Vado verso il bar centrale, vicino alla Torre Eiffel, dove vedo Claire che mi aspetta. Si, alla fine l'ho chiamata: ho avuto un crollo l'ultima volta che ho portato i bambini a vedere Seb, non volevo rompere le scatole a Lili o Arielle e Claire si era offerta di voler parlare, così ne ho approfittato in un momento di debolezza così da non indugiare nel farlo o no.
"Ciao." la saluto, sedendomi di fronte a lei. "Ehi." mi dice guardandomi. "Scusa se ti ho chiamato tutta agitata, ma erano settimane che non vedevo Seb e mi ha fatto un brutto effetto." le dico cercando di asciugarmi i residui di lacrime che ho versato per strada mentre venivo qui. "Non devi giustificarti con me, Hollie. Davvero.. ne stai passando tante e non è facile, ti ammiro tanto.." mi dice. "Se ogni sera finisce con me ubriaca, non so quanto ci sia da ammirare.. sono pessima in tutto, sto fallendo persino come madre." dico in preda alla disperazione. "Questo non è vero. Ti ho vista a 16 anni partorire e crescere un bambino da sola.. sei fantastica, come donna e come madre." mi dice Claire.
So che vorrebbe stringermi la mano come faceva sempre quando mi consolava, la vedo a disagio e che sta cercando di trattenersi, così faccio io la prima mossa: allungo il braccio sul tavolo, lei mi guarda sorpresa, cerco di tirare le labbra in un debole sorriso, lei capisce e mi stringe la mano. "Come stai ora?" mi chiede dolcemente. "Cerco di andare avanti.. ma come hai detto, non è facile.." dico sorridendo con le lacrime pronte ad uscire in qualsiasi momento. "Ce la farai anche stavolta, ne sono sicura." mi dice.
Le sorrido. "Tu come stai?" le chiedo. "Io bene.. insomma, adesso che sono qui con te sto davvero bene.. mi sembra opportuno scusarmi per tutto di nuovo, ma capisco la difficoltà del perdono e non ti voglio mettere pressione, ma sappi che sono davvero dispiaciuta." mi dice sospirando. "Lo so Claire.. E prima o poi il perdono lo avrai.. adesso ci sto provando.. ti ho chiamato e sono venuta qui perché ci tengo tanto, sei stata la mia prima vera amica. Nonostante tutto." dico. Lei mi sorride. "Tu sei stata la prima che mi ha dimostrato cos'è la vera amicizia. E te sono davvero grata, sei la miglior amica che una persona possa avere al suo fianco." mi dice.
"Beh raccontami un po' di te.. insomma, questi 10 anni come sono andati oltre alle cose brutte? Ci saranno state anche cose belle immagino." mi chiede sorridendo. "Sì certo.. Beh, dopo il matrimonio Seb mi ha portato in viaggio di nozze in America, e sono riuscita a visitare sia Portland che è la mia città natale, e anche altro come New York, Los Angeles e altre città.. Poi ho avuto una bambina, poco dopo, Simòne che ha 9 anni. E il padre di Seb è stato gentilissimo a trovare un lavoro migliore al mio. Insomma, tutti ci siamo sistemati. Inoltre la signora Gautier è stata gentile a volermi pagare gli studi, mi ha fatto prendere il diploma e sono andata a fare Giurisprudenza. Magari non l'ha fatto per redimersi, mi è chiaro che mi tratta bene perché è mia suocera ma l'ho apprezzato tanto come gesto e anche Seb e Lili." spiego a Claire.
"E Harper?" mi chiede. Sembra preoccupata per la mia possibile reazione ma io sospiro cercando di non piangere. "La sua perdita è stata dura.. tanto. Stava per entrare a Medicina. Erano da mesi che stava male, e Lili l'ha convinta a provare a consultarsi con un medico, magari per nulla. E poco dopo le hanno trovato un tumore al cervello fulminante, ormai a stadio avanzato. Le avevano dato 6 mesi, e 6 mesi sono stati. La cosa buffa della situazione è che io ero più depressa di lei.. Lei era sempre solare nonostante la malattia la stesse logorando. Mi ha lasciato col sorriso e continuando a dirmi che lei sarebbe sempre stata al mio fianco, che avevo la vita che mi meritavo. Sono passati due anni, è vero, ma per me è come se fosse ancora ieri." spiego e riesco per la prima volta a parlarne senza versare lacrime. "Ti voleva tanto bene, eravate davvero unite. E so per certo che lei è sempre vicino a te, e vorrebbe che tu ti riprendessi e non stessi male." mi dice continuando a stringermi la mano. "Lo so.. è che poi con l'incidente di Seb si è complicato tutto.." dico. "Da quanto è così?" mi chiede. "8 mesi di coma.. e il medico ha detto che potrebbe perdere la memoria. Quindi c'è il rischio che perda anche mio marito." spiego. "Non lo perderai.. prima o poi accetterà che anche se ha perso anni di ricordi, tu sei sua moglie e ha due bambini.. A proposito, Hadden come sta?" mi chiede cambiando discorso. Sorrido alla sua domanda. "Beh, ora ha 11 anni, ha iniziato la scuola media. È la copia di Seb, ma per il carattere ha preso da me. Se vuoi passare ogni tanto penso che qualcosa si ricorda. Anche se è cresciuto con Arielle e Eric." dico abbassando lo sguardo.
"E con loro come ti trovi?" mi chiede. So che la ferisce sapere che li ho scelti ma lei e Etienne mi avevano abbandonata e loro, dopo aver scoperto il segreto oscuro di Christel, hanno voluto provare a sistemare i rapporti, e ho dato loro una chance. "Beh, ormai sono di famiglia. Arielle si è rivelata un'amica fantastica, diciamo che non è stupida come diceva Etienne. Eric ancora adesso è quello con cui ho meno confidenza, d'altronde mi ha quasi ammazzato. E Nathan, beh.. lui è meraviglioso." spiego. "Se io ed Etienne non fossimo stati così stupidi.." comincia Claire. La fermo. "Non importa più, sono passati 10 anni.. ma tu invece? Cosa hai combinato in questi 10 anni?" le chiedo.
Lei sorride. "Beh.. Dopo il diploma, sono entrata ad Economia e lavoro in banca, sono il co-presidente." mi dice. "Wow.. e apparte il lavoro?" le chiedo curiosa. "Io e Etienne ci siamo sposati.. poco dopo la laurea mia e sua in Farmacia.. Per il viaggio di nozze siamo andati una settimana in Giappone, e al ritorno ho scoperto di essere incinta." mi dice emozionata. "Wow.. ma è fantastico.." dico scioccata. "Si.. abbiamo avuto due gemelle, Daphne e Nadine. Ora hanno 5 anni." mi dice. "Che bello.. sono super felice per voi." le dico. "Daphne è la copia di Etienne in tutto, mentre Nadine è più simile a me. Sono eterozigoti, infatti non si somigliano fra di loro." mi spiega.
"E con Etienne tutto bene.. ho notato che non porti l'anello." le faccio notare, stando attenta alla sua reazione. "Oh beh, 2 anni fa ci siamo separati. Le cose a casa non andavano bene e per il bene di entrambi e delle bimbe abbiamo deciso che era meglio così." mi spiega. "Ma così senza motivo?" le chiedo sconvolta dalla notizia. "Hol, non fare l'innocente.. sai bene perché è successo." mi dice ma non è arrabbiata. "Come faccio a saperlo se non ci siamo più parlati?" le chiedo. "Ci siamo separati perché non mi ama, Hol. Non è mai stato innamorato di me.. Mi ha rinfacciato che mi ha scelto perché non ha potuto avere te.. E so che te l'ha detto, quando si è fatto scappare che Seb era il padre di Hadden." mi dice.
La guardo sospirando. "Non posso davvero essere la causa della fine del tuo matrimonio. Claire, io non so cosa.." cerco di dirle, dispiaciuta. Ma lei mi ferma. "Non importa Hol, è giusto così. Sapevo che sarebbe successo, me lo sentivo.. ma è avvenuto dopo il matrimonio e dopo aver avuto delle figlie insieme. Solo per quello mi dispiace." mi dice sorridendomi ferita. Cambia discorso e così cominciamo a parlare anche di argomenti in generale.
È così strano pensare che l'ultima volta che ho parlato con Claire avevamo 18 anni, eravamo ancora delle adolescenti. E ora siamo qui a quasi 29 ed è incredibile non aver fatto parte della sua vita per così tanto tempo. Anche se a lei non l'ho detto, mi è davvero mancata tanto.
STAI LEGGENDO
𝚃𝚞𝚝𝚝𝚘 𝚎̀ 𝚙𝚘𝚜𝚜𝚒𝚋𝚒𝚕𝚎
RomanceLa città di Parigi come sfondo di questa complicata ma profonda storia d'amore. 𝐻𝑜𝑙𝑙𝑖𝑒 proviene da Sevran, la zona più povera e con bassa qualità di vita. È una ragazza buona, gentile ed altruista. Nonostante la situazione, cerca sempre di ved...