46. L'AMORE DENTRO

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GIULIANA

Dopo gli ultimi tragici eventi, compreso il ricovero di Teo e la sua guarigione, riuscimmo finalmente a tornare a casa. Lui e Sarah erano stati contenti della gravidanza e avevano deciso di festeggiare presto la lieta novella. Quando Sarah aveva saputo di cosa mi era successo, era andata in crisi, piangendo e disperandosi, ma vedendomi comunque sana e salva si era riuscita a calmare mormorando un: 'Se non l'avessi salvata ti avrei strozzato con le mie mani, Matt!' a suo figlio. Milly invece era diventata isterica per qualche minuto sia per suo padre che per me, ma appena aveva saputo che sarebbe diventata zia, era saltata di gioia e mi aveva già fatto un elenco dettagliato dei vari regali che suo/a nipote avrebbe ricevuto dalla sua zia preferita. Beh, riguardo a "zia preferita" doveva vedersela anche con mia sorella, ma erano dettagli. Ovviamente non avevo raccontato nulla alla mia famiglia a parte dar loro la notizia della gravidanza. Mio padre mi aveva dapprima ammonito e fatto una ramanzina per poi sciogliersi alla prospettiva di essere un nonno. Lo stesso mia madre. Mia sorella sembrava ancora sotto shock invece. Amina d'altro canto stava ormai sclerando chiamandosi da sola "zia Amina". Semplicemente fantastico.

Una volta a casa, di Matt intendo, mi accomodai sul divano per poi fissare il mio fidanzato che per tutto il tragitto fino a casa era rimasto silenzioso. Per di più non mi aveva ancora rivolto lo sguardo.

'Succede qualcosa, Matt?' Gli chiesi. Lui poggiò finalmente lo sguardo su di me senza però rispondere. 'Non mi hai nemmeno rivolto la parola... se c'è qualcosa che non va dimmelo subito.'

'Lascia stare.' Rispose ritornando a fare altro.

'Sai che il "lascia stare" non funziona con me. Se hai qualcosa da dire fallo.' Lo spronai. Si vedeva che si stava trattenendo. Lui tirò un profondo respiro.

'Non voglio incollerirti. Sei incinta.'

'Sii onesto con me e parla, Matt. Vorresti aspettare che partorisca per dirmelo?'

'Ok, se vuoi proprio saperlo sei stata una stupida!' Sbottò improvvisamente con le mani in aria. Lo guardai perplessa nel vedere in lui così tanta rabbia. 'Ma ti rendi conto di cos'hai fatto? Ma non ce l'hai il sale in zucca prima di prendere certe decisioni?!' Gridò. Mi alzai in piedi.

'Aspetta, aspetta, aspetta... a cosa ti stai riferendo? Perché non ti permetto di chiamarmi stupida senza una valida motivazione!'

'Parlo di quell'idiota di Ferraris! Cavolo, cosa fai? Vai nella sua macchina di tua spontanea volontà! Ma cosa credevi di fare?! Sai quanto potesse essere pericoloso dati gli ultimi avvenimenti in sua compagnia e sai quanto io lo odiassi e tu... e tu vai con lui! Sei stata una sciocca!' Urlò in preda ad una crisi.

'Scusa tanto se volevo dargli un'altra possibilità, eh?! Scusa tanto se vedo sempre il buono nelle persone!!!' Gridai, un po' offesa e un po' sapendo che probabilmente aveva ragione.

Si avvicinò a me stando quasi faccia a faccia, il suo sguardo furioso.

'Tu sapevi che dovevi stargli lontano, Giuliana. Lo sapevi benissimo. Invece ti infili nella sua macchina mettendo in pericolo te e il bambino. Sei stata una sconsiderata.' Il suo tono di voce si calmò, anche se il suo sguardo raccontava tutt'altro.

'Gli ho voluto credere, Matt. Sembrava tanto cambiato, tanto in colpa per ciò che aveva fatto... aveva insistito nel darmi un passaggio e a malincuore ho accettato dicendogli che sarebbe stata l'ultima volta. Non sapevo che le sue intenzioni fossero così... così malvagie... e poi... io non sapevo di essere incinta-'

'Sono tutte scuse! Tu con un altro uomo non ci dovevi andare a prescindere che fosse lui o no! Io non ti voglio vedere nelle vicinanze di nessun uomo, mi hai capito, Giuliana???' E urlò di nuovo.

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