ATTENZIONE!
Contenuti maturi in questo capitolo!GIULIANA
Io e Matt.
Matt ed io.
Fino a quel momento non avevo pensato che una simile possibilità potesse essere reale. Nella mia mente lui era sempre il ragazzo impegnato con un'altra nonostante la strana modalità in cui lo era. Nella mia mente non sarebbe stato mai possibile vederlo libero da vincoli di alcun genere. Automaticamente Matt non sarebbe mai stato una possibilità reale per me, ma solo un ragazzo bello e impossibile. Purtroppo per me avevo scoperto che non era solo bello esteticamente, ma aveva una personalità, un modo di fare e delle caratteristiche che lo rendevano soprattutto bello dentro. Inizialmente avevo pensato che fosse molto, ma molto superficiale e soprattutto un donnaiolo di prima categoria. E lo era, lo era tutto. Ma sotto quel suo fare si nascondeva il ragazzo d'oro che in realtà era e che mi aveva sorpresa e non solo. Ormai le mie emozioni erano andate in confusione e in sua compagnia non capivo più nulla. E saperlo ora libero da quella manipolatrice era stata la scintilla che aveva infine risvegliato in me il desiderio di lui. Lui che si era proposto di portarmi in Calabria. Lui che aveva preso una meravigliosa suite per farmi ammirare un paesaggio da sogno. Lui che ora era sdraiato su un letto sotto di me baciandomi come mai prima.
Quanto adoravo i suoi baci, le sue mani nei punti giusti. Non c'era altro posto in cui volevo essere in quel momento se non tra le sue braccia e sulle sue labbra. Ero impazzita, vero. Non ero solita ritrovarmi in un letto con un uomo al primo appuntamento o nei primissimi tempi di una relazione, ma con Matt era tutto diverso. Il nostro inizio era stato diverso, la nostra storia inusuale, e perciò perché non rendere anche quell'occasione l'eccezione alla regola? Anzi, al diavolo le regole e la razionalità!
Cercai così di rendere quel bacio più intenso, la sua bocca calda e deliziosa, e il suo profumo che dava dipendenza. Fu in quel momento infatti che mi ritrovai sotto di lui, in un movimento scattante e brusco. Per un attimo lui staccò la sua bocca dalla mia guardandomi con uno sguardo mai visto prima sul suo volto. Era così magnetico da farmi quasi perdere in esso.
'Giuliana, se non vuoi smettiamola ora prima che non riuscirò più a fermarmi...' Sussurrò accarezzandomi il viso dolcemente. Misi a fuoco quelle parole per capirne il vero significato.
Lui teneva alla mia volontà e non voleva forzare qualcosa di cui forse mi sarei pentita, e per quanto apprezzassi la sua preoccupazione e il rispetto che aveva per me, non teneva conto di una cosa: io non volevo fermarmi, non volevo far finire quel momento magico, con la luce della luna che entrava in quella stanza meravigliosa e che illuminava i nostri corpi. Ne volevo tanto quanto lui, avevo solo bisogno di una conferma. Aprii così la bocca per parlare.
'Dimmi solo una cosa, Matt: sarò solo una dei tanti trofei da aggiungere alla collezione di donne che hai conquistato per una notte?' Lo sapevo, era brutto da dire, ma volevo avere conferma dei suoi sentimenti. D'altronde mi stavo per fidare di un uomo che fino a quel momento se l'era spassata con tante donne.
Lui mi guardò intensamente prima di rispondere.
'Da quando sei entrata nella mia vita, Giuliana, ho avuto tante prime volte. Ad esempio, non ho mai portato nessuna ad un luna park, o non ho mai voluto fare a botte con qualcuno per gelosia. Tutto si svolgeva secondo un protocollo ben stabilito, ossia una cenetta romantica e direttamente in hotel per la fase successiva. Con te non ho mai desiderato fare quelle cose frivole, anche se so di aver sbagliato nei confronti di quelle ragazze. Ma sai qual è la prima volta che con te ho vissuto per eccellenza?' Fece una lunga pausa prima di continuare. 'Mi sono innamorato, innamorato di te, follemente. Non sapevo precisamente cosa fosse l'amore, ma tutte le emozioni che provo quando sono con te mi fanno capire che... che ti amo. Ti amo, Giuliana. Ti amo...'
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Our Neighbors - I Nostri Vicini Di Casa ✔️
RomantizmCOMPLETA! 'Tu stai osando dare ordini a me?' Fu l'unica frase che uscì dalla sua testolina vuota. Era confermato: tutto muscoli, niente cervello. 'Oh, mi scusi, Sua Maestà! Non era mia intenzione mancarle di rispetto! Va meglio così?' Lo provocai...