portavano sempre da mangiare, soprattutto cibo spazzatura. Ma al momento l'ultimo pensiero era ingrassare. Non vedevo l'ora nascesse, ma realizzai che avrei dovuto rinunciare alla scuola dei miei sogni e quindi addio America!
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𝚃𝚞𝚝𝚝𝚘 𝚎̀ 𝚙𝚘𝚜𝚜𝚒𝚋𝚒𝚕𝚎
RomanceLa città di Parigi come sfondo di questa complicata ma profonda storia d'amore. 𝐻𝑜𝑙𝑙𝑖𝑒 proviene da Sevran, la zona più povera e con bassa qualità di vita. È una ragazza buona, gentile ed altruista. Nonostante la situazione, cerca sempre di ved...