JUNIOR
Il giro in moto si stava rivelando più divertente del previsto. Dopo la sosta alla stazione di servizio, ripartimmo fino a costeggiare il Lago di Lecco per tutta la sua lunghezza, passando per innumerevoli paeselli come Moregallo, Calozzecorte, Abadia, Fiumelatte e altri, fino a fermarci a Colico dove testa riccia decise di stoppare il giro turistico e chiese di tornare indietro visto che il lago era quasi terminato.
'Che io sappia Morbegno non è poi così lontana da qui. Perché vuoi tornare indietro?' Le chiesi perplesso mentre ci sgranchivamo le gambe.
'Perché me lo chiedi? Avevi intenzione di andare lì?!' Rispose leggermente in panico.
'Non volevi andarci tu? Non capisco perché ti scaldi tanto.'
'Io volevo solo portarti a vedere questi bei paesaggi in moto, non nella mia città.'
'Io non ti capisco a volte. Mi hai già raccontato di quanto sia carina Morbegno ed ora arrivati qui ti vuoi tirare indietro senza farmela vedere? Qual è il tuo problema?'
'Il mio problema è perché vuoi per forza vedere la mia città?'
'Sei seria, testa riccia?' Ero ormai confuso. Mi aveva in precedenza raccontato mille cose su quei paesaggi e di come li dovessi vedere coi miei occhi, ed ora voleva fare dietro front. Incredibile.
'Ti sembro che stia scherzando al momento?' Mise le mani sui fianchi.
'Io non vado via di qui fino a quando non avrò visto Morbegno. Perciò sali in moto e andiamo.' Dissi salendo in groppa alla moto. La trovai a fissarmi incredula.
'Tu non ci metti piede lì!'
'Sali ti ho detto.'
'Ed io ti ho detto-'
'O sali o ti lascio qui.'
'Ma perché vuoi a tutti i costi-'
'Perché a me interessa ogni cosa che ti riguarda, va bene?!' Esplosi iniziando ad urlare. Scesi dalla moto andandole incontro. 'Voglio sapere tutto di te, da dove vieni, dove sei cresciuta, voglio vederlo coi miei occhi. Voglio respirare l'aria che hai respirato e ammirare quei panorami di cui tanto appassionatamente mi hai parlato. Ti è così difficile da capire, Amina?' Mi ritrovai ad un millimetro dal suo viso, lei con gli occhi piantati nei miei.
'No, ho capito... solo che se andiamo a Morbegno dovrò salutare la mia famiglia, e a me non va che ti incontrino e inizino a farsi film mentali...' Disse con poca voce.
'Non sapranno che siamo stati lì se ti preoccupa questa cosa.' Cercai di ritornare calmo.
'Non posso. Se qualcuno mi vede e mi riconosce lo dirà a mia mamma e... e non voglio spiacevoli ramanzine...'
'E allora salutala e dici che sei passata con un amico. Io andrò altrove-'
'Non se ne parla, M.J.! L'ultima volta con cui mi parlavo con un tipo quando avevo diciassette anni è finita con un esaurimento nervoso da parte mia, figurati se venisse a sapere che l'amico con cui sono venuta è un tizio tatuato da testa a piedi con l'aspetto da "ammazzo tutto e tutti"!' Si lamentò.
'Io avrei l'aspetto da "ammazzo tutto e tutti"?' Alzai un sopracciglio.
'È l'unica cosa che hai afferrato, coso?!' Sbuffai. 'Io vorrei tanto vedere i miei fratelli da vicino, ma... ma non ora, per favore.' Sembrava seria e preoccupata, e non volevo vederla ulteriormente turbata. Feci un respiro profondo prima di continuare.
'E va bene. Ma ci andrò prima o poi, con o senza di te.' Le puntai un dito.
'Affare fatto! Però ora è meglio tornare indietro, il tempo sembra stia iniziando a peggiorare...'
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Our Neighbors - I Nostri Vicini Di Casa ✔️
RomanceCOMPLETA! 'Tu stai osando dare ordini a me?' Fu l'unica frase che uscì dalla sua testolina vuota. Era confermato: tutto muscoli, niente cervello. 'Oh, mi scusi, Sua Maestà! Non era mia intenzione mancarle di rispetto! Va meglio così?' Lo provocai...