38. INVESTIGAZIONI

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GIULIANA

Erano passate un paio di settimane dalla cena a casa Valente e da che Alexander aveva chiesto la mano di Milly. E quelle due settimane erano state molto piene lavorativamente parlando. Fortunatamente alcuni miei pazienti che avevano bisogno di avvocati li avevo trasferiti ad altri avvocati che non erano i Watson. Tra l'altro quella Ana con la sua assistente Zahira sembravano stare rispettando il divieto di avvicinamento.

Per quanto riguardava il lavoro, Luigi era rimasto professionale e ci eravamo parlati solo ed esclusivamente per motivi lavorativi. Lo vedevo più calmo e iniziava a sorridere pure, il che mi faceva capire che probabilmente aveva abbandonato l'idea di corteggiarmi. Era meglio così. Invece tra me e Matt andava alla grande. Più passavano i giorni e più mi piaceva. In un paio di occasioni avevo pure ricevuto dei fiori con tanto di bigliettino annesso, una volta mentre ero a lavoro. Il fiorista aveva sorpreso tutti  mentre entrava in clinica con quell'enorme fascio di fiori dai mille colori e domandava di me. Quando ero andata alla hall per ritirare il regalo, tutti proruppero in un fragoroso applauso, prime tra tutti Melissa, Esmeralda, Giulia, Elena, Rossella e infine Chloe che, saputo della mia relazione con suo nipote, aveva fatto una danza della felicità al centro della sala. Chissà quando avrebbe scoperto di Amina e Junior... Anche Luigi Ferraris era stato lì a guardare la scena con una calma espressione sul volto, quasi compiaciuta. Aveva probabilmente accettato la situazione, grazie al cielo. Purtroppo fui costretta a leggere il biglietto scritto da Matt ad alta voce davanti a tutti, compresi alcuni pazienti ricoverati che passavano di lì per una passeggiata. Fischi e applausi di approvazione alle parole romantiche di Matt si diffusero ovunque mentre io diventai rossa dall'imbarazzo.

Quello era Matt, sorprendentemente romantico e magnificamente mio.

Quel sabato avevo avuto la giornata libera e avevo saputo del tatuaggio che Junior si era fatto sul petto. Amina era molto testarda e non riconosceva ancora quanto fosse innamorata di lui, ma lei era lei e ci avrebbe messo una vita per rendersene conto. Junior invece era perennemente a casa nostra a ronzare attorno alla mia amica, facendo gesti unici. Erano proprio belli. Invece nella mia mente iniziava a sorgere un altro piccolo problemino: aspettavo il mio ciclo mestruale quattro giorni prima, ma di lui nemmeno l'ombra, neanche un piccolo preavviso o sintomo. Qualche anno prima sarei rimasta tranquilla visto che il mio ciclo non era quasi mai regolare, ma negli ultimi due anni era sempre stato preciso e il sapere di avere commesso una cavolata facendo l'amore con Matt senza usare una protezione, mi aveva messo in allerta. Non volevo però andare subito a quella conclusione. Avrei aspettato qualche altro giorno nel caso in cui si fosse rivelato un falso allarme.

Quel sabato ero stata quasi tutto il giorno  fuori con Matt, poi dovemmo lasciarci perché doveva andare a sbrigare un lavoro in azienda e quindi tornai a casa dopo aver comprato qualcosa per preparare una buona cenetta così da invitare pure Junior e Matt.

Quando arrivai in casa notai che Amina non c'era. Molto probabilmente era fuori con Junior, perciò provai a chiamarla per vedere se sarebbero tornati per cena oppure no. Quando feci partire la chiamata andò subito alla segreteria telefonica, segno che aveva il telefono spento. Decisi perciò di iniziare a cucinare e a mettere a posto il resto della spesa, quando un biglietto sul tavolo catturò la mia attenzione. Lo presi tra le mani e notai la calligrafia di Amina.

"GIULS, HO AVUTO UNA COMMISSIONE URGENTE DA SVOLGERE E SONO DOVUTA ANDARE. PROBABILMENTE STARÒ FUORI PER QUALCHE GIORNO. TI CHIAMERÒ NON APPENA POSSIBILE!

AMINA xx"

Uhm? Una commissione urgente? Urgente al punto da non potermi chiamare per avvisarmi? Ero sicura fosse con Junior e quindi non avevo di che preoccuparmi, ma l'ansiosa me prendeva sempre il sopravvento. Era forse andata dalla sua famiglia a Morbegno? Chissà. Speravo solo di avere presto notizie.

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