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21. FUN DAY!

GIULIANA

Quella notte non avevo dormito benissimo. Gli eventi del giorno prima mi avevano lasciata un po' irrequieta e avevo bisogno di tempo per realizzare il tutto. Quando Matt mi aveva invitato ad allenarmi con lui sapevo di non doverci andare. Non. Dovevo. Andarci. Soprattutto quando aveva fatto quegli occhioni dolci con musetto annesso. Il problema non era l'allenamento in sé per sé, ma avevo paura del suo comportamento. Lui era molto naturale nell'essere carino e coccoloso. Riconoscevo di essere un po' troppo cruda con lui, schietta e diretta, ma qualcosa mi diceva che si stesse rendendo conto che il suo modo di fare non era apprezzato da tutti. E la sua espressione... ferita? Sì, la sua espressione ferita da sé stesso mi aveva provocato una capriola allo stomaco e un po' più su in prossimità del cuore. Non volevo provare "cose" nei suoi riguardi. Non dovevo. E il campanello di allarme che mi aveva fatto capire che stavo andando nella direzione sbagliata? Quando Matt mi aveva sistemato quella ciocca di capelli dietro all'orecchio. Se fosse stato una qualunque altra persona, perfino le mie amiche, mi sarei arrabbiata e avrei sclerato. Odiavo profondamente che mi si toccassero i capelli. Gli unici che potevano farlo erano il parrucchiere e la mia mamma. L'unico uomo ad avere quel privilegio era stato il mio ex. Allora perché non mi ero allontanata? Perché non gli avevo ordinato di non farlo più? Perché quel gesto era sembrato così... così... sincero? I suoi occhi, il suo sorriso, le sue mani- Giuliana frena i pensieri!!! A cosa cavolo stai pensando?! Matt non era nessuno e non sarebbe stato nessuno. Cancella dalla mente qualsiasi irrazionalità che non fa di te la Giuliana Costanzo che tutti conoscono. Punto e a capo.

E la serata precedente all'insegna del piano "anti-Watson" era stata molto... intensa. Avevamo organizzato un piano semplice, ma pericoloso allo stesso tempo. Il piano consisteva nella requisizione delle famose foto di Matt e le sue "conquiste" - vedi, Giuliana? Questo è il Matt Valente a cui tu non vuoi assolutamente pensare! Un casanova e nient'altro! E per di più fidanzato! - da parte di Eleonora o di Alexia. Il problema sorgeva nel momento in cui vi erano delle telecamere nell'ufficio degli archivi. Come fare per non destare sospetti? Ed era lì che sarebbe intervenuta Elettra. Lavorando nei servizi segreti, avrebbe fatto in modo di tirar fuori un vecchio caso risolto in passato che aveva previsto l'intervento degli avvocati Watson. Quando avrebbe trovato tale caso - e lei era sicura che molto spesso il suo capo, Steven Smith, aveva lavorato in segreto coi Watson per risolvere alcuni casi - sarebbe andata allo studio Watson, non da Ana, ma dagli altri parenti di lei, assistiti proprio da Alexia ed Eleonora, e avrebbe chiesto di avere la cartella archiviata di tale caso. A recuperare tale cartella sarebbe stata proprio una delle due ragazze e, una volta negli archivi, avrebbe recuperato anche le foto in questione senza assumere sospetti. Sperando che quella Zahira non le avesse nascoste con troppa maestria e loro non sarebbero riuscite a trovarle. In quel caso il piano A sarebbe fallito. Piano B? Era ancora in lavorazione.

Per quanto riguardava Amina e il suo oramai problema di Junior con la stupida Riveira, beh, quello era un altro bel boccone amaro. Possibile che quei cugini Valente non facevano altro che mettersi nei guai? Ed ora che era scappata via dopo aver mandato quella mail al capo dei capi Marco Valente, sembrando un'assatanata chiedendo addirittura un passaggio da Junior, eravamo rimasti io e Matt sul pianerottolo di casa a fissarci confusi. Di nuovo io e lui.

'Non ti sembrano strani quei due?' Chiese lui.

'Devo ammettere che si comportano in maniera curiosa. Amina soprattutto.' Risposi.

'Perché non conosci mio cugino. Il suo comportamento è totalmente bizzarro. Qualcosa mi dice che si sta prendendo una cotta per la riccioletta, ma non vuole ammetterlo. E credo che non lo ammetterà mai.' Spiegò lui.

'Amina è lo stesso. Quei due si somigliano più di quanto vogliano far credere...' Sorrisi divertita.

'Grazie ancora per il vostro aiuto di ieri.' Mi disse improvvisamente cambiando argomento.